20.12.2002 • martin garrix, niall horan

-get well soon

il suo sguardo.
il suo sguardo pieno di insicurezza,pieno di terrore,di dolore,di sacrificio,di tenerezza,di rabbia,il suo respiro profondo,le sue mani tremolanti,tutto cade su di me come pioggia d'inverno. mi sento in colpa per qualcosa che non parte da me. mi sento sola,abbandonata. quasi sperduta. non riesco a concepire il fatto,che le azioni in susseguire a queste mie ultime parole,potrebbero gravare,a me,ma sopratutto a lui. lui che con i suoi occhi,con il suo corpo,il suo cuore e la sua testa,mi ha sempre amata,sempre desiderata,sempre cercata,pur avendomi già trovata. lui che pur non essendoci materialmente,c'era mentalmente,sempre. ho spezzato il cuore a qualcuno che davvero mi ama.
"e cosa pensi di fare adesso..?" mi domanda facendo scendere la prima lacrima.
"non lo so Martijn,non ne ho la più pallida idea" rispondo.
"non so in che ordine mettere le cose da dirti,Mia,fino a ieri dicevi di amarmi,e lo dicevo anche io,ma chi dei due prendeva più per il culo? tu me o io me stesso?" la sua voce si fa tremolante e quella che era una lacrima inizia a diventare una pioggia forte.
"io non ti ho mai preso in giro,io ti amo ancora Martijn,ma ho capito che amo di più...niall"
"ohh ti prego! non iniziare con le stronzate,in tutto questo tempo ti ho donato il mio intero mondo! tutte le parti a mia disposizione sono diventate anche tue,ti ho incoronata regina nella mia vita,in questi mesi. e ora,mi sento dire che così,speri il meglio per me,mi ami,ma mi pianti in asso. e io,come un coglione,non riesco a dirti niente,non riesco ad incazzarmi,a farti il culo per avermi tradito,a prendermela con te,a dimostrarti la mia rabbia. per il semplice fatto che io ti amo troppo Mia,e a quanto pare il troppo stroppia davvero. chi troppo ama odio riceve,me lo dicevano sempre. e vedi,tu non mi odi,ma non mi vuoi,è quasi come un odiare ciò che sono,che faccio,che dico. senza esserne al corrente però."
si alza in piedi avvicinandosi a me,porgendomi la sua mano destra. Io la afferro e mi alzo a mia volta in piedi,davanti a lui,stringendo la sua calda mano alla mia freddissima.
"io,sono,e sarò sempre qua per te,okay?"
sussurra continuando a far scendere lacrime.
"non piangere per me Martin,non ne valgo la pena,non devi soffrire per me. mai."
"in ogni caso,prima di nominarti,dovrò fare attenzione a non chiamarti amore."
lui. davvero. lui davvero. lui davvero mi ama.
"sei la cosa più bella che mi sia capitata..."
gli dico con un leggero sospiro finale.
"e allora perché mi stai lasciando?" mi chiede.
"perché le cose belle hanno sempre una fine veloce." il suo sguardo è ancora più perso di prima,mentre si avvicina a me,per abbracciarmi,quasi come un addio,un "spero il meglio",si stringe a me,come non potesse fare altro,come avesse imparato solo questo. come rifugiarsi da qualcosa,o da qualcuno.
"martijn,mi odierai mai per questo dolore?"
"io non provo dolore..." risponde.
"e allora perché stai piangendo...?"
"perché è una notizia triste,ma non dolorosa,come quando vedi un film triste e piangi,non provi dolore,è solo istintivo." dice.
ha sempre la risposta giusta a tutto,a ogni mio discorso,a ogni mia lettera pronunciata.
"ti amo Mia" mi dice fissandomi negli occhi.
"è una cosa bella questa" ricambio lo sguardo.
"si,ma diventerà una cosa triste tra poco."
"non sarai mai solo,io sono qua,come te."
purtroppo l'affetto c'e,non riuscirò a dimenticarlo da un giorno all'altro,e a eliminare tutto dalla testa,quasi come un computer. sarà difficile per me,per lui triste.
"adesso sai cosa farai?" mi ridomanda.
"sì,andrò da Niall,come mi dice il cuore."
"ama chi devi amare e non odiare chi non lo sa fare." conclude con questa frase,per poi riabbracciarmi,più forte di prima.
ora preparerò tutte le mie cose,e mi sposterò fisicamente a casa di Niall,lascerò questa mia vita perfetta,e farò fare a Martijn quello che ha sempre fatto senza me,ciò che davvero lo rende felice,il suo lavoro,la sua passione. la musica.
"comunque sappi che resterai sempre il mio idolo,nessuno prenderà questo tuo posto."
"Mia,non è un addio,è un arrivederci."
"allora arrivederci,martin" dico prendendo il mio zaino a dirigendomi verso la porta. gli occhi di martin tornano nuovamente ad essere rossi,lucidi,e le lacrime ricominciano a scendere sulle sue guance,lentamente.
"arrivederci Mia."
•••
sisi,questo è il mio nuovo stile. oddio,nuovo stile,è un perfezionamento del modo in cui scrivevo prima,lo trovo più scorrevole e delicato,voi,che dite?