capitolo 13

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Canzoni per il capitolo:
A little too much, Shawn Mendes
Lego house, Ed Sheeran
Assenzio, Fedez & J-Ax ft Stash & Levante (pt. di J-Ax)

Skyler pov's
Era passata una settimana da quando avevo inviato quel messaggio, l'ansia aumentava: e se avesse trovato qualcun'altra?
Io cercavo di distrarmi, mi ero persino iscritta a un corso di yoga!
Ma pensieri negativi mi tormentavano dalla mattina alla sera, erano presenti anche i rimorsi ed i rimpianti.
Non è stata la scelta giusta quella che ho preso , ma spesso sono le decisioni sbagliate a portare la felicità.
A volte, mentre studio o comunque svolgo un'attivitá, sentivo il bisogno di fermarmi e cominciavo a pensare a lui; riflettevo e riflettevo, e sempre mi ponevo la stessa identica domanda: come ho fatto ad affezionarmi in un modo così veloce? In fondo non lo conoscevo da molto, un mese...  Eppure  mi sembrava di tenere a lui da sempre.
Squillò il cellulare, accorsi all'istante con il cuore a mille battiti.
Era un numero sconosciuto; corrucciai le sopracciglia e risposi.
"Pronto?"
"Buonasera, parlo con Skyler Watson? -io annuii- Sono la dottoressa Shetman, si tratta di Ian Fleming. È stato portato qui circa un'ora fa dalla sua amica Emma, con lesioni di media gravitá causate da brutti scontri con i suoi genitori... Fisicamente sta bene, ma gli farebbe bene avere qualcuno accanto in questo momento." Spiegò la donna con gentilezza.
"La ringrazio molto, per piacere gli dica che sto arrivando" Detto questo, chiusi la chiamata.
Andai a vestirmi e mentre mi infilavo la maglietta pulita, cominciavo a mettere insieme tutti i pezzi.
Lunedì scorso gli inviai il famoso messaggio: adesso che ci penso a scuola non l'avevo proprio visto.
Ma questo era l'ultimo dei miei problemi.
La mia preoccupazione era elevatissima, e in men che non si dica ero al banco informazioni dell'ospedale.
Domandai del ragazzo e mi mostrarono la sua stanza.
La camera era singola e c'era una ragazza seduta sulla poltrona accanto al letto; lei non si accorse del mio arrivo, così schiarii la voce per farmi notare.
Si voltò, si alzò in piedi e venne verso di me.
"Tu devi essere Skyler giusto? Piacere, Emma. Sono la migliore amica di Ian." Si presentò.
"Uh ehm si sono io, molto piacere." Ci fu un attimo di silenzio e poi intervenni:" Come sta?"
Lei prontamente rispose:"I medici dicono che si rimetterà, si dovrebbe svegliare... Vi lascio soli, va bene?"
Sorrisi per ringraziarla e mi trascinai sulla sedia prima occupata da Emma.
Gli strinsi la mano, nella speranza che potesse sentire la mia presenza.
Non sapevo cosa fare, così cominciai a parlare.
"Ho sempre avuto l'abitudine di programmare tutto, nonostante io sia una disordinata inguaribile.
Ho sempre voluto seguire gli schemi di vita che avevo realizzato ed è sempre filato tutto liscio; frequento la scuola dei miei sogni, sono ancora vergine, ho degli amici fantastici e poi sei arrivato tu. Hai scombussolato tutti i miei piani, dando alla mia vita una forte scossa.
Mi hai fatto rivivere sensazioni che non provavo da quando é morta la mia famiglia e ti ringrazio.
Ma proprio per questo motivo, tu ti devi svegliare, alzare il tuo culo da questo scomodo letto e venire ad amarmi.
Ho bisogno di te nella mia vita e scusami se l'ho capito solo ora..."
Aumentai la forza sulla sua mano e,avvicinandomi con estrema lentezza, gli lasciai un piccolo bacio sulle labbra.
Servì più a me che a lui, probabilmente non se ne sará neanche reso conto, ma ne sentivo la necessitá.

A quel punto, mi sollevai da lui e quando posai lo sguardo su di lui, i suoi occhi erano lì a fissarmi.
U

n enorme sorriso nacque sul mio viso, e non posso nascondere che scese anche qualche lacrima.
"Io ti prego dimmi che stai bene" balbettai.
"Piccola, ti prometto che non starò più con loro okay?"
Quelle parole mi fecero stare un po' meglio, così mi alzai e corsi a chiamare Emma.
"Emma! Emma vieni si è svegliato!"
Mi raggiunse frettolosamente ed eccoci di nuovo in quella camera d'ospedale.
"Bentornato dormiglione" esclamò lei sorridente
"Non mi sei mancata per niente." borbottò sollevandosi per abbracciarla.
"I medici hanno detto che nel pomeriggio verrai dimesso e Skyler ha detto che starai a casa sua " spiegò la ragazza.
"E non accetto obbiezioni signorino" aggiunsi io.

"Sono liberooo!" esclamò Ian fuori dall'ospedale.
"Non cantare gioia troppo presto, ti ricordo che vivrai con me" feci io ironica.
"Non hai idea di quanto sia felice in questo momento." disse, accarezzandomi il viso per poi baciarmi.
"Ehi potete non fare i piccioncini in mia presenza? Grazie" borbottò Emma.
"Aww vieni qui" fece Ian, abbracciandola affettuosamente.
E un'altra lunga giornata era terminata.

Ciao ragazze!
Mi siete mancate <3
Cosa pensate del capitolo?
Scusate per l'enorme attesa...
Vi voglio bene,
-Marta🌸

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