Bethany non riusciva a fare altro che fissarlo. Un alieno? Razionalmente non poteva accettarlo: era un'allucinazione o un segno. Oppure il primo sintorno di una malattia mentale. Forse Dawson non era mai esistito,ma nemmeno questo aveva senso. Aveva visto altre persone interagire con lui. A meno che non sia così pazza da credere di vedere le persone...
<<Bethany.>> Una voce calda s'intromise nei suoi pensieri. Il cuore le balzò in gola. <<Tutto questo è reale, vero?>>
Il viso di Dawson si contorse in una smorfia di dolore. <<Sì, lo è.>>
Bethany si coprì il viso con le mani, poi lentamente se le passò fra i capelli spettinati. Dawson le posò una mano sul ginocchio. <<Non oso immaginare cosa ti stia passando per la testa in questo momento, ma ti giuro che esisto e che non sei pazza.>> Le strinse piano la gamba. <<E mi dispiace tanto che tu abbia dovuto scoprirlo così.>>
<<Non scusarti>> disse lei in tono fermo. <<Solo che...fatico a capacitarmi. Non mi sono mai fatta troppe domande sulle forme di vita aliena...cioè, credo che da qualche parte, là fuori, qualcosa ci sia...ma...tu non puoi essere un alieno.>> Rise, nervosa. Anche solo pronunciare quelle parole era assurdo. <<Eppure ti ho appena visto...brillare... no, brillare non è la parola giusta. Tu...eri la luce, luce in forma umana...con tanto di braccia, gambe...>>
Dawson annuì. <<Ci chiamiamo Luxen. Siamo esseri di luce, ma una luce che si può toccare, con una consistenza e una forma.>>
<<Consistenza e forma>> ripetè lei in un sussurro.
<<Proprio così.>> Dawson abbassò lo sguardo e in quel momento a Bethany sembrò più piccolo e vulnerabile. <<Veniamo da un pianeta chiamato Lux...o almeno, così si chiamava un tempo. Ora non esiste più, è stato distrutto. Sono centinaia, se non migliaia di anni che abitiamo sulla Terra ormai.>>
Bethany rimase a bocca aperta. <<Sei così...vecchio?!>>
<<No!No!>> Dawson scoppiò a ridere. <<Io ho sedici ann. La nostra famiglia è arrivata qui quando eravamo ancora piccoli, molto piccoli. Per noi il tempo passa come per voi umani.>>
<<Siete arrivati u un'astronave?>> chiese Bethany trattenendo a stento una risata.
Ma Dawson rispose serio. <<Non abbiamo bisogno di mezzi di trasporto, siamo fatti di luce. Quando siamo nella nostra vera forma non abbiamo nemmeno bisogno di respirare...>> Scrollò le spalle. <<Quando siamo arrivati qui, abbiamo dovuto modificare il nostro DNA per assumere forma umana, ma no è stato semplice scegliere che aspetto avere, perchè non potevamo copiarvi.>>
Bethany si mise le mani fra i capelli, cercando disperatamente di capirci qualcosa. <<Okay, quindi l'aspetto che hai ora... non è reale...?>>
<<Come ti dicevo, il mio DNA si è adattato alle nuove condizioni e questo è il risultato.>>
<<Non dirmi che...anche Andrew e i fratelli...sono alieni?>>
Dawson annuì e lei sembrò quasi sollevata. <<Alloa l'ha sciolta davvero la pallina da ping pong!>>
<<Sì, essendo fatti di luce, possiamo controllare tutti i fenomeni che la riguardano. Il calore, per esempio, a volte anche il fuoco>> rispose Dawson. Non aveva ancora osato guardarla negli occhi. <<Non so perchè l'ha fatto. In teoria nessuno deve sapere di noi, perciò evitiamo di fare stupidaggini del genere. Be'...visto quello che ho appena fatto io, sono proprio l'ultimo a poter parlare...>>
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Shadows
FantasyL'ultima cosa che Dawson Black si sarebbe aspettato era Bethany Williams. Come forma di vita aliena sulla Terra, Dawson e il suo gemello Daemon trovano che le ragazze umane siano... un passatempo divertente. Ma innamorarsi di una di loro sarebbe fol...