C'era una gran confusione nella Sala Grande. Le vacanze natalizie erano terminate e tutti gli studenti erano tornati a scuola, alcuni più eccitati di altri. Anche se era mattina presto stavano tutti allegramente chiacchierando, raccontandosi i posti visitati a Natale, lamentandosi dei compiti, o scommettendo sulla stagione ormai imminente del Quidditch.
"Due galeoni che anche quest'anno battiamo Serpeverde" sogghignò Seamus.
"Serpeverde non conta, quello che mi preoccupa è Corvonero. Sembra che quest'anno abbiano un nuovo Battitore, e anche piuttosto bravo." disse Dean, un po' preoccupato.
"Però anche noi abbiamo delle nuove entrate. E poi non mi dire che Ginny non gioca bene. Per quel che mi riguarda può benissimo tenere testa a Harry come Cercatrice." rispose con sincerità il ragazzo.
"Oh, no no, Ginny è perfetta, e non lo dico perché...beh, siamo stati insieme. Mi riferivo a quell'idiota di McLaggen. Mi da fastidio che dobbiamo avere un Portiere così arrogante, e il fatto che sia anche discreto mi fa arrabbiare ancora di più."
"Ti capisco amico. Anche io preferivo Weasley nella squadra. Vorrà dire che durante gli allenamenti spereremo in un Bolide, prima o poi lo colpirà in faccia, no? E, comunque, Weasley è il nostro re !" urlò Seamus. Cominciarono a cantare, seguiti a ruota da un altro gruppo di Grifondoro vicini, e addirittura qualche altro in Tassorosso e Corvonero, sotto lo sguardo incuriosito dei più piccoli, per poi finire in una risata e bevendo succo di zucca in memoria dei vecchi tempi. Hermione e Ginny, sedute a qualche metro di distanza, sentendo la canzone che aveva umiliato Ron e poi lo aveva coperto di gloria, risero divertite e si unirono agli altri ragazzi. In quell'attimo di confusione Hermione ne approfittò per lanciare un fugace sguardo al tavolo dall'altra parte della Sala. Lui era lì, come al solito in compagnia di Theodore e Blaise. Questa volta, però, non era più disinteressato o assente come lei lo aveva visto mesi prima, ma sembrava partecipare attivamente alla conversazione dei due amici. Hermione si chiese, con una punta di speranza, se questo cambiamento non fosse dovuto ai loro incontri segreti, nei quali il ragazzo cominciava a esternare tutto il doloroso peso che era stato costretto a trasportare. Accadde di nuovo. I loro sguardi che si incontravano. Bastava un attimo. Una scintilla. Gli occhi grigi di lui si scontravano quelli castani di lei, si cercavano, si volevano. Hermione distolse lo sguardo, imbarazzata. Quell'occhiata da parte di Malfoy era diversa dalle altre. Sempre seria e penetrante, ma c'era di più. La ragazza non sapeva spiegarsi cosa, ma sapeva solo che qualcosa stava cambiando. Tornò a guardare l'anello, che contro la luce che filtrava nella Sala Grande sembrava splendere di un bagliore proprio, purissimo. E' come se dentro si fosse una parte di me stesso. Chissà cosa voleva davvero dire, quella frase.
La mattinata Hermione e Ginny andarono a Erbologia con i Corvonero, e le due ragazze ne approfittarono per posizionarsi vicine a Luna. In quella lezione impararono a distillare l'antidoto al veleno del Basilisco dalle Mandragore, e questo fece viaggiare Hermione con la mente a cinque anni prima, mentre cercava nella biblioteca a proposito del mostruoso rettile. Le ritornava vivida l'immagine di lei che trovava curiosa e confusa il foglio in mezzo al libro. E ancora quell'odore, lo percepiva come se fosse stato reale. La vista dei due occhi gialli, enormi e crudeli, e poi il buio. Si ridestò dal ricordo con un brivido, era strano come, dopo tutto quello che lei, Harry e Ron avevano passato, si lasciasse turbare così da una cosa successa vari anni prima. Comunque, non ci pensò più e si diresse con il cuore leggero a pranzo. Il pomeriggio avrebbe avuto Trasfigurazione e Antiche Rune, così decise di ripassare gli argomenti studiati prima dell'inizio delle lezioni. Le ore pomeridiane si trascinarono nell'aria fredda e nevosa di gennaio e, dopo una cena calda, per Hermione arrivò finalmente il momento di dirigersi in camera: ancora poco tempo e avrebbe potuto rivedere Draco. Non sapeva spiegarsi questa sua impazienza, era contenta e basta. Nell'attesa ritirò fuori da sotto il letto la sua scatola di latta e, sedendosi sulle coperte scarlatte, riguardò uno per volta, con lentezza e attenzione, ogni ricordo. Quando si accorse che mancava pochissimo ripose tutto quanto dentro e lo spinse sotto al letto, nascosto da sguardi indiscreti. Si alzò e scivolò fuori dal buco del ritratto.
STAI LEGGENDO
Lasciati andare.
FanfictionHermione è tornata a Hogwarts per il suo settimo e ultimo anno, senza però la compagnia di Harry e Ron, i quali stanno intraprendendo la carriera di Auror. Adesso frequenta le lezioni con Ginny, e tutto sembra essere tornato alla normalità, tranne...