«Ammetto che non sia una delle mie idee più brillanti ma insomma, sempre meglio che aspettare l'ennesima porta sbattuta in faccia.»
Lily era sempre più basita: si supponeva fosse lei l'adolescente scapestrata e non quella donna alle soglie dei trenta che la stava osservando in bilico tra la disperazione e la follia.
«Scusi ma proprio non ci siamo. Mi permetta, ma non usare il nome dei suoi genitori e poi comportarsi come la mangiamorte mancata dell'anno ha un che di incoerente. Come lo è il nascondere i suoi reali poteri al mondo e poi aspettarsi che una ragazzina testimoni in suo favore, convincendo magari il Wizengamot intero che l'agnellino al macello di tutta questa situazione sia proprio lei, la donna dal crucio facile sui minorenni» riassunse Lily, più per far chiarezza all'interno del suo cervello che per riepilogare la situazione a chi aveva lasciato precipitare gli eventi fino a quel punto.
«Potter, ti permetto, ma solo per questa volta. Perché tu non puoi capire-» iniziò Charis, ma venne nuovamente interrotta.
«Io non posso capire? Non posso capire? Fino a prova contraria io capisco eccome, perché siamo nella stessa situazione. Posso convenire che il non essere stata data in adozione e l'aver vissuto in una famiglia magica e piena d'amore possano decisamente giocare a mio favore ma che diavolo, nella vita non sono gli altri a definire chi sei! Lei è cieca se pensa che basti una ragazzina a rovesciare le sorti di una vita che lei ha voluto così. Perché le sono state date delle opportunità per agire diversamente, ma non le ha sfruttate. Perché mio fratello, che a detta dei suoi arguti ragionamenti dovrebbe essere la fotocopia dei miei genitori, è stato smistato a serpeverde e sì, siamo stramaledettamente fieri di lui, delle sue scelte e dei suoi amici. E, per inciso, sarò pure una discendente dei Prewett, ma mio padre è più conosciuto per l'abilità di dialogare con i basilischi che per essere il padrone della Morte, eppure non ha mai rapito qualcuno per convincerlo a stare dalla sua parte.»
Lily, che aveva alzato progressivamente il tono di voce durante il suo sfogo, si ritrovò senza parole e senza fiato, con gli occhi saldamente puntati in quelli della sua ormai ex professoressa.
«Tesoro, che dire? Mi hai tolto ogni parola di bocca, e prima che la signorina Black ti additi come traditrice, vorrei ricordarle che oltre ad essere una maga sotto traccia sei mia figlia.»
Charis guardò atterrita in direzione della porta d'ingresso, dove un Harry Potter furioso, bacchetta alla mano, guardava la scena formulando alcuni incantesimi non verbali di sicurezza.
Albus, che aveva messo piede nella Stamberga Strillante subito dopo il padre al grido "io la rimando in Norvegia a calci nel culo quella stronza" e pieno d'orgoglio per le parole di Lily, rimase profondamente deluso di non poter dar prova della sua scarsa forza fisica, dato che con un semplice incantesimo suo padre aveva già bloccato qualsiasi tentativo di reazione della donna.
«Charis Black, lei è accusata del tentato rapimento di mia figlia, nonché dell'utilizzo di maledizioni senza perdono su maghi minorenni. È mio compito trattenerla sotto controllo del ministero finché questi episodi non verranno chiariti e finché non venga attuata una perizia psichiatrica, come tra l'altro da lei richiesto. Penso sia a conoscenza dei suoi diritti e doveri in questa situazione, quindi le suggerisco di non compiere gesti avventati prima che venga convocata un'equa giuria a discutere del suo caso!»
Charis aveva ascoltato con il capo dritto e sguardo fiero le parole di Harry Potter e, terminate le frasi di rito, si limitò ad annuire.
«Molto bene. Se vuole seguirmi, la scorterò al Ministero – continuò Harry con un espressione che non ammetteva repliche, prima di addolcire i tratti del viso nel rivolgersi alla figlia – E tu, tigre, potresti tornare a Hogwarts e aspettarmi nell'ufficio della McGranitt? Non dovrei metterci molto, e vorrei parlare con te e voialtri» concluse, indicando con lo sguardo Albus e Dereck, Scorpius, Cassandra e Christina.
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Preveggenza
Fanfiction"Quando si effettua una scelta, si cambia il futuro." (Deepak Chopra) Essere un'adolescente è difficile. Essere una strega è faticoso. Essere Lilian Luna Potter a volte sembra addirittura impossibile. Pubblicata per la prima volta nel 2006 su EFP.