Prologo

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«Mi raccomando sorella!» le aveva detto Autunno allontanandosi e cominciando a scendere dalla collina.

Inverno l'aveva guardata allontanarsi finché i lunghi capelli ramati della sorella e il vestito del colore delle foglie cadute non si erano confusi con il paesaggio circostante e lei non era scomparsa alla vista oltre il dislivello creato dalla collina. Si era seduta sul grande trono di pietra. Il paesaggio pianeggiante sottostante si estendeva a perdita d'occhio. Al centro c'era Erde, la città più importante del regno di Eigentum. Tre mesi l'anno Inverno li passava seduta sul trono di pietra in cima alla collina, a vegliare su Erde. Si sedette il più comodamente possibile e raccolse le gambe contro il petto, avvolgendole con le braccia e appoggiando il mento sulle ginocchia.

Il vento era ancora caldo e soffiava tranquillamente tra le fronde degli alberi. I capelli di Inverno si mossero seguendo il soffio della brezza, facendo muovere anche il gioiello a forma di fiocco di neve che le scendeva in mezzo alla fronte. Inverno decise che avrebbe aspettato ancora qualche giorno prima di richiamare il vento freddo dal nord che avrebbe soffiato per i prossimi mesi sulla vallata.

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