Capitolo 11: Chiarimenti

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Colin POV

Durante le due settimane prima dell'inizio delle riprese aveva ricominciato a fumare parecchio. Avrebbe preferito bere ma da ubriachi non si riescono ad imparare le battute.
Non avrebbe mai pensato di ritrovarsi in quello stato. La sua vita doveva essere diversa. E invece l'unica cosa di cui si sentiva grato era Evan, che in quel momento era lontanissimo da lui.
La donna che amava e con la quale avrebbe voluto passare tutta la sua vita sembrava non ricambiare il suo amore e lui si era illuso come uno stupido. Era cosí euforico che non si era nemmeno chiesto se Jennifer si sentisse come lui. Ed era stato un grave errore, soltanto ora sembrava averlo capito. Come aveva potuto?  Era questa la domanda che si poneva, quando di notte non riusciva a dormire e fissava il soffitto della sua stanza. Forse non ci aveva pensato perché non ne aveva motivo. Jennifer sembrava avergli trasmesso lo stesso messaggio. Ora che ci pensava, i segnali c'erano tutti: il modo in cui lo guardava, il fatto che non l'avesse respinto quando lui aveva provato a baciarla.. Non ne era sicuro al 100% ma quella sera, steso nel suo letto, Colin inizió a pensare che lei gli avesse mentito. Ma perché l'avrebbe fatto? Beh qualche motivo l'aveva. La sua amicizia con Helen per esempio. Oppure la paura di essere, agli occhi di Evan, la persona che gli avrebbe portato via la mamma.
Decise che avrebbe trovato il modo di parlarle il giorno seguente, finite le riprese. Sperava soltanto di non innervosirla. Peró doveva sapere. Sapere anche soltanto se gli aveva mentito o no. Questo, peró, voleva dire che se davvero non gli aveva mentito, avrebbe dovuto lasciarla andare senza insistere ulteriormente.
E con questo pensiero, a fatica, Colin si addormentó.

~ il giorno dopo ~

Fortunatamente, lui e Jennifer non avevano scene da soli quindi le riprese procedettero senza intoppi. Tutti erano molto concentrati e la giornata passó velocemente.
Quando Adam gridó "STOOP!" per l'ultima scena, erano quasi le sei di sera e tutti erano esausti.
Colin si tolse l'uncino e si sbrigó a seguire Jennifer, che si era appena avviata verso la sua roulotte. Nel momento in cui non ci fu piú nessuno nei paraggi, la chiamó.
"Jennifer". Lei si fermó, senza voltarsi. "Posso parlarti un attimo?".
Lei rimase di schiena. "Non credo ci sia piú niente da dire Colin."
"Voglio soltanto chiederti una cosa." Stava cercando di mantenere un tono tranquillo.
Lei si voltó aspettando che lui continuasse. Colin andó dritto al sodo. "Quello che mi hai detto quella sera quando sono venuto da te..è la veritá? Non hai mai provato niente per me? Non vuoi che ci sia nulla tra di noi?"
Jenifer non pensó nemmeno a ció che le uscí dalla bocca finché non lo ebbe detto.
"Certo che voglio che ci sia qualcosa tra di noi."
Colin la guardó stupito. "Ma tu hai.."
"Provo qualcosa di piú di un'amicizia per te da molto tempo ormai." Si stava per mettere a piangere. La sua voce era triste. Colin voleva avvicinarsi a lei ma non osava. Temeva che dopo non volesse piú parlargli. Cosí la lasció continuare.
"Ogni volta che ti abbraccio o ti bacio nei panni di Emma... vorrei che non finisse mai."
"Allora perché mi hai mentito?" le chiese infine.
"Perché non voglio essere la tua ruota di scorta! Non posso essere la tua amante! É una vita che non riuscirei a sostenere, non lo capisci? Non puoi chiedermi questo!"
Era infuriata. Stava urlando e piangeva.
Ora tutto gli era chiaro. Lei gli aveva mentito perché aveva frainteso. Credeva che non avrebbe mai lasciato Helen, non sapendo che lui lo aveva giá fatto.
"Ho lasciato mia moglie. Presto saremo separati ufficialmente. Non ho mai voluto che tu fossi la mia amante. Io voglio solo te."
Jennifer lo guardó per qualche istante, smettendo di piangere. Poi si voltó ed entró nella roulotte, chiudendosi la porta alle spalle.
"Jennifer, aspetta". Colin provó a fermarla ma invano.

Jennifer POV

Aveva lasciato sua moglie. Per lei.
Per tutta la sera fu tutto quello a cui Jennifer riusciva a pensare. Una parte di lei sentiva che la felicità si stava avvicinando sempre di piú ma l'altra parte...aveva paura.
Paura di affezionarsi a qualcuno e poi perderlo. Paura di cambiare completamente la sua vita per un'atra persona. Per non parlare di Helen ed Evan.. Come avrebbe dovuto comportarsi con loro? Ovviamente sarebbe stata a disagio e si sarebbe sentita in colpa.
E poi era quasi sempre stata sola e non ricordava di come si vivesse con un uomo. Dopo aver visto il suo sogno frantumarsi a pochi passi dall'altare, ora era terrorizzata di iniziare una nuova vita con qualcuno.
Anche se in Colin c'era qualcosa di diverso, qualcosa che gli altri non avevano. E quando lo guardava negli occhi, tutte le sue paure non esistevano piú e si sentiva una donna bellissima e forte.
Ad un tratto le tornarono in mente le parole di suo padre... "Se l'uomo di cui ti sei innamorata un giorno ti dovesse guardare con la stessa scintilla negli occhi che aveva tua madre quando si é innamorata di me, sará solo questione di tempo prima che bussi alla tua porta."...
Ma certo! Che stupida! Era esattamente quello che Colin stava facendo: bussare alla sua porta! Ed era inutile negare che da quando si erano conosciuti, quella era l'unica cosa che Jennifer aveva desiderato.
Certo la sua vita sarebbe cambiata radicalmente e non sarebbe stato facile ma sicuramente sarebbe stata piú dura per Colin. E se lui aveva deciso di voler affrontare quelle difficoltá insieme a lei, allora non doveva piú avere paura. Non sarebbe piú stata sola.
Cosí prese la giacca e le chiavi, si assicuró che Ava avesse cibo e acqua a sufficienza e partí. Credette di non aver mai sorriso tanto come durante quel tragitto.

~

Dopo circa mezz'ora era davanti alla sua porta. Bussó. Dopo qualche momento Colin aprí la porta e rimase sorpreso.
"Ciao" lo salutó Jen, sorridendo timidamente. "Posso entrare?"
"Certo, accomodati", Colin le fece segno di entrare. Chiuse la porta e le prese la giacca.
"Siediti pure" disse, indicando il divano.
"Posso offrirti qualcosa da bere?".
"No grazie.".
Prese posto accanto a lei. "Allora, é tutto ok?"
"Sí, sto bene e mi dispiace per lo sfogo di prima..."
Colin la interruppe. "Non devi scusarti, è stata colpa mia, ho fatto tutto troppo in fretta."
Jennifer capí che era arrivato il momento di dirgli il motivo per cui era lí.
"No, non é vero. Anche se prima me ne sono andata via piangendo, il mio cuore si è riempito di gioia scoprendo quello che tu hai fatto per me. Ma sul momento ho avuto paura."
Colin la stava ascoltando in silenzio, con aria comprensiva. La lasció continuare.
"Per me non è facile. Facevo fatica a fidarmi di un uomo. Finché non ho incontrato te."
Guardandolo negli occhi continuó a parlare.
"Senza che io me ne accorgessi, tu hai cambiato la mia vita. Mi hai reso una donna migliore. Eri sposato e hai un figlio quindi non sará facile. Ma non ci riesco a stare lontana da te. Ho capito di volermi perdere nei tuoi occhi ogni mattina quando mi sveglio e ogni sera quando mi addormento. Mi sono innamorata di te."
Colin non riusciva a parlare dalla gioia e pensó che non servisse. Come quella volta nel bosco, prese il viso di Jennifer tra le sue mani e la bació lentamente e appassionatamente assaporando le sue bellissime labbra. Lei si lasció completamente trasportare e impresse nella sua mente la stupenda sensazione delle mani di Colin sul suo viso.
Quando si staccarono per prendere fiato, Colin la guardó e disse una cosa che desiderava dirle da molto tempo: "Ti amo Jennifer Morrison.". Lei si mise seduta su di lui e guardandolo gli disse: "E io amo te Colin O'Donoghue.". Questa volta fu lei a baciarlo mentre faceva scorrere le mani sul suo collo e giú lungo il suo petto. Lo stesso fece lui mentre accarezzava la schiena di Jennifer che ora gli stava togliendo la maglietta. Tra un bacio e l'altro Colin inizió a slacciarle la camicia. Si alzarono per liberarsi entrambi dei jeans e spostarsi in camera da letto. Jen fece sedere Colin sul letto e si mise sopra di lui. Sentí le sue dita sulla schiena mentre la liberava dal reggiseno. A questo punto lui la giró per mettersi sopra di lei. Bació ogni centimetro del suo corpo, provocandole piccoli gemiti di piacere. Quando entrambi non ebbero piú indumenti addosso, fecero incontrare i loro corpi nudi, assaporando lo splendido brivido di piacere che li pervase. Sembravano non averne mai abbastanza l'uno dell'altra. Avevano aspettato quel momento per  troppo tempo e ora volevano che non finisse mai. Nella stanza si sentivano solo i loro respiri affannosi. Jennifer si fermó solo un attimo e si avvicinó all'orecchio di Colin sussurrandogli: "Prendimi. Sono tua.". Lui le sorrise e, molto delicatamente, con gli occhi fissi nei suoi, entró dentro di lei, iniziando a muoversi piano. Voleva dimostrarle che l'avrebbe sempre trattata con rispetto, per questo fece tutto con la massima delicatezza. E quando infine giunsero al culmine, si abbracciarono guardandosi negli occhi, fino ad abbandonarsi uno accanto all'altra. Fecero l'amore altre volte quella notte finché non si addormentarono, sfiniti, all'alba.

Tutti Meritano Un Lieto FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora