The Chosen- la prescelta

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Entriamo in biblioteca e ci sediamo in un tavolo dove non c'è nessuno.
Katy tira fuori il libro sulle arti oscure, al capitolo in cui parla del '600.

Io prendo un quaderno per prendere appunti mentre Michael accende il computer.

Digita qualche cosa su Google e subito dopo apre la pagina di Wikipedia.

Iniziamo a riassumere brevemente ciò che c'è scritto sul libro aggiungendo informazioni prese dal computer.

Dopo un'ora abbiamo terminato il lavoro, venuto lungo circa sette pagine.

"Ce l'abbiamo fatta, raga!" Urla un po' troppo Katy, infatti si avvicina la guardiana leggermente sospesa per aria: una signora piuttosto anziana, con il naso aquilino e gli occhiali appoggiati sopra, per chiedere di abbassare la voce.

"Bene ora iniziamo a studiare per l'esame. Sappiamo tutti e tre che se non lo passiamo veniamo rimandati." Dico io un po' ansiosa.
"Okay ci serve solo un libro sulla storia della magia moderna, ultimo argomento che abbiamo fatto. Lo vado a cercare io."

Mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso uno scaffale non molto distante dal nostro tavolo.

Leggo attentamente i titoli fin quando trovò quello che penso possa esservi d'aiuto.

Lo apro per confermare la scelta e mentre guardo il libro mi dirigo di nuovo verso al tavolo.

Ad un certo punto sbatto contro qualcuno e il libro mi cade per terra.

"Potresti fare più attenzione, la prossima volta." Dice il ragazzo.
Lo riconosco. È quello appena arrivato da Londra.

"Scusa, non ti ho visto."

"É ovvio che non mi hai visto, ma mi chiedo come hai fatto, ceh sono io David. Tutte mi vedono."

"Poco modesto, eh..."

"Per niente."

"Scusa, ma ora devo andare, ci vediamo in classe."

"In classe, solo in classe?"

"Si solo in classe."

"Perché non usciresti con me?"

"Con te? Ma sei fuori se pensi che io uscirei con te." Sputo io.

"Si, proprio."

"Devo andare a studiare. Ciao."

"Addio bellezza."

Cammino veloce verso il tavolo dove noto che Katy ha sentito tutta la conversazione, e menomale che non c'è più nessuno in biblioteca tranne noi, perché sennò mi avrebbero sentito tutti litigare con quel ragazzo.

Michael sta maneggiando ancora con il computer.

"Hai parlato con quello nuovo, non ci credo." Dice Katy.
"Com'è, dimmi dimmi."

"Katy, lascia perdere, è figo si, ma è antipatico, si crede chissà chi, sbruffone ed è molto modesto."

"Ti piace?"