chapter 1

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'Pronto?' Federico rispose al telefono con assoluta calma, era una tranquilla serata di inizio gennaio a Modena.
La persona all'altro capo del telefono era un medico. Cosa voleva un medico da lui?
'Lei è il signor Federico Rossi?' chiese l'uomo, aveva una voce particolarmente calda, molto profonda.
Federico si stava preoccupando, aveva una brutta sensazione.
'Sì, sono io..' rispose un po' titubante il ragazzo.
'Il signor Mascolo è stato ricoverato.'
Federico impallidì sentendo quella frase. Perché il suo migliore amico era in ospedale? Si sentì mancare, ma doveva essere forte.
'Perché è in ospedale?'
'Si è sentito male, la causa pare essere il fumo.' disse il medico.
Federico strinse i pugni, gli aveva sempre detto di smettere, odiava vederlo fumare. Sapeva che non gli faceva bene, ma lui non gli dava retta. Diceva che in questo modo si sentisse libero da ogni preoccupazione, finché la sigaretta non finisse. Ogni volta che una sigaretta si riduceva ad un mozzicone ormai inutile, le sue preoccupazioni facevano ritorno e questo lo portava a continuare.
Una sigaretta, due sigarette, tre sigarette... finché non terminava il pacchetto. Federico voleva aiutarlo, ma si sentiva impotente, non riusciva a fare nulla per lui, si odiava per questo.
'Arrivo subito.' disse Federico con una voce strozzata, volava piangere, ma non doveva, non poteva.
Il ragazzo entrò nella sua auto, sentiva gli occhi pizzicargli, non voleva che succedesse qualcosa a Benjamin, il suo migliore amico, il suo compagno di avventure, il suo confidente. Benjamin era una delle persone più importanti della sua vita, aveva bisogno di lui, aveva bisogno che stesse bene.
Accelerò noncurante degli altri passanti, chissà cosa avevano da fare. Magari c'era chi, come lui, stesse correndo in ospedale o chi semplicemente stesse facendo ritorno a casa dopo un estenuante giornata di lavoro, questo, però, non gli interessava più di tanto. Era arrabbiato e molto preoccupato, l'unica cosa che gli interessava in quel momento era il suo migliore amico.
Arrivò in ospedale in poco più di quindici minuti.
'Scusi, può dirmi in che stanza è ricoverato il signor Benjamin Brian Mascolo?' chiese Federico ad un'infermiera.
La donna controllò il registro.
'Stanza 106, ma al momento sta riposando, le consiglio di tornare domani è tardi.' disse poco dopo.
Erano le 23:05, eppure Federico non le diede ascolto, voleva rimanere, voleva essere lì quando Benjamin si sarebbe svegliato.
Andò nella sala d'aspetto, notò all'istante un volto conosciuto, era Zambo, un caro amico sia di Benjamin che di Federico.
Gli andò incontro e lo strinse forte.
Stava piangendo.
Federico stava piangendo. Si era ripromesso di non farlo, ma non riusciva più a trattenere le lacrime.
'Federico, tranquillo, starà meglio...' cercò di consolarlo Zambo.
'Zambo, sai quanto odio vederlo fumare. Entrambi gli abbiamo ripetuto più volte che non faceva altro che farsi del male, ma no, ha continuano, non ci ha dato ascolto ed ora guardarlo, steso su un lettino di merda per colpa di quelle sigarette che lo stanno uccidendo. Non ce la faccio a vederlo così, mi sento inutile.' quasi urlò federico, con le lacrime agli occhi, aveva la voce strozzata. Stava piangendo come non mai, non voleva perderlo.
'Federico non devi sentirti inutile. Sei una persona molto importante per Benjamin, lo hai aiutato in tante situazioni, ricordi? Quando a scuola veniva interrogato tu gli suggerivi sempre tutto, oppure quando quella volta, giocando a calcio in giardino, ruppe la finestra del vicino, ma tu lo copristi, prendendoti la colpa.
Benjamin ti ha sempre considerato come un angelo custode, una persona che lo avrebbe aiutato in ogni caso, anche se facendolo si sarebbe fatto del male.'
Federico a quelle parole sentì il suo cuore stringersi nel petto.
'Prima che venissi chiamato, Ben aveva ripreso conoscenza per qualche minuto, mi ha detto che se fosse successo qualcosa avrei dovuto dirti che...'
Zambo si bloccò.
'Cosa? cosa avresti dovuto dirmi, zambo?' Cercò di farlo continuare il biondo.
'Mi ha detto che se fosse successo qualcosa...'
Zambo si bloccò nuovamente, ma, questa volta, a causa del medico che li interruppe.
'Signor Rossi, signor Zambelli, il ragazzo si è svegliato, se volete, potete fargli visita, ma solo per pochi minuti.'

ehi tu,
sì, proprio te che stai leggendo, ciao!
siamo due ragazze: sara e thatiana,
che trascorrono gran parte delle loro giornate a fantasticare sui fenji.
abbiamo deciso di scrivere una fan fiction proprio su di loro che, speriamo, vi piaccia

{27/01/2017, 21:08}

you're my end and my beginning » fenjiWhere stories live. Discover now