Tredicesimo capitolo

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Eravamo io, nicco, paso, morbido, nico, fulazzi e pecco.

Finalmente arrivò anche migno.

Paso: alleluia!
M: oh dovevo farmi bello
Nico: sei peggio delle ragazze
Paso: ma davvero, ha fatto prima Sofi a prepararsi che tu
M: a proposito come siamo belle
Nicco: oh migno levale gli occhi di dosso che è mia
Pecco: woo nelli aggressivo
S: ragazzi la finite?- dissi ridendo
Fulazzi: che mangiamo?
Paso: ordiniamo la pizza
Tutti: va bene

Migno chiamò la pizzeria. Io, morbido e paso preparammo la tavola. Gli altri giocavano a play e con Aaron e il cane di paso.

Dopo aver apparecchiato, andai a sedermi accanto a nicco sul divano. Stava giocando alla play contro migno. Quindi non disturbare che se no si deconcentra e partono gli scleri.

Potete immaginarvi l'atmosfera che c'era. Migno con in mano il joystick che parlava da solo e ogni volta che c'era una curva si piegava con il gomito andando addosso a nico. Che ovviamente si lamentava dicendogli di stare su. Pecco che faceva le instagram story, io e morbido stavamo morendo dalle risate.

Vinse nicco. Migno si lamentò dicendo che non era valido, che voleva la rivincita.

Fortunatamente arrivarono le pizze. Io ero seduta fra nicco e morbido con difronte nico. Vedevo nei suoi occhi un velo di tristezza, sorrideva si, ma erano quei sorrisi sforzati per mascherare il proprio stato d'animo.

Finito di mangiare fecero la rivincita. Mi avvicinai a nico e gli sussurrai all'orecchio di venire in cucina.

S: ehi che succede?
N: nulla perché?
S: parla
N: non ho nulla
S: se non parli giuro che domani ti porto con la forza dal parrucchiere
N: non ne saresti capace
S: oh si eccome se ne sono capace!
N: è che mi manca, cioè non lei ma manca avere una ragazza da coccolare, una a cui dare attenzioni capisci?
S: si ma è solo un periodo poi ti passerà, vieni qui- dissi allargando le braccia

Lo abbracciai appoggiando la testa al suo petto.

N: grazie nanetta
S: figurati è il minimo

Mi diede un bacio sulla guancia. Sentii dei colpi di tosse finti, mi girai e vidi nicco che ci stava guardando.

Nico: torno di là
S: ok

Lasciai che tornò di là in sala per parlare

S: com'è andata la rivincita?
N: oh e te com'è andata con bulega?
S: che?!
N: lascia stare comunque ho vinto
S: no non lascio stare, che vuoi dire con quella frase?
N: non lo so dimmelo tu
S: non devo dire niente perché non c'è e non ho fatto niente
N: oh certo come no

Dopo quella risposta tornai in sala, dovevo uscire a prendere aria, ero incavolata nera.

S: paso esco a fare un giro con Aaron vuoi che porto anche il tuo?
P: se vuoi
S: certo

Presi i guinzagli e il giubbino. Vidi nicco tornare in sala e sedersi dove era prima.

Morbido: aspetta vengo con te

Avevo trovato una scusa per uscire, altrimenti avrei buttato giù i muri.

Feci dei respiri profondi per calmarmi.

'Inspirare'
'Espirare'
'Inspirare'
'Oddio stai zitta ci manchi solo tu ora!'

M: tutto ok?
S: fammi tutte le domande del mondo ma non questa ti prego
M: ok allora ti parlo di me ti va?
S: va bene

Camminammo un po mentre mi raccontò che era nato a Roma, ha origini brasiliane, si è trasferito qui quando era ragazzino con tutta la famiglia, ecc.

#casaPaso
Paso: sbaglio o era un po arrabbiata?
Nicco: non sbagli
Pecco: che è successo?
Nicco: ma lasciamo stare
Nico: è per l'abbraccio?
Migno: che abbraccio?
Nico: è arrivato in cucina e ci stavamo abbracciando
Pecco: è per questo?
Nicco: si
Paso: oh amico non puoi incazzarti ogni volta per un abbraccio
Nicco: ragazzi vi ho detto di lasciare stare
Migno: no ne parliamo invece!
Nicco: sto provando delle emozioni assurde, non mi ero mai sentito così bene, non so che mi sta facendo ho paura che me la possano portare via
Nico: stai dicendo che te la voglio portar via? Oh non hai capito proprio niente allora

Sì alzò e aprì la porta d'ingresso ma poi si fermò.

Nico: comunque non immagini neanche quanto ci tiene a te- disse indicandolo per poi uscire
#finepov's

Sentii il cellulare suonare.
"Stangone💕" risposi.

N: dove siete?
S: stiamo arrivando
N: ah ok ti aspetto giù
S: giù dove?
N: fuori dal cancellino
S: va bene

Arrivammo lo vidi li fuori appoggiato a un muretto.

M: ragazzi io entro dammi pure i cani- disse prendendoli - non state qui molto che fa freddo
S: si tranquillo

Ci sedemmo sul muretto
S: come mai mi hai chiamata?
N: ho tipo discusso con il tuo moroso o non so cosa sia
S: oh beh non lo so nemmeno io
N: ci tiene tanto a te
S: anch'io a lui lo sai, ma non può ogni volta farmi una scenata di gelosia per un abbraccio, neanche i bambini all'asilo nido lo fanno
N: ha paura di perderti
S: se continua così è poco ma sicuro
N: rientriamo va

Entrammo in casa, avevo tutti gli occhi puntati contro. Tolsi il giubbino e andai in bagno.

Mi controllai il trucco e mi bagnai un po i polsi con dell'acqua tiepida, mi aiutava a calmarmi.

Tornai in sala e stavolta mi sedetti accanto a morbido. Ovviamente mentre ero in bagno avevano aggiornato anche lui sull'accaduto. Stavano guardando un film, fissavo la tele facendo finta di guardarla, ma in realtà non ero lì con la testa.

Chiusi gli occhi appoggiandomi alla spalla sinistra di morbido che era seduto alla mia destra. Non me ne importava niente di cosa pensavano e non volevo vedere i loro sguardi che ogni due secondi si giravano a guardarmi.

Dopo un po lì riapri. Mi alzai per andare in cucina a bere un po d'acqua. Sentì i ragazzi che "sussuravano" a nicco di andare anche lui in cucina.

Bevvi dell'acqua, sciaquai il bicchiere e lo rimisi a posto. Mi sentii abbracciare da dietro. Riconobbi il suo profumo.

N: scusami ti prego

Non risposi. Mi girai in modo da poterlo vedere. Era triste, si vedeva. Appoggiò la sua fronte sulla mia chiudendo gli occhi. Gli avrei spaccato la testa, urlato contro, ma non riuscivo, non volevo vederlo così, lo baciai.

Mi staccai dal bacio e lo abbracciai. Sentii le braccia di Nicco stringermi forte a se, poi mi sussurrò "ti amo".

What?!
Hai sentito bene!
Ma non ci credo dai!
Credici invece, ti ama!😍

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