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Mi alzo dal letto e noto subito che Katy è già in piedi e sta preparando i libri.
Mi metto velocemente  la divisa e prendo il libro di storia delle arti magiche e di biologia delle erbe magiche, le prime materie di oggi.

Sono felice perché sono in classe con Katy, che è l'unica persona che mia ha parlato, dopo la ragazza dai capelli neri, che più che parlarmi mi ha spintonata.

Faccio il letto e con Katy mi dirigo in mensa per fare colazione.

Questa scuola da fuori sembra molto antica, però dentro,invece è molto moderna.

La mensa è già piena di studenti che si affrettano a fare colazione per non arrivare tardi.

Ci sediamo al tavolo dove ci sono gli ultimi tavoli vuoti.

Appare subito un vassoio con una buonissima fetta di marmellata e un succo di frutta all'arancia.

Piano piano i ragazzi si alzano e lasciano la mensa.

La campanella suona.

"Emi, hai finito? Andiamo?"
Mi dice Katy.

"Ehm...si."

Mi alzo dal tavolo e mi accorgo di aver lasciato la borsa con i libri in camera.

"Katy vai in classe, ho dimenticato la borsa, ti raggiungo fra poco."

Mi giro per andare verso l'uscita, ma mi sento spingere e ad un tratto ho tutto il succo di frutta sulla camicia.

"Oddio....grrrr,sei sempre in mezzo. Non è possibile."
Mi dice la solita ragazza dai capelli neri.

"Oddio scusami, non ti ho vista sono di fretta...e sono tutta sporca."

"Anche io cara sono tutta sporca. Adesso cosa penseranno di me.  Che la domestica non fa bene il bucato."
Si porta la mano alla fronte, molto disperata.

La lascio lì nella sua disperazione e corro in camera mia a prendere i libri.

Spalanco la porta della camera e mi fiondo sulla borsa.

Sono in ritardassimo.
Dovrei già essere in classe da dieci minuti.

Sbatto la porta e corro verso la classe di storia, ma ovviamente non trovandola.

Prendo la mappa della scuola data dai professori e mi accorgo che l'aula di storia è al secondo piano.

Corro al secondo piano e apro bruscamente la porta della classe.

"Lei sarebbe?"
Dice una voce severa.

"Emily Tears, signora."

"Perché questo ritardo?"

"Scusi, mi ero dimenticata i libri in camera e ho corso, poi ho sbagliato piano e per di più ho pure la camicia sporca di succo.
Oddio ho dimenticato di pulirmi."

"Non intendo sentire altro, si sieda nel banco vuoto vicino alla signorina Adams e al signorino Stewart."

"Mmmh...si subito"

Mi avvicino al banco e saluto Katy.

"E faccia silenzio, grazie."
Mi dice il professore.

"Stai tranquilla, è pazzo di suo."

Alla mia destra c'è Katy, alla mia sinistra c'è un ragazzo con i capelli castani, gli occhi verde scuro, con la mascella pronunciata.

Non ricordo il cognome che ha detto il professore.

"Ma che diavolo è successo?" Bisbiglia Katy notando la camicia sporca di succo.

Guardo nella fila di destra avanti a me, la ragazza mora che mi sorride.
Forse è felice che io abbia fatto tardi.

Indico a Katy la ragazza e lei si gira a guardarla, poi scuote la testa.

"Bella Smith. Ho avuto l'occasione di conoscerla." Dice con tono aspro.

"Ah si?" Le chiedo. "E come?"

"Immagina: stamattina tu ancora dormivi, ma c'erano i cori per il corridoio che urlavano il suo nome. Pare che abbia già scoperto il suo potere."

"Che cosa?!" Esclamo alzando forse un po' troppo la voce.

"Si, signorina Tears? Non le è chiaro qualcosa a proposito della creazione delle ninfe dell'ottocento?" Mi chiede il professore, con gli occhiali posati sulla punta del naso.

"Oh no no, penso che sia un bell'argomento. Secondo me sarebbe anche meglio andare a provare a fare pratica con le bacchette di cui ha parlato, o no?" Improvviso schiarendomi la voce.

Il professore annuisce segnando un punto sul mio nome nel registro, poi continua a rispiegare.

Un attimo dopo sento una risata familiare, una risata già sentita nel treno.

Mi giro ed è proprio il ragazzo accanto a me che sta ridacchiando.

"Però, complimenti Tears. Sei astuta." Commenta guardandomi negli occhi.

Gli sorrido e lui ricambia.

"...e quindi, secondo la mitologia delle pozioni che dovrebbero servire a ringiovanire, si stanno attualmente cercando degli ingredienti per migliorarne le prestazioni.." Il professore continua a blaterare ormai da un'ora, e molti infatti sono annoiati.

Il ragazzo vicino a me inizia a disegnare delle cose astratte sul banco.

È bravo.

Katy si sta addormentando e ridacchio vedendo che suona la campanella e si sveglia all'improvviso.

"Per la prossima volta voglio un riassunto di quello spiegato oggi più una rappresentazione grafica del concetto di magia, con delle foto prese dall'enciclopedia magica al piano terra." Ordina all'improvviso, anche se pochi lo stavano ascoltando.

***

Katy ed io ci allontaniamo insieme dall'aula per affrontare la seconda ora.

Stewart è sparito.

"Hey, ma chi è il ragazzo che era vicino a noi oggi?" Chiedo istintivamente a Katy.

"Non lo so, mi sono seduta vicino a lui perché avevo visto due posti liberi e li ho pensati per me e te." Ammette facendo spallucce.

Annuisco guardandomi intorno.

"Perché?" Chiede poi lei.

Balbetto. "No, cioè, non lo so però boh, mi interessava. Sembra .." dico non riuscendo a trovare un aggettivo per Stewart.

"Innocuo?" Azzarda Katy.

Scuoto la testa. "Umile? Sensibile? Strano? Pazzo? Psicopatico?"

"Ma cosa!" Rido insieme a lei.

"Comunque questo professore non mi piace tanto." Dice lei.

"Sono d'accordo. La materia più o meno mi ha presa.."

Scoppia a ridere. "Ti ha presa? Si è visto guarda..." ironizza.

Arrossisco leggermente notando ancora i miei vestiti sporchi e quelli di Bella puliti.

Davvero lei ha scoperto già di avere un potere? Che potere è? È potente?

Ne parlerò dopo con Katy.

Entriamo nell'aula di biologia trovando Stewart seduto all'ultimo banco della classe, da solo, con le cuffiette alle orecchie.

The Chosen- la presceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora