Le Giocatrici Migliori Del Mondo [In Revisione]

Raimon stiamo arrivando

Sumiko pov's

Salve a tutti! io sono Sumiko Okamoto, abito a Tokyo da solo un mese e attualmente sto con mia sorella; Jessica.
Io e lei siamo molto diverse, lei ha i capelli castani e gli occhi color cioccolata sempre sorridenti, non é troppo alta ma sempre nella media.
É un ragazzina molto timida, estroversa e sempre dolce.

Io invece ho i capelli azzurri, due occhi ghiaccio che ti paralizzano all'istante per la paura, sono molto alta ed ho un carattere freddo.
Non esprimo facilmente le mie emozioni ma ho sempre gli occhi tristi.

Credo che la femminilità in questa famiglia non esista, io porto sempre i pantaloni mentre Jessica la usa solo per la scuola, insomma, siamo due maschiacci (xD).

Jessica;«devi andarci!Lo vuoi capire?!»
Io:«no...?»
Jessica:«MUOVITI!»
Io:«VATTENE E LASCIAMI DORMIRE»
Jessica:«NO!OGNI MATTINA É SEMPRE LA STESSA STORIA!MUOVI IL SEDERE,DIAMINE»

La castana sbuffa, non volendo arrendersi e togliendo le calde coperte dal mio corpo, poi mi prende in braccio a 'mo di sposa e mi lascia sulla sedia del tavolo di legno.

Jessica:«Maria, é già pronta la colazione?»
Maria:«si,signorina. È tutto in tavola - disse ridacchiando la governante ed indicandomi con un cenno del capo - Mi faccia indovinare; non si voleva alzare, per caso?»
Jessica:«esatto!»
Io:«Volete fare a botte?»

E mi lega alla sedia con la corda...Be una cosa di me l'avete capita la scuola é da buttare nel cestino della spazzatura...Quanto la odio!!

Io:sai stamattina credo di aver sentito non ci voglio andare in napoletano mentre mi volevi mandare a scuola.

(Togliete alcune parti non pertinenti)

Jessica:allora l'hai sentita ogni mattina,bene ora vestiti.

Finisco la colazione è vado in camera a mettermi la divisa,della Reimon Junior High,maschile. Poi prendo la mia cartella e scendo dove mi aspetta Jessica. Oggi é il nostro primo giorno di scuola,siamo tutte e due al secondo anno della Reimon. Andiamo dal preside che ci dice di andare nella classe 2-F. Poi incontriamo la professoressa che ci dice di aspettare fuori che ci chiama.