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I giorni passarono, la ragazza non mise piede fuori dalla stanza e tanto meno aveva toccato il cibo che Hanji le portava in camera. E in quei giorni, era dimagrita più del solito e mostrava segni di cedimento per mancanza di alimento.. ben presto, si ammalò.
Hanji tentò di convincerla di mangiare almeno un boccone e ci riuscì con risultati un po' scarsi. Ormai si prendeva cura di lei perchè Akemi non voleva vedere altri soldati se non lei, solo Hanji poteva farle compagnia e a consolarla. Più il tempo passava, più Akemi era sciupata sempre di più.
Il Capitano Erwin volle sapere come stava Akemi, non aveva partecipato l'assemblea tra soldati e maggiori, tanto meno l'ultima spedizione che avevano fatto di nuovo. Ma, Hanji gli privò di vederla fino a quando Akemi non le passava del tutto il dolore causato per colpa sua. Ma, un giorno, non volle più ascoltare Hanji, decise di andarla a trovare.. anche a costo di esser buttato fuori dalla stanza.
Hanji:- Aspetti, Capitano, Akemi non si è ancora ripresa dallo shock.
La scienziata tentava dissuaderlo, ma non ci riuscì.
Erwin:- La voglio vedere.. non mi importa come sta.. voglio sapere del perchè non ha partecipato gli ultimi mansioni della squadra.
La rossa parò la porta per impedirgli di entrare.
Hanji:- E c'è un motivo che Akemi non vuole vederla.
La piccola aprì la porta e i due ragazzi la guardarono. Erwin serrò gli occhi, era dimagrita più del solito e aveva le occhiaie profonde sotto gli occhi.
Hanji:- Ora capisce del perchè non voglio farle vedere con queste condizioni?!
Akemi:- Hanji, rilassati.. voglio sentire che cosa ha da dire in sua discolpa.
Hanji:- Ma, Akemi..
Akemi:- Lo posso affrontare.. è passato solo un mese e una settimana dall'ultima volta che ho messo piede fuori dalle mura.
Hanji:- Va bene.. se hai bisogno di me.. sono fuori dalla porta..
Akemi:- Ok.
Si spostò appena per far entrare Erwin e chiuse la porta. Non appena si girò, il biondo la bloccò nella porta e la baciò con foga e passione, Akemi restò immobile dalla sorpresa e riuscì a scansarlo per poi dargli uno schiaffo.
Akemi:- Azzardati a baciarmi ancora, sei morto.
Erwin:- Ascoltami.. non volevo provocare il tuo dolore e mi dispiace.
Akemi:- Ho saputo che ti diverti a giocare con i sentimenti altrui.
Erwin:- Bugie. Sono solo voci di corridoio.
La ragazza si stese sul letto e guardava fisso il muro.
Verso sera, Erwin era ancora nella stanza della ragazza a parlare con lei e avevano chiarito una volta per tutte le faccende in sospeso.. e con grande sorpresa, Erwin aveva mostrato il suo lato più dolce e tenero a lei confessandole i suoi sentimenti più profondi. Akemi non sapeva che cosa fare e si ricordò che Hanji le aveva parlato qualcosa in amore e aprì il suo cuore accettando i suoi sentimenti con sincerità.
La scienziata aveva la schiena contro il muro e che stava aspettando che il Capitano esca dalla stanza, ma ci metteva molto del previsto e decise di entrare in azione. Entrò in camera della ragazza e rovinò l'atmosfera che si era creato per i due..
I due ragazzi la guardarono e Akemi girò le spalle per poi tornare sotto le coperte e il Capitano si allontanò dal letto tossendo.
Akemi:- Ora se ne vada.. abbiamo già discusso abbastanza.. sono stanca.
Erwin:- Hai ragione.. si riprenda in fretta, fra due settimane esatte dobbiamo andare a Trost per proteggere un ragazzino.
Akemi:- Devo essere presente anch'io?
Erwin:- Si.. e non si discute.
Uscì dalla stanza e Hanji si accorse che qualcosa non quadrava.
Hanji:- Signorina Nakamura.. mi sta nascondendo qualcosa?
Akemi:- Cosa ti devo nascondere?
Hanji:- Ho sentito il profumo d'amore fra voi due.. non dirmi che..?!
Si avvicinò con il sorriso malizioso e Akemi la guardò.
Akemi:- Smettila..
Si sedette e sospirò.
Akemi:- Ho fame.. tanta fame..
Hanji:- Eh?! Hai deciso di riprenderti?
Akemi:- Ovvio.. mica devo restare a letto a sentire le tue teorie per sempre..
Hanji:- Ammettilo che sono interessanti..
Akemi:- Sono noiosi, ma si.. anche se la cosa non mi dispiaceva sentirti parlare delle tue teorie pazzesche sui giganti.
Hanji:- Vestiti e andiamo in mensa.
La ragazza si alzò dal letto e prese il mantello per poi metterselo addosso.
Hanji:- Non andiamo mica fuori dalle mura.
Akemi:- Mi pacca di cambiarmi..
Uscì dalla stanza sentendo Hanji ridere come una cretina.

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