8.

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Akemi:- E chi ha voglia di litigare.
Guardò Hanji prendersela contro Rivaille che neanche il corvino la stava ascoltando.
Qualche giorno dopo, la squadra ritornarono a casa e come al solito avevano perso la maggior parte di essa.
Durante il ritorno al quartier generale, Akemi si accorse di una presenza familiare e lo guardò meglio.. quella persona era incappucciata.. la ragazza scese dal cavallo e cercò quella persona.
Akemi:- Mike.. occupati di Nes..
Mike:- Ma dove vai?
Akemi:- A trovare una persona.
Si allontanò dalla squadra senza sentire la protesta di Mike e seguì quella misteriosa persona in un veicolo cieco.
Akemi:- Fermati..
Il misterioso si fermò.
Akemi:- Avanti.. fatti vedere.. so che tu mi conosci..
E finalmente, la persona misteriosa mise giù il cappuccio e si girò. La ragazza sgranò gli occhi e indietreggiò appena.. davanti a lei, c'era una persona che credeva che fosse morto da molto tempo.
Akemi:- Papà..
Papà:- Ciao, Akemi.. sei cresciuta.
Akemi:- Credevo che fossi morto..
Papà:- Mi sono salvato, ma purtroppo tua madre è morta veramente.
Akemi:- Perchè non ti sei fatto vedere in questi fottuti anni, eh? Lo sai che ho dovuto vivere con Ryoga per 5 anni.. e avevo deciso di entrare nel Corpo di Ricerca per uccidere i giganti per te e la mamma!!
Papà:- Lo so e mi dispiace..
Akemi:- Perchè? Perchè mi hai abbandonata?
Papà:- Io non ti ho abbandonata, ti ho sorvegliata da lontano.
Akemi:- Bugiardo.. Per colpa tua, ho passato dei momenti difficilissimi.
Papà:- Ti posso spiegare, Akemi..
Fece un passo avanti e il mantello fece scoprire lo stemma di una squadra.
Akemi:- Sei nella squadra di Gendarmeria?
Papà:- Lo sai che faccio parte del militare..
Akemi:- Pensavo che non facessi più parte di quella squadra!
Papà:- Ho dovuto chiedere il permesso di prendere una pausa per starti vicino..
Akemi:- Peccato che mi hai fatto credere che il Corpo della Ricerca fosse inutile come uscire fuori dalle mura. Invece, ti sbagli.. la squadra che io ormai faccio parte non è inutile..
Papà:- Mi dispiace..
Akemi:- Stammi lontano.. non ti avvicinare.. io non parlo con quelli che fanno parte della Gendarmeria.
Gli girò le spalle, ma il padre la afferrò la spalla e Akemi lo fece cadere per terra con una mossa..
Akemi:- Non t'azzardare a toccarmi, sporco traditore.
Papà:- A-Akemi..
Akemi:- Sei solo un codardo che si nasconde dietro all'ombra senza farsi mai vedere dalla propria figlia.. renditi conto che sono passati 13 anni dall'accaduto.
Sentì un soldato chiamarla e Akemi guardò suo padre.
Akemi:- Ricorda, stammi lontano da oggi in poi, soldato della Gendarmeria.
La sua voce era così fredda e arrogante.. si allontanò da lui e raggiunse in fretta al suo compagno di squadra per poi raggiungere in fretta alla squadra con l'attrezzatura tridimensionale.
Erwin:- Che succede?
Akemi:- Nulla.
Mike:- Hai incontrato tuo padre?
Akemi:- Anche se fosse? Che cosa mi importerebbe di lui?!
Levi:- Woo.. la mocciosa si sta riscaldando.
Akemi:- Quell'uomo può anche morire quando succederà qualcosa.
Se ne andò via lontano da chiunque.
Levi:- Ti consiglio di parlare con lei, prima che faccia una cazzata.
Erwin:- Akemi se la caverà anche da sola. Ha solo bisogno di digerire la cosa che ha appena affrontato.
Da quel giorno, Akemi venne tormentata da suo padre.. voleva parlarle, ma a lei non interessava. Non voleva più vederlo.. mai più..
Per i suoi migliori amici erano infastiditi dalla presenza di quell'uomo nel loro territorio, lui non faceva altro che cercare di risolvere la situazione. Così Erwin decise di prendere le redini della situazione della sua fidanzata e parlargli da uomo a uomo..
Erwin:- Signor Nakamura.. le consiglio di parlare con me, invece di andare liberamente nel nostro territorio a dare disturbo a uno dei nostri soldati.
Papà:- Ma.. io vorrei solo affrontare la situazione con..
Erwin:- Se il soldato Akemi non vuole parlarle, è meglio che si rassegni.. le sta solo dando fastidio. E' solo un inutile insetto che gironzola per avere il polline per lei.
Papà:- E va bene.. Akemi, io tornerò un giorno..
La ragazza strinse il pugno e si girò.
Akemi:- IO NON VOGLIO PIÙ A CHE FARE CON TE, STRONZO!! STAMMI LONTANA!! IO NON TI VOGLIO PIÙ NELLA MIA VITA!!
Urlò con tutto il fiato che aveva e se ne andò via di corsa. Il padre rimase sorpreso dal suo comportamento.
Erwin:- Sentito? Ora se ne vada.. farebbe un grosso favore per sua figlia.
Se ne andò via e raggiunse la ragazza.

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