Jennifer
<Tesoro, siamo cosí felici che tu sia riuscita a venire per il compleanno di Julie.>
Jennifer stava guardando fuori dal finestrino ed era ancora assorta nei suoi pensieri quando sua madre la distrasse.
<Oh, sí, certo anch'io sono molto felice>. Sorrise, sperando che non si notasse che, in realtà, stava pensando a tutt'altro.. Ma sua madre era sempre stata brava a leggerle nel pensiero, soprattutto quando qualcosa la turbava. Mentre Judy percorreva con il suo suv la tranquilla strada che le avrebbe condotte a casa, le chiese direttamente: <Jennifer, è successo qualcosa? Sembri un po' strana ultimamente...>.
Era da qualche mese ormai che, ogni volta che sentiva sua figlia al telefono, Judy non poteva fare a meno di notare un tono diverso nella voce di Jennifer, come se ci fosse qualcosa di importante che, peró, lei non voleva rivelare. Finiva sempre per parlare delle persone nuove che incontrava e degli incredibili luoghi in cui si trovava a girare scene per Once Upon A Time. Ora che le aveva espresso apertamente la sua preoccupazione, Judy si aspettava delle risposte. E invece, Jennifer continuó a non voler toccare l'argomento.
<Scusa, mamma. Anche se è molto divertente stare con i miei colleghi a Vancouver, a volte lo stress del lavoro si fa sentire un po' di piú.>. Poi, prima che sua madre potesse chiedere qualcos'altro, aggiunse sorridendole: <Ma non vedevo l'ora di passare un po' di tempo insieme a te, papá, Julie e Daniel.>. Ed era vero. Anche se aveva pensieri che la portavano lontano, aveva atteso a lungo il momento in cui avrebbe rivisto tutta la sua famiglia.
Finalmente arrivarono a casa e, appena la macchina svoltó nel vialetto, Jennifer vide Julie e Daniel sbucare fuori dalla porta d'ingresso.
<Ehi! Jen, sei in splendida forma!> disse Julie.
<Ecco qua la mia sorellina preferita, che oggi diventa piú vecchia ma che è sempre piú bella> rispose Jennifer, stringendola.
<Ah è cosí eh! E il tuo fratellino invece?> sbottó Daniel, in tono scherzoso.
Entrambe le sorelle scoppiarono a ridere ma poi Jen non resistette e lo abbracció forte.
<Lo sai che voglio bene anche a te, Dan> gli disse mentre gli scompigliava i capelli.
Entrarono tutti in casa e, mentre aspettava suo padre, Jennifer raccontó a tutti delle ultime novità dal set e giocó un po' con i suoi nipoti. Finalmente, un'ora piú tardi, David entró in casa con in mano un grosso mazzo di fiori e un pacchettino per Julie.
<Ciao a tutti! E auguri alla mia bambina!> disse, avvicinandosi alla piú piccola delle Morrison.Jennifer passó una splendida serata ma, anche se la sua famiglia riusciva sempre a farla sentire meglio, la malinconia tornó ad assalirla e preferí ritirarsi nella veranda, dove si sedette, sorseggiando il suo drink. Cercó di distrarsi ma il pensiero di Colin continuava a frullarle in testa.. Negli ultimi mesi, infatti, il legame tra di loro si era rafforzato e avevano passato molto tempo, anche fuori dal set, insieme a tutto il cast. Un giorno, mentre era sola nel suo camerino, Jennifer si era accorta che si sentiva completamente felice soltanto quando c'era Colin e che, senza nemmeno accorgersene, da parte sua la semplice amicizia era diventata qualcosa di piú... Da quando aveva realizzato quali erano i suoi veri sentimenti per lui, peró, non ne aveva fatto parola con nessuno per molti motivi. Innanzitutto, le era già capitato che la relazione con un collega andasse male, piú di una volta, quindi non desiderava che si ripetesse. Aveva già sofferto abbastanza. E poi c'era il fatto che era sposato e, anche se avesse provato le stesse cose che lei provava per lui, non sarebbe stato possibile separarlo da suo figlio e dalla donna che lo aveva messo al mondo.
Una lacrima le rigó la guancia proprio nel momento in cui suo padre uscí dalla porta per raggiungerla. Non si era accorto che la figlia stava piangendo.
<Allora, hai ancora voglia di raccontare qualche novità al tuo vecchio?>
Jennifer cercó di non far trapelare la sua tristezza ma non ci riuscí.
Suo padre, allora, le mise un braccio intorno alle spalle e le disse: <Se vuoi parlare, non diró niente alla mamma. Promesso.>
Era sempre stato bravo a consolare i figli e a dare loro forza nel momento del bisogno. Jennifer sapeva che prima o poi avrebbe dovuto parlarne con la sua famiglia e decise di sfruttare quel momento per confidarsi apertamente almeno con suo padre.
<Papà> cominció, stringendolo e guardando il tramonto all'orizzonte, <mi sono innamorata di un uomo che non posso avere> gli disse in tono triste, mentre le lacrime continuavano a sgorgare senza fermarsi.
<Mmmh... E lui ti ama?>
<Non lo so, peró ha una moglie stupenda e un figlio dolcissimo quindi non penso proprio che io possa interessargli.>
<Sai Jen, quando ero giovane e incontrai tua madre per la prima volta, capii subito che era quella giusta. È per questo che credo nei colpi di fulmine.>
Jennifer alzó lo sguardo verso di lui, stupita.
<Non me lo avevi mai detto.>
<Lo sto facendo ora.> le disse lui.
<E comunque per te e la mamma era diverso. Eravate single tutti e due quando vi siete innamorati.> replicó Jen.
<È qui che ti sbagli, tesoro. Io ero single. La mamma no.>
A quel punto, Jen era davvero sbalordita.
<Cosa?>
<Era fidanzata con uno dei piú bei ragazzi in circolazione. Entrambe le loro famiglie erano al settimo cielo per la loro unione perchè erano tutte e due agiate e loro due erano semplicemente destinati a stare insieme. Venni a sapere che lui le chiese di sposarlo e a quel punto avevo perso le speranze. Sembrava davvero felice con lui e io ero diviso a metà perchè stare con lei era la cosa che desideravo di piú al mondo ma, allo stesso tempo, proprio perchè la amavo, mi rendevo conto che la sua felicità era la cosa piú importante.>
Jennifer ascoltava attenta e si stava lentamente accorgendo di quante analogie ci fossero tra la sua situazione e quella del padre. Lui proseguí.
<Nel periodo seguente alla scoperta della sua relazione, non feci nulla che potesse ostacolare i suoi progetti con quel ragazzo ma avevo visto il modo in cui mi guardava e nei suoi occhi avevo scorto la scintilla dell'amore. Fu solo questione di tempo prima che quella scintilla si trasformó in qualcosa di piú grande. Pochi mesi dopo, infatti, io e tua madre ci dichiarammo, lei lasció il suo promesso sposo e, come ti abbiamo raccontato un' infinità di volte, ci fidanzammo a quella festa di compleanno.>
Jennifer si ricordava molto bene il racconto del primo appuntamento di suo padre e sua madre. Quando erano piccoli, Jennifer, Julie e Daniel adoravano ascoltarli quando ricordavano la loro storia e come fosse cominciata. I tre fratelli avevano sentito parlare di quella festa di compleanno un milione di volte.
<So che le nostre storie non sono identiche ma non è questo che conta. Quello che importa è che, se l'uomo di cui ti sei innamorata, un giorno ti dovesse guardare con la stessa scintilla negli occhi che aveva tua madre quando si è innamorata di me, sarà solo questione di tempo prima che bussi alla tua porta.>
Nonostante avesse ancora molta confusione in testa, Jennifer fu un po' rincuorata dalle parole del padre e dentro di sè si riaccese un briciolo di speranza.Vi è piaciuta la storia del padre di Jennifer? Commentate! 😃
Grazie 😘
STAI LEGGENDO
Tutti Meritano Un Lieto Fine
FanfictionHo cercato di scrivere una fanfiction su Colin e Jennifer che possa essere piú realistica possibile ma anche molto romantica. È esattamente quello che vorrei succedesse tra di loro. Spero vi piaccia. Buona lettura! Valentina