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Akemi Nakamura era una ragazza dal carattere molto forte, gentile e spesso faceva teorie mentalmente, era molto legata ai suoi amici d'infanzia che perderebbe la propria vita per salvarli. Aveva un corpo molto snello e un po' robusta, molto brava con il combattimento.. un giorno decise di entrare a far parte di una squadra militare e i suoi amici la seguirono, aveva perso i suoi genitori per colpa dei giganti che erano riusciti ad entrare, venne salvata da Rivaille che in quel periodo era molto giovane e aveva potenziale.. anche era scontroso, le regalò il mantello.. era successo quando aveva solo 11 anni, mentre lui 17.. aveva capelli molto lunghi che le arrivavano fino alla vita di color biondo cenere, prima di farle crescere, aveva i capelli corti e in quel periodo Rivaille la conobbe per via dei suoi capelli.. poi passati 10 anni, lei era riuscita ad entrare nell'esercito come 2° classificata dei soldati più forti dell'umanità.. voleva entrare a far parte dell'Armata Ricognitiva, ovvero Le ali della Libertà.. ma era costretta ad entrare a far parte della Guarnigione per stare accanto ai suoi amici. Venne notata dal Capitano Erwin, un uomo sui 30 anni, lungimirante, intelligente e rispettato, il titolo da Capitano gli rispecchiava e che sapeva fare mosse future davvero intelligenti.. del suo passato non si sapeva, era assai misterioso come il suo sguardo da uomo rispettato.
Era una giornata piovosa, l'addestramento era saltato per via della pioggia e i soldati stavano facendo le loro cose.
Akemi era nella stanza con i suoi amici e non stavano facendo nulla di particolare.. facevano solo due chiacchiere e mille sbuffi di noia.
Sandra:- Quasi quasi preferivo fare gli addestramenti anche sotto la pioggia.
Akemi:- Fallo.. e poi non venirci a dire che ti sei presa l'influenza.
Sandra:- Sempre gentile..
Akemi:- Lo so.
Dondolò sulla sedia tranquillamente fino a quando non entrò il Capo Istruttore con il Capitano dell'Armata Ricognitiva. I ragazzi si alzarono, mentre Akemi perse l'equilibrio e cadde a terra.
Akemi:- Ehi.. ma che vi prende?
Appena vide i maggiori, si alzò subito e li salutò educatamente.
Keith:- Akemi, vorremmo parlare con te.
Akemi:- Qualunque cosa abbiano fatto questi cretini, mi scuso infinitamente!!
Ryoga:- Non abbiamo fatto nulla.
Akemi:- Zitto!
Erwin:- Tranquilla, non hanno fatto nulla i tuoi amici.
Keith:- Vieni fuori.
Uscirono dalla stanza e il Capo Istruttore le comunicò che doveva cambiare la squadra per il motivo che il Capitano doveva trovare dei soldati più forti per uscire fuori dalle mura per l'esplorazione. Ma, Akemi rifiutò cortesemente e se ne andò via.. Erwin la guardò andare via.
Keith:- Mi dispiace, Capitano.. Akemi è una ragazza un po' testarda. Ha promesso che non si separerà dai suoi migliori amici per la paura che un giorno potessero morire.
Erwin:- Fa nulla.. verrò un'altro giorno a prenderla.
Alcuni giorni dopo, il Gigante Colossale fece irruzione e quasi tutte le squadre erano costretti a intervenire per uccidere i Giganti. Akemi era sul tetto e si dirigeva verso un gigante, senza accorgesene aveva addosso il mantello dell'Armata Ricognitiva che un tempo Rivaille le aveva regalato. Alcuni soldati di quella squadra si accorsero della sua comparsa con quel mantello, soprattutto il corvino, egli riconobbe immediatamente il suo vecchio mantelllo che era ancora in buono stato.
Il corvino si avvicinò a lei e le afferrò il braccio, per poi spostarsi prima che qualche gigante la potesse mettere sotto.
Akemi:- Ma che fai?
Levi:- Tu che cosa stai facendo? Sei nella squadra di Guarnigione, non sei dei nostri.
Akemi:- Cosa?
Levi:- Il mantello, idiota!
Akemi:- L'ho messa senza accorgemene.. che bisogno c'era di trattarmi così?
Si tolse il mantello e glielo buttò in faccia.
Akemi:- Tienitelo se ti da così fastidio vedermi così.
Se ne andò via correndo e si rimise a combattere.
Dopo un lungo scontro con i Giganti, la maggior parte dei soldati avevano perso la vita, il Comandante Levi andò a cercare la ragazza, ma non la trovò.. si fermò davanti alle macerie, il suo sguardo vagava da chissà dove, ma poi sentì qualcuno urlare appena e si avvicinò ad esso. Vide Akemi in un vicolo cieco buttare un pezzo di vetro sporca di sangue, era appoggiata al muro in penombra e ansimava. Akemi si portò la mano sulla ferita del braccio e si accorse della presenza del corvino.
Akemi:- Che c'è? Anche i forti si fanno del male.
Uscì dalla penombra e il corvino spalancò appena gli occhi, era pieno di ferita in tutto il corpo e c'era qualche ferita sul viso. Fece un passo e la ragazza indietreggiò appena.
Levi:- Tu..
Akemi:- Che c'è? Ho qualcosa che non va?
Levi:- Akemi Nakamura?
Akemi:- Si, sono io.
Levi:- Akemi, non ti ricordi di me?
Akemi:- Dovrei?
Levi:- Sono il ragazzo che ti salvò dai giganti 10 anni fa.
Akemi:- Mi spiace.. io non mi ricordo di te.
Cercò di andarsene, ma il corvino la prese per il braccio e Akemi si girò con le lacrime, in quel momento la collana uscì allo scoperto.
Akemi:- Lasciami, mi stai facendo del male.
Cercò di liberarsi dalla presa, ma non ci riuscì.. era debole in quel caso. E il suo braccio cominciò a sanguinare a dirotto macchiando così la mano di Levi, si dimenò dal dolore e gli urlò di lasciarla. Il ragazzo la lasciò e lei si inginocchiò portandosi la mano sul braccio.
Akemi:- Si tratta così a una ragazza ferita?
Levi:- Mi dispiace.
Si avvicinò a lei e le mise il mantello su di lei.
Levi:- Comunque, io sono Rivaille.
Le sussurrò nell'orecchio e Akemi si alzò guardandolo. Le venne un capogiro e cadde a terra svenendo, il ragazzo la prese al volo preoccupato e la prese in braccio per poi portarla alla sua squadra. Quando arrivò nella sua suqadra, uno degli amici di Akemi corse verso di loro.
Ryoga:- Akemi..
Levi:- Ha perso troppo sangue.
Ryoga:- Ci penso io, Comandante.
Akemi:- Rivaille..
Sussurrò e il corvino abbassò lo sguardo.
Akemi:- Grazie.
Rivaille allungò le braccia per dare al ragazzo Akemi e se ne andò via arrossendo.. la ragazza rise appena e venne portata nell'infermeria.

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