Capitolo 24

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Wow. E' l'unica cosa che riesco a dire. Mi viene da pensare alle poche persone che sono presenti nella mia vita. Non mi lamento, ma in confronto a tutto questo è niente, anzi in confronto alla sua vita la mia è niente. Non l'ho mai accompagnato per non dare fastidio, ho visto molti dei suoi vlog e lui mi parla spesso dei vari eventi, ma dal vivo è tutt'altra cosa. Non concepivo quante persone fossero disposte a sostenerli in tutto.

Ci portarono nei camerini, sempre se si posso chiamare così. Avevano già tutti le videocamere in mano. Dopo nemmeno cinque minuti vedo Sascha lanciare sedie correndo con dietro Vegas che lo inseguiva dicendogli di smettere di fare casino. Intanto Stefano e Salvatore cercavano di spiare oltre il 'muro' quante persone c'erano insieme ad altri youtuber. Come ho fatto a non notarli prima bho. Raggiungo subito Ste sapendo che se fossi andata in giro per la fiera da sola mi sarei persa.

"Ti va di salire sul palco con noi più tardi?" mi chiede appena mi nota.
"Cosa!?"
"Dai sarà divertente!" mi implora.
"No dai non me la sento." Per mia fortuna non insiste più di tanto. Sa che sono la persona più testarda del mondo e che non cambierò mai idea.

"Noo! Sascha nel preciso momento in cui toccherò terra sappi che per te sarà la fine!"
"Ste al volo!" No no no no. Spero di aver capito male.
"Tu sei un pazzo maniaco. Andiamo Sascha lasciami ormai sono sul pal..." Non finisco di parlare che quello psicopatico mi lancia, facendomi chiudere gli occhi per la paura. Mamma ti ho voluto bene. Rip.
"Ohhh!" Apro giusto un occhio per vedere se sono viva, cosa che deduco grazie alle urla dei loro fan, ci manca solo che parta la canzone di Snoop Dog in sottofondo.
Inizio a fare invidia alla maglia di Ste quando mi accorgo che sono sdraiata su di lui davanti a un centinaio di persone. Dio abbi pietà di me. Fortunatamente a lui non sembra interessare, come se fosse normale una cosa del genere si alza subito e tenendomi in braccio come fossi un trofeo.
La prima cosa che faccio appena scendo è strappare dalle mani di Salvatore e di Giuseppe le pistole d'acqua, fortunatamente ancora cariche.
"Sascha ti conviene scappare in Equador."
"Ahhhh." Lo rincorro per mezzo palazzetto mentre urla come una bambina fino a quando non si nasconde dietro Stefano.
"Ma io che ho fatto?" Chiede ormai zuppo quello che fino a pochi secondi fa doveva essere il suo scudo.
"Sei un suo complice." E dopo questa butto le pistole a terra, ormai scariche, e torno dietro al palco.

"Allora sta sera che facciamo?" Stefano.
"Subway?" Propose Salvatore.
"Per me va bene." Dicemmo in coro.

"È bellissimo qui." In quel momento ero sicura di avere gli occhi a cuoricino(?). Stavamo facendo un giro. Partendo da piazza Venezia fino all'altare della Patria. E di notte e di settimana quando non è molto affollata Roma fa un certo effetto.
"Vic mi ascolti?"
"Sinceramente... No." Ridacchiai.
"Sempre la solita. Comunque stiamo andando a piazza di Spagna a bere qualcosa per te va bene?"
"Certo!"

Sono le 02:00 di notte e Stefano non smette di dire cose senza senso. Mi sa che ha bevuto qualche goccia di troppo. Non dico che è ubriaco ma quasi.
"Dai Ste abbi pietà di me, vieni a dormire. Domani ci dobbiamo svegliare presto."
"No io con te non ci dormo, voglio dormire con Sascha perché Saschefano is real." Dice facendo la voce da bambino.
"Voi al posto di riprende un deficente ubriaco potreste darmi una mano?!" Giuro che tra poco li prendo a schiaffi. Perché a me.
"Okay, okay." Disse ancora ridendo Tudor.
Non ho il tempo di fiatare che sono gia tutti fuori dalla stanza. Ma che cazzo. Ma dico io ma che deficenti mi sono capitati.
"Stefano vieni a letto o ti faccio dormire sul balcone." Dico solo che sta sera fa giusto un po di freddo.
"Okay ma prima..." In meno di un nano secondo lui mi prende in braccio sorreggendomi dalle coscie e io sono incollata al suo petto. Il mio stomaco è in subbuglio e il viso inizia a diventare di tutti i colori possibili facendomi così nascondere il viso nell'incavato del suo collo e inalando il suo ottimo profumo che, nonostante l'abbia messo ore fa, ancora si sente abbastanza bene da mandare i miei sensi in estasi.

Questo infame vuole farmi morire. Per arrivare in stanza ci sta mettendo una vita, e completa la sua tortura lasciandomi dei baci qua è la. Mi rattrista solo che faccia tutto questo solo per l'alcol che ha ingerito, ma non voglio pensarci e godermi il momento.

Oddio una gioia, siamo arrivati.

Una volta che tocco terra inizio a cercare il mio pigiama, ma non lo trovo da nessuna parte. Ecco che cosa ci facevano Tudor e Sascha qui prima. Domani mattina li uccido.
"Che cosa cerchi?" Dice con voce, stranamente vista la sua precedente euforia, assonata.
"Il pigiama, ma non lo trovo, penso lo abbiano preso Sascha e Tudor prima." Dico sbuffando. Sono tentata di dormire vestita.
"Tieni prendi questo." Dice porgendomi una sua felpa.
"Grazie." Corro in bagno a cambiarmi così da poter far entrare Stefano così che si possa lavare, ma mi accorgo che è gia collassato sul letto. Senza fare troppo casino mi infilo sotto le coperte. Vi ricordate quel momento in cui vi ho detto che faceva solo un po di freddo. Sostituite quel "po" con "molto". Ma come si fa, siamo in piena estate. Vi giuro che sto tremando. Purtroppo Ste se ne accorge e inizia muoversi. Speriamo che non lo abbia svegliato.
Sento cingermi i fianchi e in pochi istanti mi ritrovo accoccolata al suo petto.
"Buonanotte nana." E deposida un dolce bacio all'angolo della mia bocca. Sono troppo sconvolta dal suo ultimo gesto per poter reagire e l'unica cosa che riesco a fare e stringermi ancora di più al suo petto come se pottesero portarlo via da un momento all'altro, stessa cosa fa lui e giuro che vorrei viverci per sempre in queste braccia, con lui.

-Chiara🌸

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