Chapter 5

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Mi svegliai a causa di un peso mi girai e trovai  Cameron addosso a me "scansati, idiota" dissi spingendolo con violenza mi alzai e poi dissi "svegliaaaa!!!!" Ma Nulla, tutti dormivano beatamente anche dopo il mio urlo. Fantastico, allora farò a modo mio, andai nel piccolo bagno, riempii una bacinella d'acqua molto fredda e cercando di non fare rumore tornai nella stanzetta, mi misi sul letto, piano piano versai l'acqua addosso a tutti e aspettai che se ne accorgessero. Aspettai davvero tante prima di sentire un "ma ti sei per caso impazzita?" Detto da Cameron e seguirono i lamenti di ognuno di loro, ancora mezzi addormentati.
"Io vi ho urlato di svegliarvi, ma voi non vi svegliavate e ho dovuto rimediare" dissi
"Ma, che ore sono?" Domandò con voce ancora impastata e assonnata Matt, ogni volta che parlava mi veniva una fitta al cuore, è felice e vederlo così mi fa un piacere immenso, ma credo che si sia dimenticato di me e questo fa male, molto male. Tuttavia dovevo essere felice...

"Mhm... le 10:27" dissi seria
"Preparatevi, forza, andiamo tutti al centro commerciale"
Uscii dalla stanza e chiamai Jacob
~ehii~
~si? Chi è?~
~Jacobb~ urlai
~ah si ciao Ally~
~preparati, andiamo al centro commerciale~
~si, mi preparo a dopo~ disse ancora con voce mezza assonnata
~so che ora tornerai a dormire perciò tra 20 minuti ti richiamo. Un bacio, a dopo~ dissi e poi staccai.

Tornai in camera e vidi uno spettacolo davvero buffo e che sinceramente non mi sarei aspettata di vedere, tutti i ragazzi erano impegnati a ripiegare le coperte. Devo dire che non sanno proprio fare nulla, neanche ripiegare bene delle coperte, mi sbattei una mano in fronte. Mentre noto che tutti sono impegnati nell'intento di ripiegare in modo decente le coperte, senza nessun risultato ovviamente, entro salgo sul leggo vado dietro a Taylor gli metto le mani sugli occhi e dico "chi sono?" Cerco di dire senza ridere. Lui ci pensa un po' e poi dice "...sei per caso Nancy?" Scesi con un balzo giù dal letto mi misi di fronte a lui a braccia conserte e dissi "chi sarebbe questa Nancy?" Cameron rise e lo seguirono pure gli altri.
"Nessuno anche perché mi sono inventato il nome sul momento" disse lui ridendo
"Scemo" dico seria
"Tornando a noi, vi ho fatto un video." Dissi e tutti mi guardarono confusi. "Video?" Chiese Aaron
"Che video?" Domandò Carter
"Uh... nulla di particolare, solo voi intenti a ripiegare le coperte fallendo miseramente"
"Che spiritosa sta mattina"disse Cameron alzando gli occhi al cielo
"Però ancora non siete vestiti" li rimproverai io
"Neanche tu" mi disse Matt facendomi la linguaccia
"Bene allora tutti via a vestirsi" poi mi poggio sul letto e rimase Taylor con Nash
"Ally, posso farti una domanda?" Mi chiese Nash mentre si avvicinava al muro
"Certo Nash dimmi"
"Tutte queste foto che hai attaccato, chi sono quei bambini?" Chiese un po incerto
Gli occhi mi divennero istantaneamente lucidi senza il mio permesso, ma non potevo piangere, non volevo mostrarmi debole. Io non lo ero.
Eppure appena mi facevano domande sulla mia infanzia diventavo nervosa e gli occhi diventavano lucidi... ripensare a tutto faceva male ma almeno non ha notato le foto Matt e sono felice di questo, senno avrebbe fatto lui la domanda

Però a quanto pare Taylor se ne accorse e si avvicinò a me
"Scusate, forse dopo, quando torneremo dal centro commerciale vi racconterò una storia"
Detto questo presi l'intimo, un paio di leggins neri, una maglia larga che avevo rubato tempo fa a Jacob e corsi in bagno, mi feci una doccia e mi vestii.

Quando uscii dal bagno tutti mi guardavano. "Che avete da guardare?"
"Ci vuole così tanto per una doccia?" Chiese Jack G
"Ci hai messo un'eternità" annuncio Hayes
"Ma voi avete i bagni in ogni camera." Dissi
"Hai ragione ma non avevamo voglia, e poi è molto più divertente sentirti cantare" disse Cameron sogghignando
"Cosa?!" Esclamai sgranando gli occhi
"Sei davvero brava" escalamò Shawn
"ok, vi siete divertiti abbastanza e dato che non avete voglia vi do esattamente 23 minuti per lavarvi e vestirvi, alla fine di questi 23 minuti vi voglio tutti in salotto pronti visto che gia prima vi ho detto di andare." Ero molto arrabbiata, possibile mai che erano cosi sfaticati!?
"Signorsì capitano" disse Shawn seguito da Taylor che disse "si sorella" e da Nash "certo signora capitano signora" e poi uscirono.
Risi, non li conoscevo neanche da 48 ore e gia mi piacevano. Mi era sempre venuto difficile relazionarmi, però con loro era quasi naturale.

Certo apparte uno ma comunque non importante. Taylor è riuscito a farmi sentire accettata, mi ha accettata nonostante suo padre si fosse trovato una nuova compagna. E a quanto pare era piu bravo di me ad accettare gli eventi della vita.
Ma nonostante ciò nella mia mente rimbombavano i ricordi associati a Matt, volevo che si ricordasse di me ma lui sembra proprio non ricordare nulla, stavo bene perché lui stava bene, si era rifatto una vita, è riuscito a voltare pagina, magari anche a cambiare capitolo scordandosi di tutto, di me, di Emily, della nostra amicizia...

Decisi di non pensarci, scesi giù e chiamai Jacob, ma nello stesso momento suonò il Campanello
"Chi è?"
"Apri Ly" solo dalla parola Ly capii che era Jacob, solo lui Emily e Matt mi chiamavano così. Era un soprannome che mi aveva dato Emily da piccola perché così il mio nome le veniva più facile da pronunciare
"Mi apri?"
"Eh? Si scusa" aprii il cancello e poi la porta ritrovandomelo davanti.
"Ehi ma che hai? È successo qualcosa? hai gli occhi lucidi?"
Non potevo dirgli che finalmente avevo ritrovato la persona che ho sempre chiamato fratello.
"Uh, nulla mi sarà entrato qualcosa nell'occhio"
"Sai che con me non freghi vero?" Chiese alzando un sopracciglio, ridacchiai per la sua espressione ma poi mi decisi "bhe, iohoritrovatounadellepersonepiuimportantidellamiavita" dissi tutta d'un fiato sperando che lui non avesse capito a ovviamente mi sbagliavo
"Sai anche che quando parli velocemente dicendo quasi tutto in modo incomprensibile io ti capisco?"
''Maledizione" mormorai
"Ti ho sentito. Ma tornando a noi, chi sarebbe?"
"Matt..." dissi quasi in un sussurro
"Cosa?!" Chiese con faccia sbalordita il ragazzo che stava a pochi centimetri da me
"Si beh ecco vedi sai i due bambini di cui ti ho sempre parlato? Emily bhe già sai... ma Matt, Matt è qui, è il ragazzo biondo alto con gli occhi castani, quello che c'è un tutte le foto attaccate in camera" confessai
"Non ti seguo, non sei felice?" Chiese confuso
"Certo, certo che lo sono come potrei non esserlo ho ritrovato una delle persone più importanti per me e-" mi interrompe e dice "dovrei per caso essere geloso?"
"Certo che no stupido" poi ripresi "ok dov'ero arrivata... ah già dicevo, lui sicuramente non si ricorda di me, lui ha voltato pagina, cambiato capitolo, credo che mi abbia anche dimenticata e penso sia quello che dovrei fare anche io"
"No Ly, certo che no, magari semplicemente non si ricorda di te, sai sei cambiata molto in questi anni, non vi vedete da molto tempo, ma non si è dimenticato di te, te lo assicuro"
"Vorrei poterti credere, ma non ne sono del tutto convinta"
"vieni qui" disse prima di tirarmi in un abbraccio.

Venimmo interrotti da una finta tosse da parte dei ragazzi
"Wow avete finito prima dei 23 minuti, vi meritereste un premio ma... dov'è Aaron?"
"Potrebbe starsi ancora lavando, sai lui ci mette molto..." disse Shawn
"Aaron se non ti muovi ti lasciamo quii" urlai sperando che lui abbia sentito
"Sono pronto, sono pronto" disse scendendo dalle scale senza maglia. Tutti ridacchiarono, compreso Jacob
"Aaron?"
"Si? Dimmi"
"La maglia, sei senza maglia"
Si guardò un attimo e poi notò che non aveva la maglia.
"Ah si scusa, piccolo contrattempo, non posso essere puntuale e anche perfetto"
Disse per poi correre su dalle scale e riapparendo dopo un paio di minuti con una maglia dei Pink Floyd e un pantaloncino.
"Aaron" questa volta parlo Cameron
"Si?" Disse
"Sai che maglietta hai addosso?"
"Potrebbe essere una tua maglia?" Chiese vago
"Esatto e puoi anche togliere il Potrebbe" disse duro lui
"Amico io te l'avevo detto che prima o poi me la sarei presa" si giustificò lui alzando le mani
"A quanto vedo qui prendere le maglie degli altri e non restituirle pare sia una cosa normale " disse Jacob girandosi verso di me
"Tu ne sai qualcosa cara?" Continuò
"Io? non ho fatto niente, questa maglia l'ho trovata a casa mia"
Detto questo non gli diedi la possibilità di continuare che dissi "bene ora che siamo tutti pronti andiamoo"
"A piedi?" Chiese Cameron
"No volando" risposi ironica io
"Ci sono le macchine genio" continuò
"Io non ho la mia" disse Jacob
"Oh ma dai non fate storie andremo a piedi così almeno facciamo anche una passeggiata"
Cameron sbuffò sonoramente
"E non sbuffare" lo ripresi io
"E perché no?"
"Perché mi irriti"
"E quando mai" finì lui
Non diedi peso alla sua affermazione
E iniziammo a camminare ma cera un qualcosa che mi dava molto fastidio ossia Cameron che gia da 5 minuti a questa parte aveva iniziato a sbuffare e lamentarsi, sapevo che non avrei resistito fino al centro commerciale, cosi mi girai di scatto e...


Scusate per eventuali errori

Tra odio e amore c'è una sottilissima linea, e io sono in mezzo||•Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora