CAPITOLO 6

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Il tragitto di ritorno sembra non finire più. Spingo annoiatamente la mia bici per seguire il ritmo della bionda che non ha proferito parola da quando ci siamo incamminati verso l'appartamento. Inizio a pensare che sia stata una brutta idea farla venire con me, è da un bel po che non sono costretto a seguire le classiche regole di educazione e tutta quella roba lì, ma che altro potevo fare? Di certo non potevo lasciarla per strada. Inoltre non so come spiegarlo, ma Annie è una sorta di presenza effimera, come se potessi solo avvertirla ma lei non potesse provocare alcun tipo di cambiamento nella mia vita. I miei pensieri, tanto per cambiare, non tardano a venire interrotti.
"Perchè non vuoi parlare col dott. Erwin?"
"Come?"
"Hai capito"
La sua freddezza è singolare ma ha ragione. Non ho alcuna voglia di tirare fuori quei ricordi, per nessuna ragione.
"Perchè no e basta"
Le iridi glaciali della ragazza puntate sui miei occhi mi costringono a distogliere lo sguardo
"Mh, ok".
La conversazione si spegne repentinamente così come era iniziata finché non arriviamo all'appartamento. Apro la porta lanciando la giacca sull'attaccapanni per poi girarmi verso l'entrata e osservare la bionda sull'uscio.
"Aspetti un invito dalla regina?"
A quelle parole entra appendendo la giacca per poi lanciarmi un'occhiataccia a cui rispondo con un verso di scherno. contro lebmie aspettative la sua presenza inizia a turbarmi, per quanto effettivamente fosse piccola e silenziosa era comunque un'estranea in casa mia e, diciamocelo, non una delle più affettuose. sento bisogno di isolarmi da quella presenza che si è fatta fin troppo palese. "Vado un attimo in bagno, tu mettiti comoda". "Ok". Chiudo a chiave la porta rapidamente per poi appogiarmi al lavandino sotto lo specchio rotondo. Sollevo le maniche della maglia per poi sciacquarmi la faccia con acqua gelata e fissare la mia immagine tremolante nello specchio. Sarebbe molto più semplice scomparire, così da non dover più sopportare questa situazione, non dare più problemi a Clara e poi... Lo sguardo cade sulla lametta vicino al lavandino. No, non scherziamo, mi sta bene che non sia la persona più vivace e allegra del mondo e, sì, lo ammetto, ho la mia buona dose di problemi ma, andiamo, autolesionismo per una sera con una ragazza dai modi un po' freddi? Riabbasso rapidamente le maniche per poi uscire e sentire le mie narici pervase da un aromatico profumo. Raggiungo curioso la cucina per trovare Annie ai fornelli, intenta a cuocere qualcosa. La bionda si gira verso di me con sguardo interrogativo. "Vanno bene le bistecche?".

Angolo autore
Salve miei piccoli pandacorni, volevo salutarvi e ricordarvi di lasciare la stellina se il capitolo vi è piaciuto. Inoltre come già detto nella mia "Eremika on crack" ho iniziato a pensare una Eremika e pensavo di pubblicarlo appena questa storia raggiungerà i 100 voti. Detto questo mangiate tanto gelato, pagate le tasse e passate una buona serata, sciauu

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