Fuoco vs Ghiaccio

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"Raphael...è quasi l'alba...se non ti sposti brucerai."
"Non importa, nessuno sentirebbe la la mia mancanza." Rispose Raphael a testa bassa.
"Non è vero. Non hai pensato al tuo clan...a Jay...a Lily oppure...oppure a me? Credimi quando ti dico che a noi mancheresti"
Raphael si girò con in volto un'espressione che trasudava tristezza, curiosità e rabbia allo stesso tempo.
"Y dime...perché dovrei mancarte? Tu me odi por quello che te ho fatto,ho provato ad ucciderti più de una volta...te ho trasformato in un mostro! Simon io...io volevo que me odiassi! Ho fatto de tutto por farme odiar!"
"È vero! Sei stato perfido nei miei confronti e si, ti ho odiato! Ma hai fatto anche tanto bene, aiutandomi quando avevo bisogno, accogliendomi all'Hotel e nel clan, cercando di sviluppare i miei sensi e, Raphael, anche se non lo ammetterai mai tu eri preoccupato l'altra sera. Ricordo il tuo viso. Chiamami pure stupido ma io penso che per quanto tu possa essere bravo a nasconderlo, ami, provi dolore. Tu distingui felicità e rabbia. L'attrazione e il desiderio...e oggi ne ho avuto la prova. Sciocco egoista cosa ti fa pensare che io non provi qualcosa? Cosa ti fa anche solo immaginare che io ti sia indifferente? Apri quei tuoi maledettissimi occhi! Non so esattamente cosa provo, devo ancora superare il fatto di essere morto, devo ancora elaborare la lite con Clary e soprattutto devo pensare un modo per dire a mia madre che suo figlio non tornerà più! Sai una cosa? Aiutami a capire...aiutami a capirmi invece di nasconderti Raphael!"
Il più grande si voltò sconvolto dalle parole che aveva appena sentito pronunciare. "Tu...tu provi dei sentimenti para...para mi?" "Si, Raphael. Si." Raphael pensò che doveva fare qualcosa subito. Non poteva permettersi altre esitazioni o altre riflessioni inutili. Simon aveva ragione: doveva aiutarlo a capirsi. Si girò lentamente per poi avvicinarsi a grandi passi al più piccolo, che era ancora fermo davanti la porta, gli prese delicatamente il viso tra le mani scrutando la sua espressione, ora più confusa che mai. Avvicinò le labbra a quelle Dell'altro  fino a sfiorarle.  Simon assecondò il bacio dapprima doce...poi passionale ed infine intenso. Appoggiò le mani sui fianchi di Raphael per sentirlo più vicino e, d'improvviso si scordò di essere un vampiro, si scordò di Clary, del conclave, di sua madre e di quanto fosse sbagliato tutto quello. D'improvviso erano solo loro due: Simon Lewis e Raphael Santiago uniti e sconfinatamente perduti l'uno nell'altro. Il ghiaccio si era sciolto. La corazza intaccata e distrutta. Ogni proposito iniziale abbandonato.
Furono interrotti dal sole nascente e tornarono nell'immensa e bellissima stanza di Raphael. Era di nuovo tutto ordinato. Simon si sedette sul divano di pelle, mentre l'altro si appoggiò alla scrivania. Si guardarono in silenzio finché il niño parlò. "E...e adesso che si fa?" La sua voce suonò stridula, quasi fastidiosa. "Adesso andiamo a dormir. Perché avevi en mente qualche cosa niño?" "Io? No, no...senti, mi...mi chiedevo...cosa si prova ed essere morsi da un'altro vampiro?" Raphael fece un sorriso malizioso e guardò Simon. "Vuoi provarlo? Te giuro que non fa male" "i...io veramente n...non s..." ma non riuscì a finire la frase. In un batter d'occhio era finito sul letto, Raphael si trovava sopra di lui e gli teneva i polsi. Lo guardava cosí intensamente che Simon pensò che volesse ucciderlo. Poi sentì le zanne perforargli il collo. Provò un lieve fastidio che fu però subito sostituito da un piacere indescrivibile...era percorso da piccole scosse quando il sangue veniva succhiato. Gemeva. Raphael d'altro canto pensò di non aver mai assaggiato un sangue cosí incredibilmente dolce...cosí buono! E anche lui fu inondato da un enorme piacere. Gli cedettero le braccia  e crollò sul petto ansimante di Simon.

Mi Niño_Saphael itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora