Mi Niño_Saphael ita

Confusione

Raphael era confuso. Da quando era uscito dalla stanza del ragazzo non faceva che pensare alla strana e nuova sensazione che aveva provato. Era come se avesse trattenuto il fiato per tutto il tempo, cosa innaturale per un vampiro. Arrivò appena in tempo al DuMort. Subito prima che il sole sorgesse passò la soglia, scansò Jay e entrò nella sua stanza dove si sedette con la testa tra le mani. Non riusciva a capire il comportamento di quello strano e complicatissimo rompicapo che era Simon. E ancora peggio non trovava una spiegazione a ció che era accaduto. Era convinto che sarebbe tornato all'hotel con lui,ne era certo. E, anche se non lo avrebbe mai detto a nessuno, lo sperava. Voleva tenerlo d'occhio per controllare che stesse bene, che si tenesse fuori dai guai. Ha rifiutato il mio aiuto! Si ripeteva. Non vuole vivere qui! E si tormentava lanciando ovunque tutto quello che gli capitava tra le mani. Sentì bussare alla porta, diede il permesso di entrare e guardandosi indietro trovò Jay sulla soglia. "Che es successo?" Chiese Raphael irritato e ancora scosso. "Niente capo, ho sentito trambusto e mi sono precipitato...è sicuro che va tutto bene? C'è un casino qui dentro!" "Me dispiace mucho di averti disturbato...si va tutto bene Jay..." ma non finì nemmeno di parlare che... " capo se ne vuole parlare sono a sua completa disposizione" Raphael lo guardò sbigottito e riprese "muchas gracias chico, ora puoi andare." Ma in quel momento capì tutto: capì il perché di quella rabbia e di quella preoccupazione, capì il motivo della sua paura e della tenerezza...era innamorato di Simon.
"Nononononono no es posible...come puede...?" No, non poteva provare sentimenti simili, non voleva! Cosí fece la cosa piú sbagliata possibile, prese la scelta che di piú lo avrebbe fatto soffrire: lui Raphael avrebbe odiato Simon.

Erano passati diversi giorni da quando aveva capito. Non era uscito dalla sua camera, si era nutrito di rado. Rifletteva e pensava. Pensava e rifletteva. E nonostante tutto ne era innamorato. Non voleva seguire la sua decisione iniziale ma doveva. Per il bene di tutti. Ma una domanda lo assillava, una domanda alla quale non sapeva dare risposta: "Como es possibile?"  Doveva parlare con qualcuno, e decise di chiamare il suo vecchio amico Magnus.