Capitolo 1

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Londra, Settembre 2013

"Harry....Harry!".

Che cos'è questo fastidioso rumore che mi martella incessantemente il cervello, insinuandosi prepotente tra i rimasugli dei miei bellissimi sogni?

Mi muovo sbuffando tra le coperte, affondando bene la testa sotto al cuscino per cercare di trattenere il più possibile le immagini che fino a poco tempo prima affollavano la mia mente addormentata.

"Harry!!".

Niente da fare, quelle urla che invocano il mio nome in maniera stridula sono più forti di ogni mio tentativo di riaddormentarmi e continuare a sognare indisturbato.

"Harry sei sveglio?Guarda che tra mezz'ora dobbiamo uscire di casa!"

La voce insistente e decisa di mia sorella Gemma, che mi chiama dal piano di sotto, spazza via anche l'ultimo straccio di incoscienza nella quale mi stavo ancora cullando immerso nel tepore del mio letto.

"Harry!!" continua lei imperterrita, scommetto che ogni mattina sveglia l'intero vicinato con le sue urla.

"Se tra dieci minuti non sei in cucina ti vengo a prendere io!!" sbraita.

Lascio andare un sonoro sospiro, mentre scalcio via le coperte e mi metto a sedere sul mio letto sbadigliando a bocca aperta, i miei piedi si ritraggono al contatto freddo del pavimento, per essere appena Settembre le temperature hanno subito un forte calo negli ultimi giorni e il mio naso è già perennemente arrossato.

Allungo le braccia sopra la mia testa facendo sciogliere i muscoli contratti della mia schiena.

"Ok Gemma sono sveglio" grido verso la porta semi chiusa della mia camera prima che mia sorella salga quassù e mi trascini di peso lungo le scale.
Ne sarebbe davvero capace.
E credo che sia successo già più di una volta da quando vivo qui.

Mi sono trasferito da lei a Londra solo un paio di settimane fa, a Giugno mi sono diplomato nel liceo del mio paese e dopo aver risposto a diversi annunci di lavoro e aver mandato il mio scarso curriculum praticamente ovunque, sono stato assunto in un forno non troppo distante da dove abitiamo adesso.

E' stato davvero un colpo di fortuna e il fatto che per diversi anni, io abbia lavorato nella Bakery della mia piccola cittadina, durante il periodo estivo, ha facilitato il mio inserimento in questa nuova attività.

Gemma invece è una giornalista e dopo essersi diplomata a pieni voti, adesso scrive per una rivista on-line che va molto di moda e che le sta creando un sacco di opportunità lavorative.

Negli ultimi due anni, cioè da quando lei si è trasferita qui a Londra, ci siamo visti davvero poco e adesso ritrovare un equilibrio nella nostra routine a volte risulta davvero difficile, così spesso ci ritroviamo ad essere quei ragazzini che si facevano i dispetti in continuazione, o non ci parliamo per intere giornate, eppure anche se a volte la convivenza ci va stretta e ci scanniamo, ci amiamo alla follia.

Non c'è altro posto in cui vorrei stare, o altra persona con cui vorrei vivere e per quanto Gemma faccia la bisbetica, so che non ci ha pensato su due volte prima di farmi trasferire da lei appena ha saputo che sarei venuto a Londra.

E' la mia famiglia e ci adoriamo.

"Haaarryyyy!!!!".

Ok forse quando urla il mio nome in quel modo l'adoro un po' meno, ma dettagli.

Mi alzo dal letto scuotendo la testa e vado in bagno sbattendo bene la porta, giusto per farle sentire forte e chiaro tutta la mia disapprovazione e che sono in piedi.

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