Capitolo 11

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mi sono svegliata prima del previsto e del solito, wow. faccio tutto con calma e quando finisco di vestirmi vedo che manca ancora molto per andare a scuola allora mi metto a guardare un po' di televisione. non ho fatto colazione, è alquanto strano che io non abbia fame a prima mattina, bah. neanche il tempo di accendere la tv che suonano al campanello, vado a vedere chi è e indoviante un po'? apro bruscamente la porta che quasi lo faccio spaventare.
«che vuoi già a quest'ora?»
«vieni, ti accompagno io a scuola.»
«ma è ancora presto.» gli dico lamentandomi.
«infatti ti porto prima a fare colazione zuccherino.» mh, intrigante come cosa.
ci vado? non ci vado? bah, una volta che vuole fare qualcosa di buono facciamogliela fare.
«paghi tu.»
«devo fare il gentiluomo no?»
«sisi, tu gentiluomo, ah immagino.»
esco e lo supero passando sotto al suo braccio dato che ce l'aveva appoggiato ai lati della porta.
prendo il casco sopra al sedile e lo metto. lui mi segue e parte. andiamo ad un bar in cui non sono mai stata ma sembra molto accogliente.
appena entriamo c'è una cameriera sui 25 anni che saluta marco troppo calorosamente per i miei gusti e appena mi passa davanti... oddio, cosa ho visto! praticamente non aveva le mutande a meno che quel filo in mezzo alle chiappe non indichi la presenza di qualche indumente minimamente coprente.
mi giro verso marco e noto che non sono l'unica ad averlo notato dal suo sguardo concentrato lì. allora gli tiro uno schiaffetto per farglielo distogliere.
«ehi!!»
«la stavi guardando come se non avessi mai visto un culo in vita tua!»
«ah, ho capito. vuoi che guardi solo te.»
«ma che cazzo vai a pensare?! ho solo che la guardavi in un modo troppo esagerato!»
«okok, calma.» ci andiamo a sedere e arriva la stessa ragazza di prima a chiedere le ordinazioni però questa volta marco non le dà attenzioni e credo che abbia capito che è colpa mia dallo sguardo che mi sta lanciando. sembra che voglia uccidermi.
appena ordiniamo iniziamo a parlare del più e del meno finché lui non apre il discorso che speravo non aprisse..
«scusa per ieri.. non volevo obbligarti a baciarmi ma non volevo sopportarla..»
sembra che si stia scusanso sul serio. ma com'è adorabile!
«non fa niente, tranquillo. alla fin fine non è stato così male.» gli dico con aria di sufficienza.
«mi stai dicendo che ti è piaciuto baciarmi?» mi chiede con un sorrisetto malizioso.
«oh no leonardi, ho solo detto che non è stato male ma non che sia stato bello. mi dispiace dare questo duro colpo alla tua autostima ma è così.»
«ma guardatela come se la tira.» e ci mettiamo a ridere entrambi.
wow, questa è la prima volta che noi scherziamo insieme. è davvero bello stare così in pace con lui, senza aver paura di quello che potrebbe farmi.
arrivano le nostre ordinazioni, mangiamo e partiamo per la scuola.
appena arriviamo ci salutiamo e ognuno inizia la sua giornata di merda.
per il resto della mattina non ci incontriamo più ma di conseguenza ogni e tanto incrociavo nel corridoio Eleonora e le sue galline che mi lanciavano sguardi assassini ma non ci davo poi così tanto peso.
appena esco da scuola mi avvio verso casa e mi accorgo di non aver incontrato ne manuel ne alice il che è strano ma decido che dopo manderò un messaggio a entrambi.
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FINE UNDICESIMO CAPITOLO!!
non succede niente di che e sinceramente non ho più idee quindi semmai ditemi qualche idea voi e se mi piacciono le userò per la storia❤

Tra Odio e Amore ||Marco Leonardi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora