Earth, July 15th, 2731

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Chapter 3 - Earth, July 15th, 2731

Chapter 3 - Earth, July 15th, 2731

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L' aula di medicina era bianca e asettica, piena di fotografie che ritraevano parti anatomiche e studi medici appesi ai muri. Era molto luminosa e la vista dal cinquantesimo piano era azzurra come il cielo, interrotta solo dalle macchine di ultima generazione che sfrecciavano nel traffico aereo.
In lontananza si poteva vedere la periferia di New York, i cittadini la chiamavano la parte storica, perchè le case e le strade erano quelle della città originale, mentre il centro era stato rivoluzionato dalla tecnologia e ora i grandi grattacieli, i mordeni treni che attraversavano i tunnel trasparenti a mezz' aria e i locali posti in cima agli edifici erano all' ordine del giorno.
Più in alto si stava, più l' aria era pulita e i locali di classe, più si scendeva in basso, più l' aria era densa e grigia e i locali malfamati.
I nuovi bassifondi erano letteralmente ai piedi della città.
Il professore stava spiegando la Biologia molecolaretica medica e gli studenti prendevano appunti digitando i concetti base sullo schermo trasparente davanti a loro.
Lo schermo era collegato tramite un laser al dreek che tutti avevano all' avambraccio, un bracciale metallico che racchiudeva un computer modernissimo, in grado di contenere tutti i libri di testo, effettuare chiamate, fare fotografie e collegarsi a internet in qualsiasi momento.
La tecnologia aveva fatto passi enormi negli ultimi decenni, sia per quanto riguardava la vita di tutti i giorni, sia per le grandi conquiste, come i centri spaziali che erano stati costruiti intorno alla terra e nei pianeti adiacenti.
Anche la scienza medica era avanzata e si era evuluta, le operazioni ormai avevano una percentuale di successo molto elevata e gli studi sulle malattie e sui virus erano sempre più numerosi. C' erano molti ricercatori pronti a dedicare la loro vita alla scoperta di una cura ai mali che affliggevano l 'umanità, e con le moderne tecnologie ci erano sempre più vicini.
Castiel prendeva distrattamente appunti e intanto pensava alla serata che lo attendeva: La magica notte del concerto era finalmente giunta, così col pensiero correva a Dean e al viaggio che avrebbero fatto insieme prima di arrivare alla sala dei concerti di Washington.
Dopo la fine delle lezioni spense il dreek e si avviò velocemente verso l' ascensore.
L' aula di aerodinamica dove studiava Dean si trovava nel palazzo al di là del fiume, perciò per arrivarci doveva arrivare al piano terra e camminare per due isolati, poi attraversare il ponte e infine prendere l' ascensore per il quarantunesimo piano.
Aveva fatto quella strada un infinità di volte, tanto che ormai conosceva il percorso a memoria, tuttavia trovava sempre molto piacevole camminare in quella zona della città, dove ancora si trovavano parchi e l' aria a livello stradale era respirabile.
Percorse la distanza che lo divideva da Dean sorridendo tra se e se e canticchiando Old dei RedSun, e quando finalmente raggiunse l' edificio trovò l' amico ad aspettarlo all' entrata, con il suo tipico sorriso spavaldo e la giacca nera di pelle con le spalline rialzate e le borchiette che tanto adorava.
"Ciao Cassy! Finito di studiare cuori e polmoni?" Gli chiese avvicinandosi a lui.
"Veramente oggi avevo lezioni sulla biochimica clinica e sulla biologia molecolare, e poi..."
"Ok ok dottore, sai che non ci capisco niente di queste cose, è inutile che cerchi di stordirmi con questi paroloni!" Lo interruppe Dean prendendolo per un braccio.
"Ma volevo solo spiegarti cosa stavo facendo!" Rispose lui socchiudendo gli occhi a fessura.
"Si beh poi mi farai un disegnino, ora andiamo che abbiamo un concerto che ci aspetta!"
Castiel sorrise e ricominciò a canticchiare, Dean rise e attaccò a cantare anche lui, alcuni passanti li guardarono storto, ma loro continuarono a cantare a squarciagola fino a quando arrivarono alla macchina, immaginadosi già al concerto.
Dean salì sulla sua piccola e aprì lo sportello a Castiel, poi accese la radio e fece salire la macchina sul livello della strada aerea, scuotendo la testa su e giù al ritmo della musica.
Come sempre era un pericolo dei cieli e le multe sul cruscotto lo dimostravano ampliamente, una macchina gli sfrecciò davanti e lui senza scomporsi sterzò all' ultimo secondo, per poi alzare il dito medio all' altro conducente.
"Dean, per amor del cielo, potresti guidare con prudenza una volta tanto?"
"E tu potresti non fare la mammina apprensiva una volta tanto?"
"No! Voglio arrivarci vivo al concerto!"
"Ma abbiamo i tuoi amuleti di protezione no? Non può succederci nulla!"
Castiel gli tirò una gomitata e scosse la testa.
"Non usare i miei amuleti come scusa per fare il pazzo come sempre!"
"Non possiamo mica essere entrambi noiosi no?"
"E così io sarei noioso eh?"
Dean gli fece l' occhilino e continuò a guidare.
"Ora ti faccio vedere come sono noioso!"
Così dicendo schiacciò il pulsante per l 'inversione di senso, capovolgendo la macchina e osservando divertito Dean a testa in giù che imprecava e cercava di recuperare il controllo della vettura.
"Ehi vacci piano con la mia piccola!"
Castiel rise e gli fece l' occhiolino, Dean cercò di guardarlo male, ma finì per scoppiare a ridere anche lui.
Arrivarono al concerto tra un battibecco e l' altro che la luna era già alta in cielo, il neon della band proitteva su di essa una faccia sorridente con delle goccioline si sangue che gli colavano dalla bocca, ed entrambi ci scattarono una fotogtrafia con il loro dreek.
La sala del concerto era a 324 piedi di altezza dal livello del suolo, era un enorme cupola trasparente, con le luci colorate che partivano dal pavimento per poi attraversare tutta la sala, c' erano schermi collocati sul soffitto per seguire i videoclip del gruppo e alcool che scorreva a fiumi dalla fontana all' entrata.
"Questo posto è mitico!" Esclamò Castiel entrando.
"No, io sono mitico! Questo posto è carino!"
"Ma stai zitto!" Castiel gli diede uno spintone e alzò la testa per vedere meglio gli schermi giganti. "Semmai è il contrario..." Si disse distrattamente tra se e se.
"Allora io sono carino e questo posto è mitico?"
"Eh?"
"E' quello che hai appena detto Cassy!"
Castiel lo guardò imbarazzato, credeva che essendoci tanto casino non avrebbe sentito l' ultimo commento, invece il super udito dell' amico non se l' era fatto sfuggire.
Cercò di recuperare scherzandoci su.
"I gattini sono carini, tu sei brutto come un pipistrello! Hai anche il super udito come loro!"
"Un pipistrello eh? Ma lo sai che i pipistrelli mordono oltre ad avere un super udito?"
"Cos..?" Castiel non riuscì a finire la frase che Dean si era già avventato sul suo collo mordendolo e immobilizzandolo con le braccia.
"Togliti idiota!" Urlò Castiel.
"No, noi pipistrelli siamo creature brutte e cattive!" Rispose lui continuando a morderlo.
"Dean piantala!" Sbottò ridendo Castiel, cercando di divincolarsi dalla presa.
Un momento dopo la musica d' entrata del gruppo interruppe i loro giochi.
Il concerto era iniziato, sotto lo sguardo pazzo della luna sanguinante.

Twin stars - Earth, year 2731Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora