Capitolo 13

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«stasera c'è una festa a casa di un mio amico, ti va di andarci?»
lo guardo per qualche secondo per vedere se sia serio o meno e dopo gli scoppio a ridere in faccia come se mi avesse detto una delle battute più divertenti che io abbia mai sentito.
«perchè stai ridendo..? cosa ho detto di cosi divertente?»
«marco, dopo tutti questi anni, non hai ancora capito che io non vado alle feste manco se mi pagano?» e ricomincio a ridere.
«ma perché? sono divertenti. non soffermarti a quello che vedi nei film.»
«ma anche se fosse non so cosa mettere..»
«di quello non devi preoccuparti, ci penso io.» quello sguardo non mi piace affatto, nah-ah.
«marco non voglio venire.»
«invece verrai, cazzo goditi la tua adolescenza. stai sempre in casa a studiare. esci e divertiti. »
«lo studio è importante, come te lo crei il futuro sennò?»
«senti zuccherino, noi siamo nati solo per riprodurci e popolare la terra quindi, finché non deciderai di avere tanti marmocchi in casa, goditi la vita.»
è troppo convincente ma sapete cosa? ha ragione. ho 16 fottutissimi anni e mi comporto come una vedova 25enne.
«va bene, facciamolo.» dico convinta.
«semmai dopo la festa piccola.» e mi fa un occhiolino.
ha capito male!!
salgo in camera mia e lo trovo quasi completamente dentro al mio armadio in cerca di qualcosa che possa mettere.
d'un tratto lo sento esultare.
«ecco!! questi sono perfetti!!»
e mi mostra una skinny a vita alta nero con alcuni strappi sul ginocchio accompagnato da un top senza spalline bordeaux. non mi ricordavo di avere questi vestiti. wow, ha scavato fino in fondo vedo.
«non pensi che il top sia troppo poco coprente..?» chiedo sperando che mi dia ragione.
«no anzi, mette in risalto le tue forme.»
«va bene... ma a che ora è?»
«inizia alle 19:30/20:00 ma noi andiamo per le 21:00.»
«e cosa facciamo prima durante la lunga attesa? sono solo le 10:00 di mattina.»
«ah, non lo so. pensavo di stare qui a cazzeggiare.»
«beh, non mi dispiace come idea.»
ed è così che il resto della giornata la passammo accompagnati da cibo, tv, musica e risate su risate.
non sono mai stata così bene. oserei dire che neanche con manu mi divertivo così tanto.
«a cosa stai pensando zuccherino?»
«niente niente, vado a farmi una doccia e poi inizio a prepararmi.»
salgo di sopra e sento che marco fa partire di nuovo quella musica spacca timpani.
* * * * * * * 
esco dalla doccia, mi asciugo i capelli e mi vesto. wow. sono totalmente diversa... non mi sarei mai immaginata così. per la prima volta sto iniziando a sentirmi carina...
decido di non esagerare col trucco, solo un po' di mascara e matita nera con un po' di lucidalabbra.
ho messo un paio di scarpe con i tacchi di mia mamma dato che io non ne ho e inizio a scendere le scale.
appena inizia a sentirsi il ticchetio dei tacchi, la musica di ferma e vedo marco venire verso la scala.
ha la testa bassa verso il telefono. da come muove velocemente le dita deduco che stesse messaggiando con qualcuno finché non alza lo sguardo.
rimane fisso immobile a guardarmi.. no!! odio quando la gente mi fissa.. forse ho qualcosa che non va?
«ehm... non vado bene? lo sapevo che sarei sembrata troia. magari i tacchi sono troppo alti...» m'interrompe «sei bellissima, non farti così tante paranoie.» «oh, davvero? beh, grazie.» sono sicura di essere tutta rossa e lui, essendosene accorto, cambia argomento.
«allora, sei pronta ad affrontare la prima festa della tua vita?»
«non mettermi ansia!!»
«okok, calma.» dice ridendo.
iniziamo ad uscire quando mi ricordo che lui è in moto e io sono solo in top, non voglio congelarmi!!
«aspetta, mi prendo una giacca!»
«tranquilla, ho una giacca di pelle nella moto. ti do quella.»
«ah, va bene, grazie.» usciamo, ci dirigiamo verso la moto e dopo aver messo giacca e casco, partiamo.
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FINE TREDICESIMO CAPITOLO!!
lo so che non è niente di che ma nel prossimo ci sarà qualcosa di molto carino u.u

Tra Odio e Amore ||Marco Leonardi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora