Capitolo 2

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Dal capitolo precedente~

Il nuovo studente iniziava ad avanzare il suo passo verso il suo posta, ma il suo obbiettivo non era la postazione, ma ero io. Corse da me a mi abbraccio gridando il mio nome.

Eh?

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"Tu mocciosa... perchè sei sparita?!" Gridó il ragazzo con un tono quasi disperato.

"A-Ackerman! Cosa stai facendo?! Torna subito al tuo posto!" Replicó il professore che, come tutti gli altri, rimase abbastanza sorpreso delle gesta di Levi.
Il professore peró se ne pentì subito della sua azione compiuta 2 minuti prima: ricevette uno sguardo non nolto confortevole da parte del ragazzo corvino prima che si accomodò sul suo posto.

Studenti dopo studenti si erano avvicinati al banco di Levi, attorniandolo in una cupola di corpi umani. Vennero poste tante domande a cui Levi non rispose in nessuna di quelle: si stava costruendo un muro.

"E dire che eri così amichevole con (Y/n)... siete amici d'infanzia? È vero (Y/n)?"
Questa fu l'unica di quelle miriade di domande che interesso di più il suddetto ragazzo.

Erano risposte diverse. Una opposta all'altra. Io dicevo no, lui diceva si.
Subito dopo Levi mi regaló uno sguardo, un misto di offeso e arrabbiato, che mi trascinó via con la forza.

"Com'è che non ti ricordi di me, eh mocciosa? Tsk, che fastidio."
Cominció il dialogo con tono infastidito.

"E com'è che tu mi chiami continuamente 'Mocciosa'? Ho un nome, giusto che tu lo sappia. E comunque, ci conosciamo?" risposi.

"Certo che ci conosciamo. Il nome 'Rivai' non ti fa ricordare nessuno? Sei fortunata ad essere chiamata 'Mocciosa', o preferisci 'Nullità'?"

Era incredibile di come avesse le parole per proteggersi pronte per uscire dalla sua boccaccia.

"'Rivai'... ? Non è che sei... quel bambino di 9 anni fa?"

"E anche buongiorno mocciosa."

Tono severo ma cuore gentile. Levi era così.
Potrebbe sembrare debole per la sua altezza, ma era tutt'altro.

Entrati in classe tutti ci osservavano, come se eravamo creature innaturali. Il professore era arrabbiato ma non disse nulla e la lezione seguì il suo flusso normalmente.

Oramai nemmeno il tragitto verso casa la posso definire come tempo per restare sola. Levi mi è stato accanto per la durata del viaggio restando in silenzio mentre io mi perdevo nel mio mondo ascoltando la musica che soffiava dall'auricolare.

Rilasciai un sospiro di sollievo quando le porte del veicolo aprì lasciando scendere le persone sulla fermata dive anche Levi doveva scendere, ma il mio cuore palpitó quando Levi mi diede uno sguardo tagliandolo a metà con gli suoi occhi color lama.

Era quel tipo di ragazzo. Stava con te anche se non voleva nulla da te. Ti sta accanto e nulla.

Già... era il ragazzo di cui mi innamorai... e anche quello che odiai di più...

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Merry Christmas ^^

Eccovi il 'tanto' aspettato capitolo. Yehet~


...


Ohorat~

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