1

5.5K 340 109
                                    

Enola

«Quale ti piace tra le due?»

Mia madre aveva davanti a sé due borse di Michael Kors, matelassé nera e matelassé panna.

«Nera.»

Fece spallucce e continuò a guardare gli altri articoli di pelletteria esposti sui ripiani del negozio illuminati da tante piccole lucine.

Mia madre non spendeva mai soldi in costosi articoli griffati, ma a Natale amava le eccezioni. Era una sua tradizione, il conto in banca non diventava più un problema e lei si concedeva un piccolo lusso difendendosi con frasi del tipo 'ho lavorato un anno intero, me lo merito.'

Volevo dirle che non aveva bisogno di giustificazioni con me; faceva tanto, troppo a volte, di borse non ne meritava una, bensì cento.

Ogni Natale promettevo a me stessa che quando avrei trovato un lavoro l'avrei riempita di regali, le avrei comprato tutti gli articoli griffati del mondo.

Sorrisi involontariamente nel vederla imbracciare delle pochette con piccoli Swarovski e atteggiarsi davanti uno dei tanti specchi del negozio.

Mentre vagavo tra i vari scaffali notai una borsa matelassé bordeaux. Spalancai la bocca davanti a quella meraviglia.

Allungai la mano per prenderla, ma era troppo in alto. Riuscii a sfiorarla con un dito.

Sbuffai. Mi guardai intorno per valutare se vi fossero commessi nelle vicinanze. Compresi di avere il via libera, piazzai un piede sul ripiano più basso dello scaffale e mi arrampicai per raggiungere la borsa. Quando mi ritrovai faccia a faccia con quel bordeaux che mi faceva venire il capogiro per quanto era perfetto, una mano afferrò l'articolo portandolo via dalla mia visuale.

«Enola Enola... sei proprio una vandala...»

Quella voce.

Mi voltai di scatto e vidi Diego che teneva in mano la mia borsa, o meglio, la borsa che mi piaceva e che avrei desiderato come regalo di Natale; avevo già in mente un discorso per convincere mia madre a lasciar scorrere la carta di credito nell'apparecchio elettronico posizionato alla cassa.

Scesi dallo scaffale e incrociai le braccia al petto ostile.

«Al termine delle lezioni ho brindato consapevole che non ti avrei rivisto fino a gennaio e invece...»

«... e invece ti torturerò anche durante le compere natalizie.» disse beffardo.

I suoi occhi azzurri brillarono per istante. L'egregia illuminazione del negozio rendeva i suoi zaffiri due rare fonte di luce.

«Dammi la borsa.» allungai una mano verso di lui, invitandolo a restituirmi l'articolo.

«In realtà volevo comprarla a Luisa.»

«L'ho vista prima io.» sbottai.

«Io però l'ho presa per primo.»

«Ci sono centinaia di borse qui dentro, proprio quella devi regalare alla tua ragazza?» chiesi stizzita.

Diego arricciò le labbra e si passò una mano nei capelli biondi da surfista approdato per sbaglio in Italia invece che su qualche isola del Pacifico. Un ciuffo ribelle gli ricadde sul volto e io, come al solito, non potei non bearmi qualche istante del suo fascino.

«Io e Luisa non stiamo più insieme, ma vorrei farle un regalo per chiederle se le va di rimanere legati sotto un altro aspetto... non so se mi spiego.»

Ghignò compiaciuto.

«Mi fai schifo.»

«Non devo piacerti.» ribatté annoiato.

ANCHE ORA - Speciale NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora