Capitolo 3- Ritorno a Scuola

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Mi svegliai grazie ai movimenti di Harry che mi fecero spostare dal letto. Gemetti quando mi venne in mente che era di nuovo lunedì e che avrei dovuto affrontare quel buco infernale che era la scuola. Scavalcai un Harry dormiente e presi il suo cellulare per controllare l'ora e trovai 2 messaggi di Louis. Essendo la merda di sorella minore che sono lessi i messaggi.

'Harry sei già sveglio?'

Lessi il secondo.

'Harry Edward Styles porta il tuo culo pigro fuori dal letto e rispondi'

Risi silenziosamente e contemplai il perchè lui volesse che fosse sveglio così presto. Guardai l'orario e dove lessi 7:50. I miei occhi si allargarono e saltai oltre Harry senza curarmi se l'avessi svegliato urlando "MERDA! MERDA! MERDA!"

La scuola inizia alle 8:45, per raggiungerla ci vogliono 15 minuti e io sono una ragazza quindi mi ci vuole un po' per prepararmi. Armeggiai con la maniglia della mia porta e mi catapultai dentro la stanza quando me la lasciò aprire. Spalancai il mio guardaroba e gettai i miei abiti ideali per la scuola sul mio letto e mi feci i capelli più velocemente delle altre volte. "C'è un motivo per cui sono stato calpestato di mattina presto?" Una voce mattutina profonda mi spaventò interrompendo il mio attacco di panico. "Hai presente quel posto chiamato scuola? Beh, farò in ritardo." Mi diedi uno sguardo simpatico e lo spinsi fuori dalla porta così mi potetti preparare in privato. Mi misi quell'orribile maglietta di cotone bianco coperta da un caldo maglione blu marino. Una gonna blu di plaid per completare l'outfit. Derisi la patetica scusa per l'uniforme e mi feci una coda di cavallo disordinata lasciando perdere i miei capelli ricci. Raccolsi un paio di volte i lati dei miei capelli per definirli e mi misi del mascara chiaro che aiutò a risaltare i miei occhi verdi.

Guardai la sveglia sistemata vicino al mio letto e ansimai quando vidi l'orario che segnava le 8:20. Presi il mio zaino ed ero convinta che ci fosse un mattone dentro e lo trascinai per le scale solo per prendere una mela e dare il buongiorno a mamma e Robin. Probabilmente Gemma stava dormendo ma notai i ricci di Harry spuntare da dietro il divano così mi avvicinai e glieli arruffai. "Ciao riccio" lui rivolse il suo sguardo nella mia direzione. "Oh, ti posso accompagnare io." La mia testa stava cercando una scusa quando me ne venne solo una pietosa. "Uhh.. No è okay, mi piace camminare" Sembrò incerto della mia risposta ma annuì. "Okay ma ti prenderò al parcheggio dopo la scuola." Sospirai sconfitta e accettai prima di uscire dalla porta e mettermi nelle orecchie le cuffie e cliccare riproduzione casuale solo per sorridere alla canzone scelta a caso. 'A team' di Ed Sheeran stava pompando nelle orecchie mentre muovevo la testa a ritmo di musica e camminando attraverso le fredde strade del Chesire.

Era davvero triste il fatto che non ero capace di guidare, avevo le mie conoscenze ma avevo solo 4 ore circa di guida su 120 ore quindi rinunciai. Forse un giorno sarei stata preoccupata abbastanza di finirle, solo non presto. Iniziai a cantare da sola la canzone calciando una pietra avanti a me. La canzone passò e un paio di altre canzoni dopo di quella e finalmente raggiunsi quel posto che cercavo di evitare a tutti i costi. Salii le scale per le porte di doppio vetro e le spinsi per aprirle solo per essere accolta dall'aria calda spinta fuori dai termosifoni.

Strinsi il mio aereoplano di carta pendente e lo nascosi nel mio maglione. Iniziai il mio viaggio verso il mio armadietto che era lontano circa 40 metri. Gemetti mentalmente quando urtai qualcuno che stavo sperando di evitare oggi. "Woah, guarda dove vai Styles. Non voglio essere infettato dalla tua malattia da puttana famosa." C'era un ghigno giocoso sulle sue labbra anche se i suoi occhi erano pieni di disgusto. Mi affrettai ad andarmene senza guardarlo un altro secondo. Camminai fino al mio armadietto schivando chiunque potesse causarmi dei problemi. Sfortunatamente il gruppo che detiene la ragione del mio odio verso la scuola camminò verso me. Nascosi la mia faccia nel mio armadietto pregando Dio che mi avrebbero superato. Sfortunatamente per me non dovevo piacere a Dio perchè decisero di fermarsi giusto davanti al mio armadietto. Non osai guardarle sperando che capissero che stavo provando a non prenderle a pugni nelle loro facce piene di trucco e di ghigni. Un colpo di tosse proveniente da una bionda fece scattare la mia testa verso 7 spiacevoli persone.

"Si?" Chiaro fastidio nelle mie parole. "Non ti atteggiare, siamo venute per dirti che sappiamo che il tuo caro fratello è a casa." Rabbrividii alla sua incredibile voce acuta. "Povero ragazzo deve passare il tempo con quella tua orribile famiglia, se ero lui vi avrei piantato in asso per i suoi sexy compagni di band." I miei pugni erano bianchi e pulsavano, mi ci è voluta tutta la mia forza per non rovinare la sua carina piccola faccia. "Non c'è niente di sbagliato nella mia famiglia" Sbottai a denti stretti. Mi derise attraverso le sue labbra lucide. "Oh per favore, l'unico motivo per cui starei attorno alla tua famiglia è per farmi il tuo fratellino se."


Sister Styles (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora