prologo

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Per diciassette anni la mia vita non è stata altro che una monotona successione di avvenimenti che nemmeno una volta hanno tentato di cambiare qualcosa, qui nella città di Malvern, nella regione di Worcestershire, in Inghilterra.

Ti svegli al mattino e sai già di trovare Ronald, il tuo "simpatico" vicino di casa, seduto esattamente davanti al vialetto di casa tua, pronto a darti il buongiorno. Ron è un tipo niente male, con i capelli rossi, molte lentiggini e dei grandi occhi verdi, simili a due grandi smeraldi fulgenti. Ai suoi tempi doveva aver fatto sicuramente strage di cuori, ma in qualunque caso, all'età di ormai ottantadue anni si limita ad ascoltare i miei interminabili e pedanti discorsi sul mio andamento scolastico e la mia situazione sentimentale. Sospetto sia sordo dall'orecchio sinistro e proprio per questo mi siedo sempre alla sua destra e urlo un po' quando parlo del cibo della mensa scolastica, i quali ingredienti rimangono per tutti un mistero.

Un altro mio grande mistero è capire come rendere Malvern una cittadina interessante. E non dico come Londra, dato che qui ci sono circa 28mila abitanti (che non sono pochissimi, ma purtroppo la maggior parte sono coetanei del simpatico vicino Ron) ma almeno come una di quelle città dei film dove il mistero ricopre ogni quartiere. Che poi anche solo il nome Malvern non è misterioso proprio per niente. Fosse stato "Spooksville"... e invece no, Malvern... Insomma l'unica ragazza dell'intera Inghilterra che è in cerca di mistero abita nella città più noiosa del Regno Unito. 

Sapete, invece, cos'altro è misterioso? Il criterio con il quale i professori decidano quando organizzare una gita scolastica.

La prossima settimana il nostro prof. di storia, un certo Chuck Jones, ha deciso finalmente di fare qualcosa di rilevante nella sua vita: portarci in gita. E non importa a nessuno che sia dicembre, faccia un freddo allucinante e tra poco al posto della neve vengano giù direttamente i cubetti di ghiaccio, perché non fare una gita?

E allora, che gita sia.

Andremo a Londra per due settimane, a visitare tante robe storiche tipiche di un professore di storia. Seguiremo delle lezioni all'interno del grande Big Ben, e questa è davvero una bella notizia; che possa esserci qualcosa di interessante in quella torre? Io ci spero, ma Megan mi ha già distrutto ogni speranza dicendo che al massimo vediamo la regina Elisabetta prendere il the con i biscotti... lei ci scherza, ma quella donna si dice che fosse viva anche nell'era dei dinosauri, qualcosa di interessante nella sua vita deve averla pur fatta.

Ma alla fine non so perché ce l'ho così tanto con il mistero, forse è colpa di queste persone noiose che mi circondano, di questi alberi noiosi, di queste case noiose, queste strade noiose, di questa città altrettanto noiosa.

Io invece non sono noiosa, io le persone noiose proprio non le sopporto.

Il fantasma del Big Ben (Luke Hemmings)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora