trenta

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Cristian

Torno dalla strega , anche se non voglio. Leo ha ragione, devo stare calmo e sereno
Soprattutto devo riconquistare la fiducia di Sandra
Quei nastri sono la mia libertà , devo trovarli

《 sei tornato finalmente 》 dice con voce stridula 《 sei andato a vedere come sta la tua bimba?》

《 non so di cosa parli 》 dico , mi sfilo la maglia e mi  siedo a bordo letto

Poi la sento camminare e venire verso di me
La sua mano si posa sulla mia spalla , ed io la guardo dall' alto

《 non provare a fottermi, sai bene quello che potrebbe succedere 》 dice al mio orecchio

L' afferro per il braccio e la butto sul letto , sovrastandola con il mio corpo

《 wow, era da tanto che non ti vedevo così 》 dice sorridendo

Intanto la sua sottoveste in seta nera , si è aperta , lasciando scoperto un seno
La guardo , deglutisce e si alza per baciarmi. Non glielo permetto , mi scanso, abbasso la testa e le prendo il capezzolo in bocca

Chiude gli occhi ed apre la bocca per genere
La mia lingua  lambisce quel piccolo pezzettino di carne
Lecco , succhio e poi rilecco, le sue mani si sono spostati sui miei pantaloni, ma non voglio che mi tocchi
Le stringo entrambi nel mio pugno e le incastro sopra la sua testa

Con la mano libera, le libero le cosce , apro la cerniera e poi con un grido di disperazione, entro dentro di lei

Si dimena parecchio, non sta ferma e i suoi gemiti di piacere mi danno fastidio
Devo sbrigarmi, non voglio stare un minuto di più su questo letto

La scopo brutalmente, sono arrabbiato e non mi riconosco nemmeno io .

Mi brama , mi incita ad andare più veloce, cerca ancora le mie labbra , ma non sa che io non intendo assolutamente baciarla

Resterò in questa casa il tempo necessario e poi andrò via vittorioso

Quando sto quasi per venire , esci dal suo corpo , e schizzo il mio seme sulla sua pancia
Mi siedo sui talloni , abbasso la testa sconfitto e poi vado in bagno

Quando rientro in camera , Sandra mi aspetta con un sorriso trionfante

《 era da molto che non lo facevamo, mi piace quando sei così rozzo , anche se hai pensato solo al tuo piacere, sei venuto senza chiedermi se fossi già venuta》

《 scusami , ma avevo troppa voglia 》dico , senza guardarla

《 però mi è piaciuto, dimmi un po' 》 dice toccando il mio petto 《 Azzurra scopava così?》 Scoppia a ridere e si butta di peso con la testa sul cuscino

Si può odiare così tanto una persona, da desiderarne la morte?
Io è quello che faccio ogni volta che la guardo , dio mi perdonera'.

Non riesco a dormire, mi giro e mi rigiro nel letto , i pensieri sono troppi, ma soprattutto, sapere come stia Azzurra è quello che mi tortura di più

Sandra dorme da un pezzo, le prime luci dell' alba filtrano dalla finestra.
Scendo in cucina per bere un po' d' acqua.

Il mio cellulare è sul tavolo , di solito lo spengo sempre , devo averlo scordato.
Sblocco lo schermo , ci sono due messaggi e una chiamata, tutte di Leo

Mi preoccupo immediatamente, e senza nemmeno leggere i messaggi lo chiamo

Risponde subito. 《 dove cazzo sei finito Cristian?》dice urlando Leo

《 scusami ma ho lasciato il telefono giù, non l' ho sentito 》

《 Azzurra ha avuto un' incidente, la situazione è grave , ha sbattuto ripetutamente la testa , ha una frattura al bacino e una gamba spezzata , è in coma 》

La mano poggiata sul tavolo si chiude a pugno ed inizia a sbattere ripetutamente contro il  muro , le nocche sono rotte e sporche di sangue

Leo continua ancora a parlare ma io non lo sento più.  Poi una voce alle mie spalle mi fa ' innervosire ancora di più

《 che cazzo fai ? Sei scemo,  stai sporcando tutto il muro 》

Lancio il telefono contro il muro e mi fiondo su di lei
Le mie mani stringono il suo collo

《 è tutta colpa tua, brutta puttana 》

《 ma che cosa ti prende sei pazzo , lasciami subito , mi soffochi. Ti ricordo chi ha il coltello dalla parte del manico 》

Stacco le mani dal suo collo e faccio un passo indietro
Lei si porta le mani , dove prima c'erano le mie , tossisce ripetutamente e poi prende dell' acqua

《 Azzurra ha avuto un ' incidente , è in coma  》 dico arrabbiato

《 pensavi di mandare me a farle compagnia? Ti avverto Cristian, provaci di nuovo e ti rovino 》

《 puoi tenermi con te solo sotto ricatto, lo sai bene che non ti amo e mai lo farò 》

Alza gli occhi al cielo e scuote la testa 《 già tu ami Azzurra 》 dice facendo il verso 《 fatti una doccia e vestiti , dobbiamo uscire 》

《 cosa?!!》 Chiedo

《 oh dio mio , vuoi andare a vedere come sta la tua amata? Sbrigati non voglio che si dica che non ci siamo fatti vedere 》

Arriviamo in ospedale in torno alle 9 del mattino, questo non è affatto l' ora delle visite , ma Sandra in ospedale è conosciuta , quindi ci danno il permesso

Nella sala d' aspetto della rianimazione ci sono tutti, anzi non proprio tutti , non ci sono io

《 oh Daniela , ci dispiace tanto 》  dice Sandra

La guardo schifata per la sua falsità , ma preferisco andare da Leo

Poggio la mia mano sulla sua spalla,  ma lui la scosta

《 ehi 》

《 cosa sei venuto a fare? 》 dice con tono sprezzante, non è l' amico uguale con cui ho parlato ieri sera

《 non potevo stare a casa , sapendo l' accaduto.  È tutta colpa mia 》 dico sbattendo la mano

Oltre il vetro c'è Azzurra, con la testa fasciata, un tubo che le esce dalla bocca e le sue esili braccia , lungo i fianchi

《 è veramente colpa tua Cristian, con tante ragazze in giro dovevi per forza rovinare mia sorella?》

《 non capisco , perché dici questo , ieri sera abbiamo parlato , eri sereno io.....》dico confuso

《 sono cambiate molte cose da ieri sera》

《 cosa ? dimmelo perché io veramente non capisco 》

Mi afferra per un braccio e mi strattona, fino alla macchinetta del caffè, poco lontana dagli altri . Sabrina si allarma , ma le faccio cenno di non seguirci

《 posso sapere cosa sta succedendo?》

《 Azzurra era incinta 》 abbassa la testa e poi continua 《 pochissime settimane, ma ora non c'è più, ha perso il bambino 》

Chiudo gli occhi e allungo le mani sulla sua maglia per non cadere .
Mi afferra per un braccio e quando torno a guardarlo , mi butto tra le sue braccia, scoppiando a piangere.

Tutta colpa del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora