Twin stars - Earth, year 2731

Earth, July 6th, 2731

Chapter 2 - Earth, July 6th, 2731

Era il giorno del compleanno di Dean e Castiel, il loro venticinquesimo compleanno passato insieme.
Entrambe le famiglie avevano preparato una grande festa, invintando gli amici più cari a partecipare all' evento, addobbando entrambe le case e organizzando un banchetto nei giardini, che ormai da tempo erano uniti dallo stesso steccato, per permettere ai ragazzi di giocare insieme.
Gabriel e Michael si rincorrevano all' aperto con delle pistole giocattolo, Sam leggeva sul prato con le cuffie alle orecchie e Dean e Castiel sbirciavano tra i pacchi dei regali sul tavolo, cercando di capire il loro contenuto.
La sera della festa tutto procedeva per il verso giusto, c' era della musica e tanto cibo, i genitori erano riuniti in salotto a chiaccherare e a bere qualche coktail, mentre i ragazzi si divertivano in giardino.
Michael e Gabriel erano stati spediti nella loro stanza per evitare che combinassero qualche guaio, così si erano messi a vedere un film horror.
Sam si intratteneva con alcuni amici a parlare delle ultime novità del liceo, nel frattempo Dean e Castiel, dopo aver scartato i regali e mangiato abbondanti fette di torta si erano diretti in camera, dove come ogni anno si sarebbero scambiati i regali in privato, seduti sul letto di Dean a guardare sognanti la mappa delle stelle.
"Allora chi comincia?" Chiese come sempre Dean, che ci teneva a dargli il suo regalo per primo.
"Comincia tu!" Rispose come ogni volta Castiel, sorridendo dalla gioia.
"Ok! Sono sicuro che ti piacerà! Ho dovuto lavorare un bel po' per riuscire a prenderli, ma ne varrà la pena!"
Dean porse all' amico una busta gialla, e attese eccitato che lui l' aprisse.
Castiel la aprì e tirò fuori due biglietti, poi quando vide cosa c' era scritto sopra gli venne un colpo.
"Tu sei pazzo Dean!"
Dean si limitò a sorridere di più.
"Ma ti saranno costati una fortuna! Sono posti limitati questi, dove diavolo gli hai trovati?"
"Segreto!"
Castiel non poteva credere ai suoi occhi, era tutta la vita che aspettava di poter andare ad un concerto dei RedSun, e quelli erano addirittura posti in prima fila.
Si buttò tra le braccia di Dean e lo strinse forte, mentre l' altro borbottava qualcosa su come fosse stupido abbracciarsi alla loro età.
Castiel ormai aveva imparato a conoscerlo, protestava sempre quando lui faceva gesti del genere, ma non si spostava, lasciandosi accarezzare.
Era uno dei lati di Dean che preferiva, si mostrava sempre forte e duro con tutti, ma con lui si lasciava sempre andare, anche se fingeva di non sopportarlo.
"Ora tocca a te!" Disse dopo un po' allontanandosi leggermente.
Castiel tirò fuori il pacchetto verde che teneva nascosto sotto il letto di Dean da quel pomeriggio e se lo rigirò tra le mani, si sentiva un po' nervoso all' idea di darglielo, conoscendolo lo avrebbe preso in giro, ma ci teneva così tanto che non era riuscito a resistere alla tentazione.
"C'è una storia dietro questo regalo, ma intanto aprilo!" Gli disse consegnandoli il pacchetto.
Dean lo guardò curioso e lo scartò immediatamente , ritrovandosi in mano due ciondoli identici.
Erano grandi quanto un dito mignolo, al centro avevano una grande pietra verde e brillante, con mille sfaccettature e profondità diverse, incastonate in un ciondolo argentato con delle sporgenze che ricordavano due grandi ali.
Dean rimase incantato a guardarli brillare nella sua mano, toccando affascinato le pietre e le ali.
"Sono bellissimi... Ma che di che storia si tratta? Non le avrai mica rubate? Sembrano costose!"
"Niente affatto! Le ho comprate durante il viaggio in Amazzonia con la mia famiglia... Le pietre me le ha date uno stregone della tribù dei Taniz, è una delle più antiche esistenti, il ciondolo argentato l'ho fatto costruire io... Ma è il significato delle pietre che è importante!"
Dean era sempre più curioso, continuva a guardare quelle pietre come se esercitassero uno strano potere su di lui.
"Beh racconta! Ora che ci penso, non l' hai fatto mesi fa quel viaggio?"
"Si, le ho tenute nascoste aspettando questo giorno..."
Accarezzò le pietre e sorrise a Dean, continuando con il suo racconto.
"Narra la leggenda che queste pietre fossero appartenute alla sacerdotessa del tempio di Giada, che era la sacerdotessa più importante di quel tempo, perfino il re e la regina confidavano nei suoi poteri. Usava le pietre per suoi riti magici, ne aveva molte nel suo tempio:
Alcune servivano per gettare maledizioni, altre per attirare l' amore, altre erano fortunate, altre ancora curavano le malattie.
Queste pietre in origine erano una sola, era la pietra della protezione, con cui la sacerdotessa Misei benediva i guerrieri prima che partissero per la guerra...
Un giorno durante una battaglia il figlio maggiore del Re morì, il ragazzo si era rifiutato di indossare la pietra che Misei gli aveva offerto, questa stessa pietra, così i soldati iniziarono a dire che era stata la stessa sacerdotessa a maledire il giovane per la sua arroganza.
Il re, reso pazzo dal dolore ordinò alle guardie di uccidere la sacerdotessa e riempire il suo corpo con le sue preziose pietre, affinchè potesse portarle con se nel regno dei morti.
I soldati obbedirono, lasciando il corpo senza vita della sacerdotessa nel tempio che le era appartenuto.
Furono i suoi discepoli a trovarla qualche giorno dopo. Piansero per lei, la ripulirono ed estrassero le pietre, bruciando il suo corpo come voleva la loro tradizione.
Si dice che quel giorno tutti i soldati che l' avevano trafitta morirono soffocati dal suo spirito vendicativo.
E così le pietre sono passate di generazione in generazione, fino ad arrivare allo stregone che ho incontrato.
Quando gli ho parlato di te e del fatto che siamo nati lo stesso giorno ha insistito per darmi questa, tagliandola in due...
E adesso è nelle tue mani..."
Dean restò silenzioso per tutto il racconto, con gli occhi che brillavano dall' emozione.
Guardò le pietre, chiedendosi se tutta quella storia fosse vera, gli piaceva molto l' idea di avere qualcosa che lo proteggesse, ma ancora di più che quelle pietre in origine fossero una sola.
Era come se anche loro fossero una cosa sola divisa a metà.
Sorrise, prese una collana e se la mise al collo, poi prese la seconda e la mise al collo di Castiel.
"Grazie..." Gli disse allacciandola alla sua nuca.
"Però non la devi togliere mai, o l' incantesimo svanisce!"
Dean rise, gli sembrava una cosa da bambini credere a tutte quelle cose magiche, ma Castiel aveva la faccia così seria che non potè rifiutare.
"Va bene Cassy..."
"Promesso?"
"Promesso!"
Castiel lo abbracciò di nuovo, e di nuovo Dean protestò e si lasciò coccolare.

Nota dell' autore:

Ciao a tutti lettori :-)
Intanto vi ringrazio per aver iniziato questa avventura con me ;-)
Poi come avrete notato, qua sopra c'è la ff autografata da JENSEN ACKLES <3
E la storia che c'è dietro a quest' autografo è meravigliosa...
Allora, premetto che sono andata l' anno scorso alla convetion, dove ho fatto firmare a tutti gli attori una mia ff.
Sono stati tutti gentili e carini, hanno firmato ed erano molto curiosi sulle storie presentate :-)
Quando è arrivato il turno di Jensen, Daniela (l' organizzatrice della jib) Si è rifiutata di farmi autografare la ff.
Jensen stava cercando di leggere e capire quale fosse il problema, io ho spiegato ad entrambi che si trattava di una mia storia e che ci tenevo tantissimo al suo autografo, visto che è il personaggio principale!
Ma Daniela niente, disse che non si poteva e che avrei dovuto buttare via il foglio.
Io vi giuro, ero in lacrime.
Chiesi per favore e cercai di farle cambiare idea, visto che davvero aveva un significato speciale per me.
Niente. Si rifiutò di farlo autografare e mi tratto anche male, onestamente.
Ma poi ecco Capitan Jensen prendere in mano il foglio, discutere con lei, e firmarlo con gioia.
Me lo porse, io feci un sorriso che diceva tutto e lo ringraziai, poi lui mi fece l' occhiolino.
E vi assicuro che dall' emozione dovetti sedermi per un po, tanto mi tremavano le gambe.
Ancora me lo sogno quell' occhiolino <3
Tutto questo per dirvi che persona stupenda sia Jensen, quanto lo ami, e che per quanto sia stato un piccolo gesto, mi ha comunque difeso e ha difeso questa storia <3