Pedine

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L'incontro con Harry e Kingsley era stato opprimente ed una sensazione di claustrofobia l'aveva spinta a smaterializzarsi. Ed eccola in piedi, dinanzi al cancello di Villa Malfoy, che guardava lo splendido parco ma senza vederlo veramente. Lacrime di frustrazione le pungevano gli occhi ma per nessuno motivo avrebbe pianto.Strinse con forza la bacchetta e suonò il campanello. Istintivamente indietreggiò, temendo che Lucius si potesse smaterializzare dinanzi a lei. Al posto di Malfoy, un elfo domestico, con indosso una federa di un colore indefinito, la guardava con i suoi grandi occhi a palla.
- Sono Hermione Granger. Vorrei vedere il Sig. Malfoy.- L'elfo fece un leggero inchino e condusse l'ospite in una sala d'attesa accogliente ed intima, dove predominava il colore verde. Si guardò intorno con interesse. Bellissimi dipinti raffiguranti paesaggi inglesi, scene di caccia. Su un'altra parete foto di Draco. Draco con la sua prima bacchetta che faceva levitare un libro, Draco sulla scopa che sfrecciava felicemente nel cielo. Il primo giorno di scuola, al binario 9 e 3/4.Il ragazzo stretto, tra le braccia del padre, aveva una postura rigida, un imbarazzo giovanile nell'essere abbracciato da un adulto dinanzi ai propri amici. Ma ciò che la colpì' fu il viso del padre. Mai aveva visto le labbra di Lucius piegate in un sorriso spontaneo o gli occhi glaciali brillare di una strana luce. Amore, ecco cosa era.
Improvvisamente senti' delle voci.Una femminile, acuta.
-Non ti darà mai quello che ti offro io- riusci' a capire. Hermione appoggiò l'orecchio alla porta per sentire meglio.
- Dimmi che è un equivoco.......come sei potuto cadere così in basso da portarti a letto una mezzosangue?- urlò la donna. Ti stancherai presso di......io ti aspetterò.-
-Adesso, basta! Fuori da casa mia Julia.-Era Lucius.
Poi ,con chiarezza una risata crudele, quasi animalesca. Non era di Malfoy. L'aveva sentita anni prima ad Hogwarts. Stinse gli occhi per ricordare..e infine la riconobbe . Si sentì gelare. Fenrir Greyback. Schiaccio' ancora di più l'orecchio verso la porta, con il cuore che le batteva furiosamente.
-Sei sempre stato ricompensato per ...... è lo sarai anche in futuro se.......-
-Ti stancherai presso di......io ti aspetterò.- nuovamente la donna.Poi nuovamente la voce di Lucius.
Aveva ragione a non fidarsi di quell'uomo. Il pentimento, le dimissioni dalla vita politica, le poche apparizioni in pubblico servivano solo a creare una cortina di finto perbenismo. La collera crebbe e rischio' di soffocarla. Aveva voglia di entrare in quella stanza e schiantarli tutti e tre, ma avrebbe dato a quel maledetti ciò che meritavano. Azkaban!
Poi non udì più nulla.

Quella mattina Lucius si era preparato a ricevere ospiti . Le foto sulla Gazzetta avevano gettato benzina su un fuoco mai assopito. I vecchi amici gli stavano alle costole, come mastini, ricordandogli i tempi passati e tessendo piani per quelli futuri. Ma non si aspettava certamente la visita di Julia. Elegantissima e sensuale in un abito verde di pizzo, ma con una espressione minacciosa negli occhi neri.
Un leggero colpo alla porta lo distolse da quei pensieri. Il suo elfo personale entrò, chinandosi quasi fino a terra.- Perdonatemi, padrone, ma nella sala verde, c'è la Sig.ina Granger che richiede la vostra attenzione.
-Non è possibile- penso' infuriato. Non esisteva momento peggiore. Non aveva alcuna intenzione di litigare anche con la mezzosangue. Prese la bacchetta e si avviò verso la sala verde.
Udendo dei passi nel corridoio, Hermione si staccò dalla porta e si accomodò con cura su una poltroncina. Inspirò profondamente per riprendere il controllo.Poi con un colpo di bacchetta fece comparire la Gazzetta del Profeta. Diede una nuova occhiata alle foto. Così diverse da quelle alla parete.
La maniglia si abbassò e la figura altezzosa di Lucius Malfoy fece il suo ingresso . Non apri' bocca, nessun cenno di saluto col capo. Il suo sguardo la percorse lentamente, dai capelli sciolti ed acconciati in morbide onde, alla bocca carnosa. Labbra fatte per essere baciate.
Hermione ricambiò il suo sguardo con espressione di sfida.Le volte che si erano incontrati , Lucius era sempre vestito con eleganza, con i lunghi capelli raccolti. Quella mattina indossava un semplice pantalone nero e la camicia bianca sbottonata mostrava la linea elegante del collo. I lunghi capelli erano sciolti e le guance dovevano essere rasate. Per quanto lo detestasse, doveva ammettere che era un uomo molto attraente.
-Siamo tutti pedine tra le tue mani, e le donne oggetto di piacere. Se è un oggetto che vuoi, un oggetto otterrai.- pensò Hermione, senza distogliere lo sguardo.
Si alzò con grazia e sorridendo andò incontro al padrone di casa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 17, 2017 ⏰

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Hermione Lucius( La vita è come una partita a scacchi )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora