VII capitolo

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Nonostante la partenza non proprio brillante, la giornata non avrebbe potuto rivelarsi migliore per Lily. Appena James era riuscito a scollarsi dalle labbra di Christina, aveva insistito per accompagnare entrambe a Hogsmeade.

Ovviamente la prima tappa dei loro vagabondaggi fu Mielandia, dove le due grifondoro fecero scorta di zuccheri per qualsiasi evenienza, il tutto ovviamente spesato dal povero James.

«Passi che devo farmi perdonare l'assenza – aveva commentato laconico, mentre sborsava diversi galeoni alla cassiera entusiasta – E che non sarebbe male se metteste su un po' di ciccia, così da evitare i malintenzionati, ma non credete di esagerare?»

Le due avevano finto di pensarci attentamente, osservandosi dubbiose e soppesando le pesanti borse che avevano tra le mani, prima di scoppiare in una sonora risata.

«Naaaah!»

Rassegnato a spendere tutti i soldi del suo ingaggio, James le accompagnò fuori dal negozio, verso la tappa successiva. Fu solo diversi scontrini dopo che le ragazze decisero di riposarsi ai Tre manici di scopa.

Accaparrato un tavolo al pub e tre boccali di burrobirra, James e Christina vennero velocemente risucchiati in un mondo tutto loro.

«Insomma, potreste amarvi di meno?» aveva sbottato esasperata Lily, scatenando l'ilarità di Christina e la perplessità di James.

Avevano sempre scherzato sulla loro relazione, ma d'improvviso la piccola Potter sembrava seriamente infastidita dalle loro tenerezze.

«Lily, che ti prende?» le aveva chiesto James.

Lily riconobbe lo sguardo da fratello protettivo, adombrato da una nota di sincera preoccupazione. Se fosse per la sua reazione acida, o per la paura di una scenata da sorellina minore, non sapeva dirlo.

«Niente James. Sono solo stanca.» sospirò, cercando di smorzare la tensione che si era creata al loro tavolo.

«Centra per caso Malfoy junior?» insistette lui, che aveva osservato attentamente  il comportamento di quei due, prima di interromperli qualche ora prima.

Lily lo osservò turbata, incerta su come rispondere.

«In parte.» ammise poi rassegnata, guadagnandosi degli sguardi sorpresi e indagatori dalla coppia felice «Ma non è come pensi. Non volevo dirtelo James, e devi promettere di non preoccuparti. Pare che io sia un'empatica non solo per le visioni. Sento i sentimenti e le emozioni delle persone adesso» aveva spiegato con un tono di voce sempre più flebile.

James la guardò dapprima dubbioso, poi sconcertato:

«Da quanto va avanti questa storia? Perché non mi hai detto niente? Mamma e papà lo sanno? Hai parlato almeno con Al?»

«James ti ho detto che non devi preoccuparti-» iniziò lei, ma venne nuovamente interrotta dal tono sempre più apprensivo del fratello.

«E la McGranitt? Almeno con lei hai parlato?»

«JAMES!» urlò stravolta Lily, sovrastando tutte le domande che le stava rivolgendo.

«Amore smettila di farle il terzo grado.» intervenne Christina, accarezzando lievemente un braccio del ragazzo, quasi a volerlo tranquillizzare. «Lasciala spiegare.»

Lily la guardò riconoscente, prima di focalizzare l'attenzione sul fratello:

«Lo sa solo una persona per ora, e non è nessuno di quelli che hai citato. In realtà non era mia intenzione confidarmi con qualcuno, ma per una serie di sfortunati eventi sono stata scoperta mentre cercavo di preparare una pozione per ridurre l'impatto dei miei poteri. E si, ho intenzione di parlarne alla McGranitt, ma dopo il banchetto di stasera.»

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