He's gone

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"La terra è un posto meraviglioso."

Sabrine si voltò verso di me con una smorfia "Aura è mille volte meglio."

Ero riuscita a convincerla a passare un po' di tempo con me sulla mia nuvola per guardare la terra, sperando che anche lei iniziasse ad apprezzarla, cosa che non era ancora avvenuta.

Mi ero limitata ad alzare gli occhi, continuando ad osservare il matrimonio di due giovani ragazzi.

"Non pensi mai a come è stato?"

Mi voltai verso di lei, vedendola osservare la terra attentamente.

"Cosa intendi?"

Lei scosse le spalle "A come doveva essere la nostra vita prima di morire."

Rimasi sorpresa da quella domanda, soprattutto perché Sabrine sembrava essere così felice di vivere ad Aura che pensavo non pensasse mai a ciò che era successo prima.

"Ricordi qualcosa?"

Scosse le spalle, e mi sentii leggermente capita, dato che una delle poche a non ricordare assolutamente nulla della mia vita passata.

"A volte Simon parla di nostra madre, e mi sento male, perché so di averla amata molto, anche se non ricordo nemmeno il suo volto."

Non dissi nulla, perché era esattamente ciò che provavo io.

Il paradiso, a volte, può sembrare un inferno.

Strinsi la sua mano, sorridendole "Vi ritroverete, Sab, non ti preoccupare."

La mia amica ricambiò il mio sorriso "Grazie, Bry."

Il mondo sembrava così triste, così vuoto, così falso.

Tutte le mie certezze erano cadute come un castello di carte al vento, e io sapevo che non potevo rimanere.

Aprii leggermente gli occhi, sentendo il tessuto soffice delle lenzuola sulla mia pelle.

Non ero ad Aura, non ero a casa, ero in un inferno.

E il diavolo era davanti a me.

"Oh, sei viva." Disse Ashton, in piedi di fronte al mio letto.

Vidi Shawn steso al mio fianco, con la mano sul mio grembo e gli occhi chiusi.

"Non muoverti." Disse il riccio, come se avesse previsto ciò che volevo fare "Non merita tutto questo."

"Devo andarmene." Dissi, osservando il viso innocente di Shawn.

Era così bello, come una perfetta bugia.

"Lui non te lo permetterà."

"Non mi interessa, Ashton, e non dovrebbe interessarti nemmeno a te."

Ashton mi fissava a braccia incrociate, con un'espressione seria in volto, come se non fosse lui una delle cause del mio dolore.

"Stai morendo." Disse, semplicemente.

Spalancai gli occhi, sorpresa "Ma che stai dicendo?"

"Gli angeli possono sopravvivere sulla terra solo se sono dei custodi, altrimenti sono destinati a morire, prima sei stata male per questo." Disse, e la sua espressione seria mi fece capire che non stava scherzando.

"Intanto era il mio scopo fino dal principio." Dissi, seria, ricordando i miei tentativi di mettere fine alla mia vita.

Ashton scosse la testa "Non puoi lasciarlo."

Fallen angel {Shawn Mendes}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora