Ottavo capitolo

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Chiamai il mio stangone preferito.
N: ehi nanetta
S: stangonee
N: manchi già qui
S: tenero lui
N: oggi pecco ha proposto un'uscita per stasera anche con te, quando ho detto che sei tornata a casa nelli ha fatto una faccia
S: ho trovato due sue chiamate prima
N: sembrava dispiaciuto
S: va be non m'interessa
N: non è vero e lo sai benissimo
S: mmh
N: stamattina non sono più riuscito ad addormentarmi, ho cercato alcuni appartamenti
S: davvero?
N: ne ho trovati tre carini
S: ma sei da sposare!
N: eh lo so
S: poco modesto
N: ti mando gli screen dopo
S: grazie
N: ora devo andare ci sentiamo nanetta
S: ciao stangone

Chiusi la chiamata. Mi aveva risposto nicco《come stai?》

Un giorno stiamo bene, un'altro mi evita come se non esistessi e quello dopo mi chiede come sto. Poco lunatico il ragazzo!

Gli risposi 《bene tu?》

《Bene, come mai sei tornata a casa?》

Ah ora vuoi pure delle spiegazioni

IoNon potevo restare a vita da vale》

《Mi dispiace che non sei rimasta》

Io《Ora scusa devo andare ci sentiamo》

《Ok ciao😙》

Ma chi lo capisce? Poi dicono che sono le donne che sono lunatiche. "Mi dispiace che non sei rimasta" infatti ho visto ieri quanto era dispiaciuto! Mi pare tutta una presa per i fondelli. Sto sclerando con me stessa?! No va be sto ragazzo mi farà uscire matta prima o poi.

Gli avevo detto che dovevo andare ma non era vero. Era meglio non continuare quella conversazione. Conoscendomi avrei iniziato a sparare a mille. Poi le cose le volevo sentire in faccia di persona non con dei messaggi.

Cenai con i miei genitori, dopo cena decisi di parlargli della proposta di vale, dissero che erano davvero contenti per me, anche un po tristi perché mi sarei trasferita però sapevano che potevano venirmi a trovare quando volevano.

Presi il cellulare e il pc e andai sul divano vicino a mio papà per vedere con lui le foto e le offerte dei tre appartamenti che aveva trovato nico. Erano davvero carini, aveva buon gusto.

Guardammo le foto poi mio papà curiosone com'era si mise a cercarne altri. C'erano alcuni molto carini ma troppo costosi. Io non avevo pretese, tanto in casa non ci stavo mai più di tanto. Ne volevo uno un po carino, anche piccolo, ma l'importante era il prezzo.

Alla fine eravamo indecisi tra due: uno a riccione per 700€ abbastanza grande e l'altro a cattolica per 600 ed era un po più piccolo. Mi segnai i numeri così domani mattina li avrei contattati.

Ero stanchissima, salutai i miei e salì in camera. Misi il pigiama e mi sdraiai nel letto. Presi il cellulare nico aveva commentato la mia foto con "😍 menomale ci sei tu".

Una fanpage di nico l'aveva ripostata con scritto "che carini" gli misi il like e iniziai a seguirla.

Guardai la instagram story di migno. Erano usciti a cena, nella storia erano tutti al telefono come al solito.

Mi feci una foto col pigiama e la pubblicai sulla mia storia. Ne feci una con la linguaccia e la mandai su whatsapp a "stangone💕"
《manchi😜, buona notte per dopo》

Misi in carica il cellulare e mi infilai sotto le coperte.

#pov'snico
Eravamo a cena, ci stavamo divertendo, però mi mancava il lato stupido della mia migliore amica. Quello che mi faceva sempre ridere.

Mi arrivò un suo messaggio, lo aprì e scoppiai a ridere. Era una sua foto con la linguaccia. Balda, che era seduto accanto a me, mi chiese perché ridevo e gli feci vedere la foto, rise anche lui.
Ne fecimo una anche noi con una faccia scema e gliela mandai《anche tu manchi, buona nanna😙》

Non sono l'unico a cui manca. Nelli ha lo sguardo perso e prima ha detto che si sono sentiti solo con due messaggi veloci. Mi ha detto che ieri ha reagito così perché era geloso di me. Non ne ha motivo per esserlo ma ancora non sa quanto Sofi tiene a lui e io non mi voglio mettere in mezzo.
#finepov's

La mattina mi svegliai feci colazione, poi chiamai i signori dell'appartamento. Riuscì a accordarmi per lunedì uno alla mattina e l'altro il pomeriggio.

Vidi la foto di nico e balda, avevano le facce sceme ma era davvero bella. Mi mancavano. Le loro cavolate, le risate, anche solo vederli girare al ranch. Mancava anche lui, nicco.

..Era domenica ormai e domani sarei tornata là per vedere le case.
In questi giorni avevo sentito tutte le sere stangone, trovava sempre 10 minuti per chiamarmi, era un tesoro. Gli altri ragazzi che mi avevano chiesto come stavo e anche lui. Si era fatto vivo un paio di volte ci eravamo accordati che quando sarei tornata saremmo usciti di nuovo.

Avevo preparato la valigia e anche alcuni scatoloni con la roba che mi sarebbe potuta servire. Non presi tutto, alcune cose le lasciai a casa così quando tornavo a trovare i miei avrei avuto già l'indispensabile in camera.

La sera mio papà mi aiutò a caricare tutto in macchina. Diedi il bacio della buonanotte a i miei genitori e salì in camera. Mi misi sul letto e chiamai il mio migliore amico.

N: ehi nanetta
S: come stai?
N: bene però manchi
S: eh anche tu
N: quando torni?
S: non lo so ancora
N: uff
S: dai non fare cosi, domani che fate?
N: mi alzerò a mezzogiorno poi pomeriggio allenamento
S: mh ok
N: ti passo una persona
S: no aspetta chi? -non feci in tempo a finire che sentii una voce conosciuta
A: pronto?
S: ehi nicco
(Uso la A di Antonelli e la N per Bulega)
A: Sofi come stai?
S: bene tu?
A: sono stato meglio, ho bisogno di parlarti
S: appena torno
A: quando?
S: non lo so
A: fai presto che qui manchi
S: anche voi
A: ti ripasso nico, ciao
S: ciao nicco
N: ehi parlato?
S: si ma aveva la voce strana
N: è così da un paio di giorni
S: come mai?
N: per il tuo stesso motivo
S: il mio? Di cosa parli?
N: che anche tu sei strana e appena lo nominavo cambiavi argomento, non potete andare avanti così

Cavolo! Pensavo non se ne fosse accorto. Si, mi mancava nicco da morire.

S: va bene
N: devo andare ora, ti voglio bene sai che io ci sono
S: grazie vale anche per me stangone

Prima della chiamata avevo pensato di non dirgli nulla della mia partenza per fargli una sorpresa. Ma poi quella voce, la sua, così strana, così triste. Avrei voluto dirgli di stare tranquillo che domani mi avrebbe rivista, ma pensai che potevo fare una sorpresa anche a lui.

Mi misi a letto ascoltando la musica e poco dopo mi addormentai.

La mattina dopo mi svegliai e mi feci un bagno caldo. Quando avevo un'umore insolito, una via di mezzo fra felice e triste potevo restare nella vasca per ore.

Mi preparai, salutai i miei e partì. Mentre guidavo pensavo alla prima volta che ho visto nicco al ranch, alla nostra prima uscita.

Smettila di pensare.
Stai guidando! Guarda la strada.
Oh che coscenza prudente.
Dovresti ringraziarmi, se vuoi arrivare là sana e salva!

Finalmente arrivai fuori dalla casa di vale. Lui era l'unico che sapeva del mio ritorno. Quando mi aprì gli saltai in braccio.

Ci eravamo accordati che avremmo fatto colazione insieme. Preparai il caffè mentre lo aggiornavo sugli appartamenti che avevo trovato.

S: vale ti volevo chiedere un favore
V: dimmi tutto
S: non è che sai gli indirizzi di casa di bulega e nelli
V: a memoria non li so ma posso chiamare in accademy
S: grazie grazie grazie
V: come mai solo di loro?
S: volevo fargli una sorpresa
V: saranno contenti, soprattutto uno- disse alzando la voce mentre era andato in sala per prendere il cellulare

Tornò con un biglietto con i loro indirizzi. Finimmo la colazione restai un po con lui poi lo salutai e salì in macchina. Dovevo scegliere la prima destinazione: Riccione o S. Giovanni in Marignano.

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