Prologo

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1817
Era il lontano 1817 e in un bosco non molto lontano da New Orleans una ragazza dai lunghi capelli biondi, correva.

Scappava via da qualcosa.
Qualcosa di malvagio.
Qualcosa, che neanche lei sapeva di preciso cosa fosse.

Sentì un boato e ad un tratto tutto il cielo si riempì di nuvole grigie.
Solo la luce fioca della luna illuminava il sentiero che piano, piano spariva sotto ai suoi piedi.

"Rileyy...Rileyyy.."
disse ad un tratto una voce soffusa, proveniente dal vuoto.

Sgranò gli occhi quando si accorse di star correndo nel vuoto, ma continuò avanzando mentre urlava: "Basta, basta!"

Piangeva.

"Cosa volete da me?" Urlò guardando il cielo.

Nonostante quel buio pesto i suoi occhi azzurri brillavano come se fossero stelle.
La luna era l'unica cosa che permetteva di vedere, e in quel momento era attirata dal ciondolo che aveva la ragazza al collo.

Istintivamente portò la mano a coprirlo.
Quando era molto piccola, i suoi genitori le rivelarono che il giorno del suo ventesimo compleanno, allo scoccare della mezzanotte, sarebbe dovuta andare nel punto in cui la luna è più visibile, per riuscire a vedere bene il nemico, con cui avrebbe combattuto, facendo attenzione a nascondere il suo ciondolo.

Glielo ricordavano ogni anno, raccomandadola di non dire nulla a nessuno, e anche se lei domandava il motivo loro rispondevano sempre "Lo capirai quando sarà il momento".

Quel giorno era giunto, e lei era li, sola ed impaurita, a proteggere il ciondolo.

La voce di prima tornò a farsi sentire.

"Sei tu, la prescelta. Consegnami il ciondolo."
Ordinò.

Si susseguirono vari tuoni e lampi, ma la ragazza rimase impassibile stringendo il suo oggetto prezioso.

"No." Disse, ricordandosi le raccomandazioni dei genitori.

"Ah si?" Tuonò la voce facendo tremare il posto in cui lei si trovava, per poi far sgretolare il terreno non facendole trovare nessun appiglio.

La ragazza iniziò ad agitarsi, fece grandi passi all'indietro cercando di essere ben posizionata sotto la luna, per poi lasciare che i raggi della luna colpissero il suo ciondolo.

"No!" Urlò con tutta la forza che aveva e sentì la voce indebolirsi, senza essere possente come poco prima.

"Nooo!" Urlò tra il disperato e il furioso l'uomo che si nascondeva dietro la voce, e fu così che la ragazza finalmente lo vide.

Vide a chi apparteneva quella voce affondare nel vuoto e subito la terra tornò unita e il tempo si calmò.

Lei si accasciò accanto ad un albero e iniziò a piangere, quando il suo ciondolo si illuminò ed iniziò a parlare una voce femminile.

"Ottimo lavoro, sei stata coraggiosa.
Dopo tutto questo tempo, sei riuscita a sconfiggere l'oscurità, tu sei la prescelta.
Sei pregata di far tesoro di questo oggetto, nascondendolo nel luogo più lontano da tutto e tutti che tu conosca.
Buona fortuna."

Il ciondolo si spense e la ragazza scappò da quel luogo per sempre.

The Chosen- la presceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora