Capitolo 8

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Benché facesse un certo freddo e il vento continuava a soffiare con impetuosa delicatezza Hermione non riusciva a percepire niente. Era come se attorno a lei ci fosse una barriera, calda e confortevole, che la proteggeva. Avvolta in quella coperta invisibile guardava sognante il cielo stellato, insieme a Draco. I due erano appoggiati alla ringhiera della finestra, la quale offriva la vista sulla Foresta Proibita e la capanna del guardiacaccia, ora completamente avvolta dall'oscurità. Entrambi erano in silenzio da un po', ed Hermione si teneva anche a una certa distanza dal ragazzo, poiché, conoscendolo, non voleva risultare troppo invadente. O, meglio, non voleva fargli capire quanto fosse felice in quel momento. Ha detto che è innamorato di me. Non lo sto sognando  pensò tra sé e sé. Era troppo bello per essere vero, la ragazza aveva questa sensazione addosso. All'improvviso Malfoy interruppe il suo monologo interiore

"Perché te ne stai così lontana?" le chiese senza distogliere lo sguardo dalle stelle. 

"Non vorrei sembrare invadente...ecco tutto" disse timidamente, ed era vero.

"Beh, non lo sei" ribatté piano lui.

A quel punto Hermione si chiese se la risposta del ragazzo fosse un invito implicito ad avvicinarsi a lui, e non ottenendo segni di diniego, scivolò delicatamente verso destra, fino a sfiorargli il braccio. Ora provava addirittura la voglia di poggiare la testa sulla sua spalla, ma tenne quel desiderio per sé, certa che sarebbe stato un passo di troppo. Rivolse un'altra volta lo sguardo al cielo, e pensò che quella notte era sicuramente la più bella che avesse mai visto. Una nuvola passeggera coprì appena la luna, poi, qualche secondo dopo, quando la sua luce pallida ritornò ad illuminare chiara il mondo sotto di lei, l'anello al dito di Hermione brillò vivace, attirando l'attenzione della ragazza. Anche il piccolo gioiello non le era mai sembrato così scintillante e bello.Draco si accorse che la ragazza guardava rapita l'anello, e sospirò con espressione impassibile. Decise di girarsi, accostando la schiena al parapetto, per guadare in viso Hermione. I due ragazzi si guardarono negli occhi per qualche secondo, poi Draco fece un gesto inaspettato per entrambi: posò il palmo della mano sul collo della ragazza e l'attirò con dolcezza a sé, sfiorandole le labbra. Hermione, sorpresa ma rilassata, assecondò il gesto con naturalezza, e si baciarono piano, senza fretta. Ancora una volta, sebbene avesse avuto la conferma già numerose volte, la ragazza si stupì di quanto potevano essere calde le labbra di Draco, in opposizione rispetto alla sua personalità. Hermione non poteva fare a meno di pensare che stesse sognando tutto, abituata ad un Malfoy arrogante, idiota, egocentrico, viscido e decisamente detestabile. Allora che fine aveva fatto quella parte di lui? Possibile che fosse solo una maschera? O, per lo meno, che avesse abbandonato quel suo carattere una volta capito da che parte stare? Hermione non sapeva rispondere a quegli interrogativi, e si limitò ad allontanarli dalla mente. Sorrise appena, lievemente imbarazzata, e distolse lo sguardo. Si raddrizzò e disse sussurrando

"Forse è meglio se andiamo"

Malfoy annuì, e si mise dritto anche lui. Hermione in realtà non voleva andare via, aveva il timore che lui si allontanasse da lei e che tutta quella meraviglia scomparisse da un momento all'altro, ma la sua ragione competente le diceva che, se non voleva addormentarsi durante la lezione del professor Vitious, era saggio andare a dormire. Rientrati in corridoio, Hermione prese le mani di Malfoy in un attimo di follia e gli augurò bisbigliando

"Buonanotte".

"Buonanotte" ripeté Draco a sua volta, senza scomporsi, ma con una voce molto più morbida del suo solito. Hermione fu la prima ad allontanarsi e a sparire dietro l'angolo, non prima, comunque, di essersi girata indietro per rivolgere un'ultima occhiata al ragazzo, rimasto immobile. Le scale, per sua fortuna, rimasero ferme, e poté percorrere i quattro piani che la separavano dal suo dormitorio senza difficoltà. Nell'ultimo tratto di corridoio, però, Hermione sentì chiaramente Mrs Purr miagolare, segno che la gatta grigia stava sorvegliando il piano vicino al quadro della Signora Grassa. Ma la ragazza, fregandosene altamente, le rivolse un largo sorriso e dicendole 

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