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"La lezione è finita potete abbassare le bacchette." Dice la professoressa e tutti esultano e piano escono dalla classe.

Io e Katy ci dirigiamo al piano di sopra, ma proprio prima di girare l'angolo la nostra attenzione si ferma su un'aula aperta, in cui dentro ci sono Michael e Bella che stanno parlando.

"Che starà facendo Michael con quella? È una cornacchia."

"Boh, staranno litigando e lei lo starà insultando."

Ci avviciniamo alla classe per sentire meglio senza farci scoprire.

"Mike, su! Non potrai mica stare sempre con quelle due là, che non ci capiscono niente, sia di moda che di ragazzi. Entra a far parte del nostro gruppo. E poi ci sono io, che sono bella e ne capisco molto di moda. Guarda, tu ti vesti benissimo quella due no."

Rimango basita da ciò che ho appena sentire uscire dalla bocca di Bella.

"Si ma io voglio molto bene a loro due."

"Si ma loro non credo che ne vogliamo a te. Stanno tutto il giorno a pensare a quel David. Che sì, è carino, ma vogliamo parlare di te? Tu sei un gran figo."

La rabbia inizia a salirmi piano, piano.
Mi dà così fastidio che lui parli con quella smorfiosa.
Andrei lì e le tirerei uno schiaffo, perché Michael non penserebbe mai di andare nel suo gruppo, è tanto meno di fidanzarsi con lei.
Ne sono sicura.

"Allora, accetti?"

Sento un silenzio da parte di Michael come se stesse per annuire.

Io e Katy ci allontaniamo di corsa dalla classe tristi e abbattute per aver perso una persona che credevano un amico.

Ci dirigiamo in fretta in camera da letto per non pensare alla scena appena vista.

Qualche minuto dopo bussano alla porta.

"Ehi ragazze, non sapete cosa mi è appena succes-"

Mi alzo di fretta.

"Sei uno stronzo." Urlo arrabbiata e esco dalla stanza sbattendo la porta.

"Ma cosa ho fatto?"
Sento in lontananza.

E poi vuoto, sono troppo lontana da Michael e Katy che non sento più ciò che stanno dicendo.

Mi siedo nell'erba e qualche minuto dopo mi sento sfiorare e David con i suoi capelli biondi che si siede di fianco a me.

"Ehi, scintilla che succede, perché sei triste?"

"A te che te ne importa?" Sbotto io bruscamente.

"Scusa, era una domanda, allora me ne vado se non è permesso più fare le domande in questo mondo."

Si alza ma lo fermo.

"No scusa, è che sono arrabbiata."

"No, non si era capito. Dai, racconta."

"È che ho perso una persona che credevo un amico. Cioè non l'ho proprio persa, ma credo."

Mi abbraccia.

"Dai scintilla, sorridi che sei più bella. Sennò ti racconto una barzelletta."

"Okay, magari mi tira un po' su."

"Mmh", pensa ad alta voce toccandosi il mento mentre rivolge lo sguardo al cielo.
"Sto pensando.. ma se un ginocchio cade rotula?" Dice guardandomi.

Un piccolo sorriso mi increspa le labbra, ma non perché la battuta sia bella, anzi è orribile; ma perché mi guarda come se stesse per scoppiare a ridere e ha una faccia troppo divertente.

"David, ma per favore", dico iniziando a ridere.

Mi sorride. "Almeno ti ho fatta ridere", dichiara facendo spallucce.

"Grazie", gli dico.
Anche se so che dentro di me le cose non sono cambiate.
Magari mi sto sbagliando io, mi sto facendo solo dei film.
Ma penso che se Michael volesse davvero bene a me e a Katy, avrebbe risposto subito di no, senza fare quel silenzio.

Vedo Michael in lontananza che corre verso di me e mi congedo con David in un modo, se devo essere sincera, un po' maleducato.
Ma non voglio parlare con Michael, voglio stare un po' da sola.

Mancano ancora delle ore prima del ritorno nelle camere, non so come riuscirò a concentrarmi.

"Dio, Em, smettila di correre", mi ferma dal polso Michael con il fiatone.

Proprio ciò che volevo non accadesse.

"Katy mi ha detto cos'hai", inizia a parlare.

"Se ti ha davvero detto cos'ho ti ha anche detto che voglio stare per i fatti miei, quindi lasciami stare." Gli dico netta, cercando di dimenarmi dalla sua presa.

Mi lascia e prima che potessi andarmene mi rivolge un ultimo sguardo afflitto.

The Chosen- la presceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora