Capitolo 5

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guardo l'ora. cazz è passato solo un quarto d'ora da quando sono seduta qui.
meglio mettersi comodi dato che c'è da aspettare: metto le cuffiette e cerco di rilassarmi.
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certo che non riesco proprio a fare a meno di dormire. mi alzo e mi siedo sul divano facendo uno sbadiglio rumoroso quando inizio a pensare... cazzo ma io ero chiusa fuori casa perché ero senza chiavi, come ho fatto ad entrare se mi ero addormentata fuori..? porca troia!! sento dei rumori provenienti dalla cucina.. oddio potrebbe essere un assassino, un ladro, un pedof... uno stupido coglione che non capisco come cazzo abbia fatto ad entrare!!
vedo Marco che si sta dirigendo verso di me, bene.. è "solo" lui... posso leggermente tranquillizarmi.
«zuccherino finalmente ti sei svegliata, sembrava che non dormissi da secoli.» mi dice con sguardo divertito.
«COME CAZZO HAI FATTO AD ENTRARE IN CASA MIA?!» praticamente gli urlo in faccia e all'inizio fa una faccia sorpresa ma subito si riprende e si mette a ridere.
«MA CHE CAZZO TI RIDI?! È UNA COSA SERIA!!» ho i nervi a fior di pelle, tra poco esplodo.
«la tua faccia..» e continua a ridere rumorosamente.
«senti brutto deficiente, smettila di ridere e spiegami tutto.» gli chiedo con tono incazzato e con le braccia incrociate sul petto.
«stavo passando davanti casa tua e ti ho vista appoggiata al muro, ti ho chiamata ma non mi hai risposto allora sono venuto vicino a te e ho visto che dormivi e dato che non volevo svegliarti o iniziato a cercare nelle tue tasche le chia..» non finisco di farlo parlare che gli urlo: «COSA?! MI HA TOCCATA?! MA COME CAZZO TI PERMETTI?!» ora sono veramente incazzata. vado verso di lui e inizio a tirargli dei pugni sul petto che a me sembravano forti ma dalla risata fragorosa che sta facendo credo che gli facciano il solletico.
«ma secondo te se avevo le chiavi rimanevo fuori? no dimmi, illuminami con la tua intelligenza superiore.» gli dico con fare ansimante dopo tutti i pugni che gli ho tirato.
«zuccherino, cosa sapevo io? tentar non nuoce no?» mi dice con sguardo malizioso ma prima che io possa ribattere continua: «ah, ho cercato di preparare qualcosa da mangiare ma non sono riuscito a fare nulla... quindi che ne pensi di andare a preparare qualcosa di buono da mangiare?» e muove il braccio incitandomi ad andare in cucina ma io non mi muovo.
«e per quale motivo dovrei preparare del cibo a te?» gli dico mettendo in risalto il fatto che IO debba fare del cibo per LUI.
«non ti basta sapere che per farti entrare sono dovuto salire sul balcone ed entrare dalla finestra? e per di più ti ho portata in braccio sul divano per non svegliarti.»
beh... odio ammetterlo ma si merita del cibo...
sbuffo e vado verso la cucina e lui mi segue, sento che dice qualcosa molto piano, qualcosa tipo 'brava zuccherino, così mi piaci' bah.
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FINE QUINTO CAPITOLO!!
beh, questo mi piace molto e spero che piaccia anche voi. presto metterò il prossimo.

Tra Odio e Amore ||Marco Leonardi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora