Run.

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I ragazzi, esausti, uscirono dall'aula che li aveva rinchiusi per ben sei ore. Annie e Mikasa, tenendosi per mano, camminavano con passo rapido nel lungo e stretto corridoio, finendo per superare tutto il gruppo di ragazzi. Dietro di loro c'erano, invece, Christa e Ymir. Quest'ultima avvolgeva un braccio intorno alla vita della biondina e, accorgendosi degli sguardi dei ragazzi, lanciò loro un'occhiataccia.

" Pensandoci, è un pò di tempo che Mikasa ed Annie passanno tutto il loro tempo libero insieme." disse Sasha addentando il panino che bramava da ore.

"Credo che sia per tutti gli interessi che condividono." rispose Armin, con una leggere alzata di spalle. Jean sbuffò, si scompigliò il ciuffo di capelli e prese la parola.

"Sia quel sia. Quelle due insieme mi terrorizzano più di quanto non faccia quella ragazza laggiù." con un gesto del capo indicò Ymir.

Eren guardò Armin mentre si stropicciava teneramente gli occhi ed era nel bel mezzo di un piccolo sbadiglio. Il biondino era veramente tenero. I capelli, scompigliati e visibilmente cresciuti, gli solleticavano le spalle. Gli occhioni azzurri scrutavano gli amici, mostrando interesse o per lo meno ascolto verso la conversazione. "Non se lo aspetta, di questo ne sono certo." pensò Eren sorridendo tra sè e sè "Dovrò trovare il modo per ringraziare adeguatamente il direttore."

Il biondino, sentendo lo sguardo fisso e persistente del castano su di sè, aumentò il passo. Eren si scosse, frenando i suoi pensieri e ritrovandosi a gridare "Armin, ehi! Aspettami!".

"Dimmi, Eren." rispose il biondino.

"Sai che giorno è domani, vero?" chiese eccitato il castano, saltellando da un piede all'altro.

"Si, direi di si. Il 3 novembre." disse Armin scostando una ciocca di capelli che gli era finita davanti al viso a causa del forte vento autunnale.

"Idiota! Certo che è il 3 novembre, e questo sta a significare che è il giorno del tuo compleanno!" disse Eren, mostrando al più piccolo un sorriso a trentadue denti e scapigliandogli i capelli.

Detto questo, gli afferrò una mano ed iniziò acorrere, con Armin al suo seguito. "Ma,Eren! Dove stiamo andando?" urlò il biondino. Ilcastano si girò, esponendo lo stesso sorriso enorme e gli occhi brillanti comeal rallentatore. "Fidati dime!" gli rispose Eren gridando. "Comesempre" Strinse forte la mano del più grande ed iniziò a correre più veloce.


*spazio autrice*

Manca davvero pochissimo al termine della fanfiction! Mi dispiace davvero tantissimo avervi fatto aspettare così tanto tempo tra l'uscita di un capitolo e l'altro. Come sempre, spero che questo capitolo vi piaccia c:

Eremin - This is the ocean. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora