CAPITOLO 49

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Dopo pochi minuti arrivò Kate.
Appena arrivò la abbracciai forte.
-come stai?-disse lei quasi urlando.
-diciamo-dissi rattristendomi.
-cosa succede?-disse Kate aggirandomi i capelli.
-nulla,storia lunga,come sono andati i giorni senza di noi-sorrisi.
-noia mortale-disse ridendo per poi dare un bacio a ben.
-stasera voglio uscire-disse Fede sedendosi sul divano.
-si anche io-disse ben seguito da Kate.
Tutti mi stavano fissando.
-cosa volete?-Risi.
-muoviti rispondi-disse Kate.
-va bene d'accordo usciamo-sorrisi e poi sbruffai.
-visto che è già tardi andiamo a prepararci-disse Kate prendendomi per mano e trascinandomi.
-la solita-Risi.
Ci preparammo per più di un'ora e finalmente avevamo finito.
Salimmo in auto e arrivammo in discoteca.
Discoteca? No no no.
-ma io..non voglio andare qui-dissi.
-smettila-disse Kate .
Presi per mano Fede ed entrammo.
La puzza di alcol mi aveva fatto venire il mal di testa.
Mi arrivò un messaggio ancora dal numero sconosciuto.
X:stasera te ne pentirai.

Strinsi la mano a Fede così per attirare l'attenzione.
-che c'è amore-disse lui.
-voglio andare via-dissi.
Annuii iniziò a camminare,avviso i due e entrammo in macchina.
Non dissi nulla a Fede del messaggio.
Mentre stavamo ritornando a casa ad un tratto la macchina sbandò...poi...non ricordo più nulla,ho un mal di testa tremendo e sono in ospedale,al mio fianco ci sono mio padre e mio fratello.
-cosa è successo? Dov'è Fede?-domandai.
-sei sveglia grazie a dio-disse mio padre correndo a chiamare un infermiere,che non tardò ad arrivare e subito dopo iniziò à visitarmi.
-la ragazza sta bene per fortuna,se l'ha cavata con qualche graffio-
Disse l'infermiere.
-domani potrà uscire-sorrise e uscì.
-p-papà-dissi con voce debole.
-che c'è piccola-disse lui accarezzandomi i capelli.
-dov'è Fede? Come sta?-dissi.
-vedi piccola...non preoccuparti ora riposati-disse.
Avevo paura,perché non mi ha dato notizie di fede cosa è successo.
Chiusi gli occhi e "subito dopo" mi svegliai,era mattina.
Mi alzai dal letto,oggi sarei dovuta tornare a casa,e andai da mio padre.
-portami da Fede-una lacrima mi rigò il viso.
Mio padre mi guido fino al reparto affianco.
-è li-mi indicò una porta.
Vidi morena piangere fuori.
Le andai vicino e l'abbracciai.
-come stai?- mi domandò.
-bene-dissi con voce tremante.
Ad un tratto un medico uscì dalla camera.
-fede-mi alzai.
-qualcuno di voi può entrare-disse un medico.
Guardai morena...

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