Capitolo 22

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CLOE'S POV

Io non ci posso credere che alla fine ho accettato che venisse. Insomma, da un estremo all'altro. Prima non veniva nessuno, ora mi tocca ospitare tutti i giorni qualcuno di diverso.
Prima Jasmine, poi Evan, ieri Matthew e oggi Jason.
Mi chiedo perché voglia parlarmi.
Diciamo che nell'ultimo periodo, o meglio, da quando l'ho visto con Milly,  o Molly... o come si chiama lei, non abbiamo più avuto modo di vederci o sentirci.
Inizialmente ero rimasta malissimo quando avevo scoperto della loro ipotetica relazione, anche se da quello che mi hanno detto Jake e Jas non è che durino poi così tanto, però col senno di poi avevo scoperto che in realtà quello che provavo per lui era una semplice fissazione. Credevo di esserne innamorata e credevo che probabilmente anche lui lo fosse, ma che l'istinto maschile aveva avuto la meglio con Miranda.
Quanto mi sbagliavo.
L'amore non è un sentimento che si prova alla nostra età. Noi siamo ancora troppo superficiali, e le conoscenze non sono così approfondite da poter dire di conoscere una persona realmente. Io, ad esempio, dicevo di essere innamorata di Jason, ma lui mi aveva semplicemente mostrato il suo modo efficace di rimorchiare. Lui, invece, diceva di essere innamorato di me, quando in realtà aveva visto solo la parte gentile e dolce di me. Che cosa avrebbe fatto un giorno, quando si sarebbe accorto che sono una delle ragazze più orgogliose, testarde e introverse del mondo?
Ed ecco che i miei pensieri vengono interrotti dal suono del camapnello. Probabilmente è già arrivato.
"Ciao." Dice con sorriso compiaciuto appena apro la porta.
"Che cavolo ci fai qui?" Domando sorpresa, mentre lo tiro letteralmente dentro casa.
"Sapevo che mio fratello sarebbe passato di qui e quindi sono venuto ad origliare." Spiega con sorriso fiero mentre raggiunge la cucina.
Ovviamente anche Jake è venuto altri giorno a casa mia e sembra che si sia trovato molto a suo agio, visto che si muove all'interno come se fosse la sua.
"Brutto spione che non sei altro! Ma io dico, la privacy non esiste più?!" Urlo in modo teatrale mentre guardo verso il soffitto.
Pochi istanti dopo vado in camera da letto per prendere il mio telefono. Scrivo sul nostro gruppo We Are Friends del quasi arrivo di Jason, omettendo quello di Jake, e lo ripongo sopra il mobiletto. Tiro un urlo di spavento non appena ritrovo quell'idiota dietro di me.
"Jake mi hai fatto-"
"Cosa gli dirai?" Domanda in un sussurro con una certa urgenza nella voce.
"Cosa intendi?"
"Intendo a mio fratello. Cosa gli dirai?"
"Io...io non lo so. Dipende cosa mi dice lui." Sussurro a mio volta, guardandolo in modo strano.
E adesso che cosa gli è preso?
"Ti prego, dimmi che se dovesse mai chiederti un'altra possibilità tu gli dirai di no." Domanda avvicinandosi sempre di più a me.
"Jake...io..."
"Tu provi ancora qualcosa per lui?" Domanda ancora. Sembra che in realtà non gliene importi nulla delle risposte. O forse a semplicemente paura che le risposte non siano di suo gradimento.
"Vedremo." Dico solamente sperando di causare in lui l'effetto sperato.
Mi guarda in un modo intenso, in un modo in cui non mi aveva mai guardata prima. E se fosse lui a provare qualcosa per me? È per questo che si comporta così?
"Cloe, io non voglio che tu soffra ancora. Jason non è il ragazzo che fa per te, a lui non-"
"E chi sarebbe il ragazzo giusto? Tu Jake?" Lo provoco, cercando però di non tirare troppo la corda.
Se dicesse di no, ammetto che ne rimarrei un po' delusa; ma se dicesse di sì, che cosa gli dico? In effetti a me lui piace, sia quando litighiamo, sia quando stiamo insieme.
Adoro, ad esempio, il suo modo di tenermi testa, il modo in cui dice le cose, il modo in cui mi fa i complimenti. Adoro quando mi prende in giro, ma anche come riesce subito a farsi perdonare. Amo il modo in cui riesce a farmi dire le cose, perché non fa pressioni, ma aspetta semplicemente il momento in cui io stessa sono in una condizione di tranquillità e fiducia che mi fa sfogare automaticamente. Oddio, a questo punto speriamo dica di...
"Cloe, hanno suonato." Dice a voce bassa, guardando un punto a caso della parete. Ero talmente occupata a sperare che mi dicesse di si, che non mi ero neanche accorta del suono del campanello.
"Stai in camera." Dico ancora scombussolata mentre raggiungo la porta.
Questa volta niente sorprese: è Jason...con Molly, Milly.
"Ciao Cloe. Non ti dispiace vero se ho portato Mary con me?"
Mary, dannazione! Era così difficile?
"No figurati. Entrate pure." Dico facendo spazio.
"Molto carina la cucina." Dice timidamente Mary mentre sfiora leggermente il marmo del davanzale.
"Grazie. Allora, che ci fate qui?"
"Io volevo parlarti a proposito di me  e lei." Dice puntando il dito verso entrambi.
"Sentiamo." Rispondo tranquillamente mentre raggiungo il divano in soggiorno.
Per qualche istante si guardano fra di loro, come se cercassero di accordarsi tramite la forza del pensiero, o solo tramite qualche sguardo complice, per poi tornare a concentrare l'attenzione su di me.
"Cloe so che non ci conosciamo, ma io volevo comunque chiederti scusa. Jason e io ci frequentiamo da un po', e ammetto a mio malgrado che ho iniziato a vederlo nonostante sapessi della tua presenza e del ruolo che avevi nella sua vita. È solo che c'è stata subito dell'alchimia fra di noi che ci ha fatto dimenticare di tutto e di tutti per qualche tempo. Quel giorno a casa sua, quando c'eri anche tu, ci siamo comportati da veri maleducati, ed io voglio chiederti nuovamente scusa per questo, ma se oggi siamo qui è anche per capire come stanno le cose fra di voi."
La guardo un attimo confusa, non capendo dove vuole arrivare. Ma poi, facendo due più due, mi si accende la lampadina. Lei non vuole sapere come stanno le cose fra me e Jason, ma vuole sapere come stanno le cose da parte mia.
"Milly io-"
"Mary." Mi corregge un po' duramente Jason. Che ci posso fare se non riesco a memorizzare il suo nome!
"Mary... Io non provo più nulla per lui, anzi probabilmente non ho mai provato niente di forte. Lo trovo sempre un bel ragazzo, questo sì, però arrivare al punto di dire che potrei essere un impedimento per voi due e per la vostra relazione, direi proprio che siamo sulla strada sbagliata." Dico abbozzando ad un sorriso. Sinceramente sono felice per loro, e sono ancora più felice all'idea che forse Jason stia iniziando a mettere la testa a posto.
Ovviamente non immagino che domani inizi a girare per casa progettando il matrimonio, mentre aspetta che il test di gravidanza dia il risultato positivo; però magari potrebbe iniziare a capire che le persone hanno dei sentimenti e che legarsi a qualcuno in modo stabile non è per una persona l'equivalente di andare in carcere.
"È merito anche di Jake se la pensi cosi?" Domanda poi improvvisamente Mary.
"Oddio no!" Rispondo con voce squillante, forse un po' troppo velocemente. Entrambi mi guardano con sorriso malizioso, e per la prima volta mi sento come se i miei genitori mi avessero appena beccato a frugare nel cestino delle caramelle senza il loro permesso.
"Ok, faremo finta di crederti." Dice ridendo Jason, mentre prende la mano della sua, a quanto pare, ragazza. Gli tiro un leggero calcio sul ginocchio, prima di scoppiare a ridere a mia volta, segno che sono veramente imbarazzata.
"Comunque sono felice per te. Jake è davvero un bravo ragazzo, anche se alcune volte devo ammettere che forse è un po' troppo...curioso." Afferma un po' titubante Mary.
Scoppio di nuovo a ridere, ricordando il nostro primo incontro. Se siamo arrivati fin qui, in fondo, è proprio grazie a questa sua continua voglia di farsi gli affari degli altri!
"Non posso darti torto, ma fidati che credo sia un gene di famiglia." Dico lanciando un'occhiata sghemba a Jason.
"Ehi! Guarda che io sto sempre al mio posto, mica come mio fratello, o ancora peggio mia sorella!"
Ed ecco che scoppio di nuovo a ridere nel ricordare Jasmine e il suo terzo grado quando è venuta qualche giorno fa da me. Devo ammettere che per una volta Jason ha ragione.
"Credo che sia ora di andare. Mia sorella ci aspetta per la cena." Dice con sorriso gentile, prima di alzarsi.
La accompagno fino alla porta, seguita da Jason, e le rivolgo un sorriso caloroso. Adesso che ci penso le donne di questa famiglia sono tutte gentili e solari, quindi passerei un po' da brutto anatroccolo.
Aspetta, sto pensando veramente come se fossi la fidanzata di Jake?
"Guarda che si vede lontano un miglio che sei cotta di mio fratello." Mi sussurra all'orecchio, prima di uscire dall'appartamento con Mary. Rimango immobile davanti alla soglia, come se non riuscissi a capire se quelle parole me le sono immaginate o se Jason le ha pronunciate per davvero.
"Se ne sono andati?" Domanda cauto Jake.
"Si." Rispondo ancora sovrappensiero.
Mi giro lentamente e mi fermo qualche istante a fissarlo.
Mi guarda un po' perplesso, con quell'espressione che gli crea una piccola rughetta in mezzo alla fronte.
"Va tutto bene?"
"Cosa fai sabato?" Chiedo ignorando completamente la sua domanda.
"Non ho progetti, perché?"
"Perché vorrei passare la giornata insieme a te."

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Che ne dite??💛
Scusatemi tanto per il ritardo, ma ho avuto un po' di problemi a pubblicare.
Non vi anticipo nulla sul prossimo POV'S di Cloe, ma sicuramente sarà pieno di sorprese!
Alla prossima 💜
Alias90 💙

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