Inverno aveva alzato la testa e si era messa in ascolto. Qualcuno si stava avvicinando di corsa, sentiva lo scalpiccio delle suole delle scarpe sulle foglie secche del sottobosco. Neanche un minuto dopo, un ragazzo aveva raggiunto correndo la cima della collina. I loro sguardi si erano incrociati e subito Inverno aveva capito che lui era in grado di vederla. Quanto era che un umano in grado di vederla non saliva sulla collina? Le sue labbra pallide si piegarono in un sorriso. Il ragazzo però sembrava spaventato, o più semplicemente perso, glielo leggeva nello sguardo, in più continuava a lanciare occhiate nervose verso la base della collina.
« I - io... temo di essermi perso... »
Subito sul viso di Inverno apparve una smorfia. Quindi il ragazzo era finito lì solo per caso. Tirò un sospiro. Probabilmente avrebbe dovuto indicare al ragazzo la via più breve per tornare verso la città. Un momento... e se non fosse stato del tutto un caso? Non era forse questo che lei e i suoi fratelli aspettavano da tanto tempo? Qualcuno con cui parlare e che facesse da intermediario con gli umani per spiegare loro che le offerte erano importanti, ora più che mai.
«Ragazzo... » la voce dello Spirito dell'Inverno aveva il suono del vento che ulula nella foresta e scuote furiosamente i rami degli alberi « Ho bisogno di parlare con te. Sai chi sono io? Porteresti da parte mia un messaggio a tutta la razza umana da parte degli Spiriti delle Stagioni? »
Inverno vide la faccia perplessa del ragazzo e intuì la sua confusione. In quel momento le arrivò alle orecchie il rumore di altri passi. Ne dedusse che il ragazzo era inseguito.
«Nasconditi dietro il trono.» Inverno si alzò e avanzò di qualche metro mentre il ragazzo la superava correndo e andava a rifugiarsi dietro l'alto schienale di pietra.
Subito dopo due uomini fecero la loro comparsa in cima alla collina. Si guardarono intorno alla ricerca del ragazzo. Inverno aveva capito subito che non erano in grado di vederla. Strinse i denti, doveva assolutamente aiutare quel ragazzo, ne andava del suo futuro e di quello dei suoi fratelli. Chiuse gli occhi e alzò le mani al cielo. Subito un vento gelido che portava cristalli di ghiaccio cominciò a soffiare sulla cima della collina. I due uomini tentarono di resistere ma le raffiche erano troppo forti e centimetro dopo centimetro li spingevano indietro. Dopo qualche minuto decisero di lasciar perdere e di tornare verso la città. Appena i due uomini si furono allontanati. Inverno fece ricadere le braccia lungo il corpo e riaprì gli occhi. Richiamare il vento e controllarlo, anche se era stato per pochi minuti l'aveva affaticata. Raggiunse il trono e si sedette cercando di riprendere fiato.
«Esci fuori» disse al ragazzo, «Io sono Inverno, il Sommo Spirito della Stagione Invernale, e ho bisogno del tuo aiuto.»
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My Winter Soul
FantasyInverno, il Sommo Spirito delle Stagioni, con le sembianze di una ragazza, ha bisogno dell'aiuto degli umani, che hanno smesso di credere in lei e negli Spiriti delle Stagioni suoi fratelli. Lewis, la cui famiglia di agricoltori risente delle stagio...