Pensavo e ripensavo a quella frase. Pensavo al suo significato, pensavo a cosa avrei dovuto dire. Sorridevo ad anniuvo, aspettando che smettesse di guardarmi. Nessuno dei due disse più nulla quella sera. Salimmo in macchina e nessuno fiatò, arrivammo a casa ed entrambi scendemmo dalla macchina, non aggiungendo altro che silenzio.
Un giorno perfetto, sussurrai ripensando a quei piccoli momenti vissuti in giornata.
Sperai di poter ripetere quella frase altre volte, al calar del sole.
Una volta entrata in casa, come ogni volta mi precipitai dentro la mia stanza, chiudendomi in un buco nero di solitudine.
Mi addormentai dopo poco in preda ad ansie e paranoie, solite riaffiorare a questo punto della giornata.
Il giorno seguente venni travolta dalla luce proveniente dalla finestra, che stranamente sembrava più luminosa.
Provai a sedermi sul letto, e mentre cercavo di svegliarmi definitivamente, ecco che ripenso alla giornata precedente, immaginando cosa fare in mattinata.
Mi affacciai subito alla finestra, il mio sguardo andò subito dritto alla casa di fronte. Non riuscì a capire se ci fosse qualcuno all'interno, di certo nessuno era sul vialetto, anche la macchina mancava. Non mi preoccupai più di tanto, sicuramente Leonardo sarà andato a continuare il giro per la città, magari con la famiglia, sicuramente tornerà presto.
Decisi di rimanere in stanza, mi stesi sul letto a fissare il soffitto. Passa il tempo, mi accorgo che il sole é calato, é ormai sera. Ritorno alla finestra, la macchina è al suo posto. Alcune luci in casa sono accese, riesco ad intravedere delle figure passare, ma ce n'è una in giardino, una che potrei riconoscere anche nel buio più totale, nella nebbia più fitta. Leonardo é in giardino e agita la mano verso la mia direzione. Ricambio il saluto, accorgendomi solo pochi secondi dopo di quanto sia stato imarazzante... Avrà sicuramente notato che lo stessi fissando dalla finestra apposta. sento un rumore provenire dalla finestra, simile ad un ticchettio.
Accorro alla finestra e ritrovo lui, che mi fa cenno di scendere.
Provando a farmi sentire il meno possibile, scendo le scale e mi scaravento fuori casa, assicurandomi che non ci sia nessuno. Sul ciglio della porta ritrovo Leo, con il suo solito sorriso, quello che senza un motivo valido mi piace tanto.
'Ti sono mancato vero?'
Idiota. Le sue battute mi innervosiscono, ma allo stesso tempo penso sia una di quelle sue caratteristiche a renderlo così attraente. Gli do una spinta, seguita da una risata.
'Cosa c'è?'
'Volevo parlare... Si insomma, mi sto annoiando.' Come può una persona essere così opportunista e allo stesso tempo dolce?!
Alzo gli occhi al cielo, per poi tornar a guardare il suo viso.
'Ti va di parlare in camera mia?' Ripenso immediatamente alla mia proposta, ma prima di poter cambiare idea me lo ritrovo già che sale le scale, curiosando intorno.
Mio padre tornerà a momenti... Trovarmi in camera con un ragazzo non porterà a nulla di buono.
Corro verso la mia camera, Leonardo é già seduto sul letto.
'La tua camera è adorabile. Tu sei adorabile.'
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Perfect Day // Leonardo DiCaprio
Fanfiction//Lei soffoca la propria rabbia, lui incita alla sua libertà.// " Oh, it's such a perfect day I'm glad I spend it with you Oh, such a perfect day You just keep me hanging on You just keep me hanging on "