XXVIII capitolo

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«Lily?»
Con una pazienza assolutamente inedita per il suo carattere, Christina aveva lasciato più spazio possibile all'amica. Aveva aspettato che Harry Potter finisse i suoi ammonimenti, aveva chiacchierato amabilmente con Justin fino all'arrivo in sala comune ma ora, salutato il ragazzo e chiusa la porta del dormitorio, finalmente la sua amica era tutta per lei.

«Sto bene, Christina» sbuffò in risposta, alzando gli occhi al cielo.

Non è che era proprio stata in punto di morte, suo padre lo sapeva bene. Persino Malfoy doveva proprio comportarsi così da idiota?

«Non ho dubbi! Volevo solo chiederti... Secondo te James domani vince sul serio? Insomma, centodieci galeoni per un vestito non sono pochi» sbottò lagnosa, con gli occhi sognanti di chi brama trasformarsi in Cenerentola per una sera.

Lily la guardò stralunata per qualche attimo, prima di scoppiare a ridere «Oh, e io che pensavo fossi in pena per me.»

«Pena per te? Con tutta la squadra di salvataggio che ti sta sempre appresso? Se mai ho pena per Rosie, che è rimasta ad aspettare in corridoio, per la McGranitt che non sopporta più tuo fratello e soci, e poi ho pena per Malfoy. Quel povero ragazzo prima o poi scoppierà nell'attesa che tu ti decida ad ammettere che sei attratta da lui! Persino tuo padre ci è arrivato!»

«Ma io-» 

«Tu e lui non passate un'ora senza battibeccare, o progettare di farlo. Anche se penso tu sappia meglio di me che lui mira a ben altro per allietare i vostri momenti insieme. Quindi tesoro svegliati, perché lui ha già capito da tanto che, per essere fini, con te più che litigare vorrebbe sc-»

«Nott» la interruppe Lily, rossa come un peperone, schiacciandole un cuscino sulla faccia.

«Ho solo- mpfh- detto la verità, Potter! – snocciolò, cercando di riprendere fiato – E prima che mi riattacchi la solita pippa Malfoy-non-mi-piace-lo-odio-è-cafone ti dico anche che o ti dai una svegliata, oppure qualcuna te lo soffierà via. Ha diciassette anni per Morgana, non può fare in eterno voto di attesa! E ora dormi che ne hai bisogno, e prega per la partita di James» concluse in tono più dolce, infilandosi il pigiama.

«Prega per il tuo investimento, vorrai dire» sbuffò Lily, infilandosi sotto al piumone.

Le risatine di Christina giunsero smorzate dalle coperte che si era gettata addosso, e dopo poco sentì il suo respiro diventare profondo e regolare. Lily sospirò: il sonno sembrava non volerla raggiungere, e le parole dell'amica le ronzavano ancora nella mente.

***

«Allora, questa partita?»

Non aveva offeso nessuno, e nemmeno detto parolacce. Certo, non aveva salutato, ma Justin pensava che l'occhiata omicida di Christina fosse eccessiva per una tale leggerezza.

«Non te la prendere, sta cercando di mandare a James vibrazioni positive» ridacchiò Lily, salutandolo con la mano.

«Sì, e voi fareste meglio ad azzittirvi un secondo, mancano solo sei ore alla partita» gracchiò Christina, strizzando gli occhi nel tentativo di ritrovare la concentrazione.

Glielo dici tu che non funziona? Sillabò Justin allibito, in direzione di Lily. Lei per tutta risposta alzò gli occhi al cielo, facendogli cenno di accomodarsi accanto a lei.

«Hai un aspetto orrendo Lils! Sicura che la Black non ti abbia affatturato?» osservò lui, scrutando il viso pallido e le occhiaie marcate.

«Tranquillo. Ero solo troppo impegnata a metabolizzare gli ultimi avvenimenti per perdere tempo con il sonno» rispose lei sorridendo, cercando di minimizzare la sua notte in bianco.

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