Quel giorno mi svegliai con ancora meno voglia di vedere altri esseri umani e averci a che fare, ovviamente escludendo Selena.
C'è un posto in cui le persone ormai non vengono più, reputandolo un posto troppo vecchio e ormai poco curato rispetto a prima.
Qui in città c'è un parco giochi, vicino ad un bosco, dove prima le persone ci venivano sempre ed era sempre pieno.
Mi ricordo quando da piccolo venivo qui con mia madre e dovevo fare una fila enorme solo per scendere su uno dei tantissimi scivoli lì presenti.
Ricordo anche quando divenni adolescente e andai al parco senza mia madre, ricordo che feci molte conoscenze, sia brutte che belle.
Sono molto nostalgico e mi mancano alcuni momenti vissuti in questo posto.
Cazzo, io qui ci sono cresciuto ma ho smesso i venirci quando nessuno iniziò a non pulirlo, a non andarci e quando le giostre ormai erano troppo vecchie e rotte per sopportare il peso di altre persone.
Adesso questo posto è deserto, adesso nessuno ci viene pi, se non io.
In questo momento sono seduto su un'altalena mentre mi guardavo intorno, pensando.
Se avessi l'opportunità di tornare indietro nel tempo e aggiustare alcune cose, accetterei senza pensarci due volte e mi godrei meglio alcune cosettine.
Direi al Justin di una volta di darsi una regolata e controllare il suo disturbo, migliorando forse qualcosina, anche se piccola.
Mentre ero immerso nei miei pensi, non mi accorsi che Selena si era seduta vicino a me.
"Sapevo che ti avrei trovato qui" affermò guardandomi attentamente.
"E come lo sapevi?" Chiede confuso.
Sei una stalker, tesoro ?
"Mi avevi parlato di questo posto e che vieni qui solo quando vuoi restare solo, quindi quasi ogni giorno "
Quella ragazza stava iniziando a conoscermi fin troppo bene mentre io la conoscevo a malapena.
"Mi conosci abbastanza " sussurrai.
"Ovvio " disse lei sorridente e soddisfatta. "Comunque devo parlarti"
"Dimmi" dissi con l'ansia addosso, anche se poca.
"Voglio che tu mi dica tutto di te, io so solo la metà "
"Non puoi sapere tutto di tutti, lasciami stare " dissi acido.
Stava ficcando troppo il naso, non mi piaceva ciò.
"Voglio aiutarti " disse seria.
"Dovresti ritenerti fortuna di sapere almeno il 50% di me, non ti lamentare e non ti azzeccare troppo.
Non sono stupido, ti stai approfittando del tuo lavoro per farti troppo i cazzi miei.
Ti conosco da un po' ma non so niente di te mentre tu di me sai la metà " affermai serio e deciso."Beh la mia vita è sempre stata normale e tranquilla, non come la tua, non c'è molto da sapere " disse scrollando le spalle.
"Bugia"
"Tu che ne sai ?" Mi fulminò con lo sguardo.
"Tutto troppo tranquillo nella tua vita" dissi serio.
"Le difficoltà ci sono state ma non come le tue, Justin, sono una semplicissima ragazza." Rispose seccata dalla mia insistenza.
"Va bene, va bene" sbuffai rassegnandomi.
Quanto sei difficile e complicata, Selena mia.
"Comunque domani è il mio compleanno e organizzerò una mega festa a casa mia, verrai ?"
"Certo " dissi subito ridendo.
No, Justin, tu non sei fatto per stare in mezzo a troppa gente, ricordati dell'ultima volta.
Disse la mia vocina.
Sta zitta, non rovinare il momento.
Io lo dico per te, Justin, ricordati dell'ultima volta, ricorda di cosa sei capace.
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My psychologist staff
FanfictionParlando con il signor Bieber mi resi conto che non era un mostro come mi dicevano. Si è Stronzo, arrogate e bipolare ma è solo grazie ad un sentimento che lo ha distrutto : l'amore. L'amore è bellissimo, ti senti bene ma non sempre, non nel caso de...