Capitolo 9 - Il mio Romeo

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Era finalmente giunta la parte del giorno in cui avevo la musica. Sfortunatamente non era la mia ultima lezione, in realtà era la seconda. Cazzo. Presi la mia chitarra e mi diressi in fondo alla classe come facevo di solito. L'intera mattina mi era volata durante la mia precedente lezione dove non ho imparato niente tranne il fatto che posso sognare ad occhi aperti per un'ora intera. Passai le mie dita tra le corde nel collo della chitarra, rabbrividendo al suono che emetteva. Aveva sicuramente bisogno di essere accordata. Stavo per andare a suonare il piano, non ero dell'umore giusto per impegnarmi così tanto. Finii per strimpellare la chitarra sognando ad occhi aperti fin quando una faccia familiare davanti a me mi interruppe dal fare alcun movimento. "Credo che dovresti accordarla, Charlie" Mi stuzzicò Mitchell con una piccola risatina.

Risi imbarazzata e annuì. Spostai le mie dita sul pomello e iniziai ad armeggiare, aggrottando le sopracciglia concentrandomi.

"Ecco" Mitchell guidò le sue mani sulla chitarra sfiorando le mie mani con le sue. Il mio stomaco esplose di farfalle ma presto si trasformò in un elefante in corsa quando la sua mano si posò definitivamente sulla mia. L'accordò dopo qualche giro e qualche torsione con le sue dita.

Apparve un po' accigliato quando ritrasse il suo tocco dalle mie mani.

Beh almeno la mia chitarra è accordata ora.

Iniziò ad andarsene facendomi imbronciare ancora di più. Sospirai, immagino sia tutto quello che c'è.

All'improvviso una sedia si posò davanti a me e Mitchell si sedette con una chitarra acustica posata sulle sue ginocchia. I suoi denti giocarono con il plettro nella sua bocca mentre accordava la sua chitarra.

Quando finì i suoi occhi incontrarono i miei e la sua bocca si mosse ma ero troppo concentrata sulle sue labbra e i suoi capelli perfettamente tirati all'indietro. Stava agitando la sua mano davanti la mia faccia risvegliandomi.

Realizzai che mi stavo mordendo il labbro e probabilmente sembravo un'adolescente disperata. Fantastico. Scossi la testa per togliermi l'idea di baciarlo.

"Cosa?" Chiesi sperando che ripetesse. Rise e per fortuna ripetè.

"Ho detto che ti ho sentita suonare in classe e se potresti suonare qualcosa per me?"

Ehm cosa? No grazie. Sono incredibilmente timida per quanto riguarda esibirmi e non mi sono esibita per nessuno eccetto Mr Wilson che mi disse che mi avrebbe bocciata se non mi fossi esibita. Non penso di voler cantare d'avanti a lui.

"Uhh.. non pens-"

"Oh dai per favore. Suonerò per te se tu suoni per me." Mi interruppe Mitchell ma pensai che fosse un buon piano.

Ovviamente con me ci doveva essere qualcosa di cattivo da fare. Lo pregai di suonare per primo e accettò.

Iniziò a strimpellare le prime note di una delle mie canzoni preferite, 'I won't give up' di Jason Mraz.

Sorrisi immediatamente e iniziai a picchiettare il mio piede a ritmo di musica della canzone. Cercai con tutte le mie forze di non cantare ma Mitchell mi ha battuto sul tempo.

"When I look into your eyes

It's like watching the night sky

Or a beautiful sunrise

There's so much they hold.

And just like them old stars

I see that you've come so far

To be right where you are

How old is your soul"

Non sapevo che Mitchell sapesse cantare e in questo momento sta cantando liberando la sua bellisima voce. Non riesco a non pensare che mi stesse facendo una serenata.

Sister Styles (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora