Capitolo 10

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Y/n's POV
«N-no...»
Riuscì a dire con un filo di voce.

Si fermó.
«Davvero?»
Mi guardó con occhi insistenti. Le sue pupille si erano rimpiccioliti facendo si che la sia figura sia ancora più spaventosa.

La sua mano cominció a dare carezze leggere alla mia guancia.

«Allora posso considerarti mia?»

Potevo solo dire di si.
Sennó la morte avrebbe toccato la mia vita.

«S-si»

Un'abbraccio forzato mi arrivó

«Allora non scapperai vero?»

  «N-no»

«Bene. Sei una brava mocciosa»

Quasi non riesco a riconoscere Levi. Non si era mai comportato in questo modo in passato.

Si alzó dopo aver sciolto quell'abbraccio e tornó di sopra passando a quelle che sembravano essere scale.

«Ti porto da mangiare»

Concluse lui liberandomi dalle catene, dopodiché la sua figurà sparì e comparve il buio.

Che fare ora? Rimanendo qui sicuramente non mi ucciderà. Se provo a scappare mi cercherà di sicuro, ma se chiedo aiuto alla polizia...

Una scia di luce gialla si fece presente nel seminterrato: è tornato. In mano teneva degli spaghetti neri.
Spaghetti neri? E con cosa sono fatti? Con la seppia?
Non penso mi piaceranno.
Prese la forchetta e inizió ad imboccarmi.
Sorprendentemente mi erano piaciuti. Era insolitamente buono.

Levi's POV

Era così tenera mentre mangiava: pareva una bimba che non mangia da tanto.
La volevo baciare, anche con la forza. La volevo.

Finito di imboccarla lasciai andare il piatto e la forchetta.
Stava lì a fissarmi senza fare una mossa. Accarezzai la sua guancia sinistra rosea.

Probabilmente è amore ció che provo. Un profondissimo amore per la ragazza [Hair Color] che stava davanti a me.

Volevo baciarla, abbracciarla, toccarla... ma per ora mi trattengo.
Le lasciai un bacio a stampo sulla fronte e me ne torno di sopra.

Y/n's POV

Decido di stendermi e fare una piccola dormita per schiarirmi le idee.

Stasera scapperó da lui.
Ora come ora Levi è troppo spaventoso. Da la sensazione di un'assassino, o meglio di uno che avrebbe presto ucciso qualcuno.

~Skip Time~

La casa ora è molto silenziosa. Nel seminterrato non c'era un'orologio, di conseguenza non so che ore sono ma deduco sia abbastanza tardi per andare a dormire.
Apro la cupola alla fine delle scale; era facilmente apribile.

Vidi di svista un'orologio che segnava le 2:30.

Senza perdere tempo mi precipito alla porta d'uscita e cercai d'aprirla ma era inutile; aveva 3 serrature.
Cercai di sforzare la porta, ma fu inutile.

Sentì una presenza dietro di me così mi giro di scatto e intravidi gli occhi taglienti di Levi incorniciati dalla rabbia. È la fine.

«Y/n? Dove stai andando?»

Era una voce monotona; le pupille si erano nascosti. Faceva paura.

«Perchè non parli? Il gatto ti ha mangiato la lingua?»
Finì puntando il suo dito al gatto nero che passeggiava tra le sue gambe.

Un momento dove nessuno dei due parlava fu interrotto da Levi che mi prese in braccio bloccandomi i polsi e facendoli arrossire dal dolore.
Mi incatenó di nuovo.

«Non sei stata della tua parola Y/n...»

L'aura d'assassino ricomparve. Prese il coltello vicino alle sue gambe.

«Ti devo punire.»

Puntó il coltello sul petto e si scattó avanti.

***

||Diary|| Yandere!Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora