House

639 59 12
                                    

Mi svegliai circa a metà mattinata, quando ormai i raggi solari erano diventati così fastidiosi contro il mio viso che mi costrinsero ad alzarmi.

Il mio corpo era completamente indolenzito, visto che avevo passato tutta la notte raggomitolata sul pavimento freddo e duro.

Ancora con gli occhi chiusi iniziai a muovere lentamente i miei arti, sentendo le ossa scricchiolarmi dolorosamente.

Sentivo la polvere infilarsi dentro i miei vestiti e sporcarmi il viso, e pensai per un breve istante alla mia doccia ad Aura.

Adesso era solo un pezzo di marmo bruciato.

Aprii piano gli occhi, vedendo subito tutto sfocato vista la dormita e la polvere.

Mi sedetti, iniziando a sfregarmi gli occhi, visto che continuavo a vedere una macchia nera davanti a me.

Allontanai le mani dal mio viso, sperando di vedere finalmente bene e "Oh mio Dio, che ci fai qui?" urlai.

La macchia non era altro che il vestiario di quello stupido ragazzo che mi sorrideva come un ebete.

"Sapevo che mentivi ieri sera." Disse, battendo le mani sulle ginocchia lasciate nude dai jeans strappati.

Avevo gli occhi sgranati e puntati sul suo viso pulito, che in mezzo a tutto quello sporco sembrava del tutto fuori posto.

"Che ci fai qui?" Ripetei, scandendo le parole come si fa ad un bambino.

Che avesse qualche problema mentale? Ad Aura osservare la gente dormire e spaventarla a morte al suo risveglio era un gesto da insani mentalmente, ed ero quasi del tutto certa che anche sulla terra fosse così.

"Volevo vedere se mentivi." Disse con tranquillità, come se fosse la cosa più ovvia del mondo "Sei una senzatetto?"

Incrociai le braccia al petto, sbuffando "Una specie."

Shawn sorrise, inclinando la testa "Non hai nessun amico o parente?"

Questo ragazzo si meriterebbe un premio per le domande peggiori del secolo, non c'era ombra di dubbio.

"Sono morti tutti." Dissi, senza un velo di emozione.

Shawn si morse il labbro inferiore, abbassando lo sguardo "Oh, beh, scusa. Anche mio padre è morto."

"Mi spiace."

Mi venne spontaneo pensare a quale fosse stato il suo destino: paradiso o inferno?

Ovviamente sia i diavoli che gli angeli non possono procreare; ma, semplicemente, quando si muore si viene trasportati direttamente nella propria locazione, e poi vieni integrato grazie all'aiuto degli altri abitanti, e a volte riesci a trovare perfino qualche tuo ex amico o parente.

Io ero morta insieme a mio padre, per questo eravamo insieme.

Shawn scosse le spalle, alzandosi "Vivo con mia madre, ed è una brava donna, anche se deve farsi il mazzo per mantenerci. Ora è a New York per lavoro, tornerà tra un mese."

Annuii, anche se non capivo perchè Shawn mi stesse dicendo tutte quelle cose.

"Sembra una brava persona." Dissi, vedendo che il moro si aspettava una mia risposta.

Lui annuì "Lo è. Ma, in ogni caso, ti andrebbe di venire a stare da me?"

Spalancai gli occhi, shoccata.

Stava facendo sul serio?

"Ma Shawn, tu nemmeno mi conosci."

Lui scosse le spalle "Io ho una casa da riempire, e tu hai bisogno di un posto dove stare, non mi sembra una cosa molto difficile da capire. E poi mia madre è tipo una radicale religiosa, mi ucciderebbe se lasciassi una ragazzina in mezzo alla strada."

Fallen angel {Shawn Mendes}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora