"Quindi è il nostro ultimo giorno qui?" chiese il castano guardando il biondo.Armin sgranò gli occhioni azzurri e annuì con forza.
"Non ho rimpianti a lasciare questa merda." disse Eren indicando la struttura che si fronteggiava davanti a loro, l'orfanotrofio. Accarezzò con una mano i fili d'erba e si lasciò solleticare da essi.
"Ma lasciare anche la libertà di tutto questo verde, questi prati e la selva, non è così facile. Ti capisco, sai Eren?" disse Armin con lentezza, cercando di afferrare l'aria con una mano.
"Scopriremo cose nuove in città. Non è la nostra missione, conoscere il mondo?" ribadì sempre il biondino.
Eren annuì con aria assente e sorrise. Il castano sapeva che per lui non c'erano problemi a restare in città, per conoscere e avere le basi per un futuro solido. Tutto ciò, però, non avrebbe fatto altro che rallentare il sogno di Armin. Anche se il biondino non riusciva a percepirlo, la città era una gabbia gigantesca. "E Armin, beh, Armin è la rappresentazione fisica della libertà" pensò Eren.
Il ragazzo accanto a lui era, agli occhi degli altri, la creatura più fragile mai vista prima. Il castano, però, sapeva che non era così. Armin era tutto, tranne che fragile. Quel biondino sapeva meglio di tutti loro messi insieme, come funzionava il mondo. Che esso era crudele, ma anche meraviglioso.
Il piccoletto, grazie ai suoi libri, sapeva più cose di tutte le persone che Eren conoscesse messe insieme. E solo Dio, a cui Eren ormai non credeva più, poteva sapere quanto male e allo stesso tempo bene avrebbe potuto creare Armin con quella conoscenza. Sicuramente, più di tutte quelle persone orribili che lo maltrattavano."Questa è la nostra missione." riprese Eren " E non c'è altra persona con cui vorrei affrontarla, mi fido di te, Armin. Lo farò fino alla fine."
Eren strinse così forte la mano del ragazzo che a egli uscì un gemito, e le lacrime gli appannarono la vista. Il castano si lasciò scivolare la manica della lunga felpa infondo alle mani e la passò con delicatezza sulle guance di Armin.
"Questo è reciproco, Eren. Non ti abbandonerò mai, ho bisogno di te." disse il biondino alzando gli occhi al cielo per ammirare la grandezza del tramonto . "Se la cupola d'aria che ci circonderà là sarà di questo identico colore, sarò grato per sempre a chiunque l'abbia creata."
*spazio autrice*
E anche questo capitolo, come tutti gli altri anche se non sempre lo specificherò, lo dedico a Martina.
Credevo di non essere umana, ma le voglio così bene che ho iniziato a pensare che forse anche io posso provare sentimenti positivi.
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Eremin - This is the ocean.
FanficArmin e Eren, nella vita di tutti giorni a noi banale, scopriranno di amarsi.